contro mia madre
contro la noce scura in cui mi ha concepito.
Sono diventato uno che dice
ma resterà sempre una crepa
la mia radice.
armin
J. S. Bach: Air
Quello che colpisce nella poesia, è l’illimitata forza dell’espansione e la profonda , sfrondata intimità nel cuore rotondo della parola . E' la pretesa di poter cantare con la sola chitarra una straordinaria e delicata fuga melodica di Bach ! Il limite non gli basta mai nei due sensi : in sù e in giù. L'anima di un poeta è sconfinata e ha bisogno di altri mondi fuori o dentro di noi. Può cercarli nel infinito "cielo stellato sopra di noi" o nelle pieghe o nelle crepe profonde e lacerate della proria anima gioiosa o dolorante. L’universo è troppo piccolo per il suo amore o per il suo dolore . Oltre tutte le forme reali e suoi innumerevoli colori , vuole abbracciare “ le ombre di tutte le forme, i colori e le sensazioni che pensano e vivono, tutto il possibile, tutto l’immaginabile, finchè le fonti si confondono col fiume- i fiumi con l’oceano- i venti del cielo sempre in dolci moti si uniscono”, ogni cosa si raccoglie e si scioglie nell’Uno o nell'infinitesimamente piccolo,unico del singolo uomo.
Così l’ambizione smisurata e la irrazionale capacità della poesia è di fondere in sé le cosmogonie e le cosmologie arcaiche, i miti che l’uomo ha creato e ricreato, ridiventando “ il riconosciuto legislatore del mondo”, come erano stati Orfeo e Pindaro o il raccontatore ,il cantore isolato ,l'aedo, il trovatore per enigmi e sentimenti delle " crepe" ,i dolori , le gioie,le tristezze di un qualsiasi "io" che vaga inonsapevole e cosciente nel gioco delle parole che cercano di dare senso e vita ai propri demoni o folletti che tra una parola e l'altra, nella modulazione delle sillabe e dei fonemi, azzardare un linguaggio che riesca a dire le ragioni di un desiderio o la bellezza sconclusionata e imprevedibile di un dolore . Il verso e la parola isolati lo urtano. Ogni parola deve gettare onde e suoni e ricami attorno a sé : riempire periodi sempre più vasti, sintassi sempre più gonfie, adornarsi di cascate di aggettivi, di un materiale verbale quasi senza significato e nello stesso tempo farsi piccolo,profondo,leggero ,impalpabile come l'aria per le ali di un uccello che ardisce volare . La parola aspira alla condizione dell’acqua : alla condizione della nuvola imbevuta trionfalmente imbevuta di luce-vapore dentro vapore, nube dentro nube, luce dentro luce, ,"chiari di bosco o bagliore accecante , come in un quadro di Turner. La meta è la dissoluzione di tutte le forme : l’unione dell’amore e della morte . èros e thànatos, nell’estasi metafisica o nei piccoli origami "umani troppo umani" ,"radici" di una vita quotidiana mai banale e superficiale.
muro orlando