domenica 12 luglio 2009

Elisir d'amore per ......le passioni

"..chi vuol vivere più del dovuto
e disprezza
una giusta misura di anni
io lo vedo aggrappato
a un'ingorda pazzia...."
Edipo a Colono

ma...non c'è vita autentica senza passioni anche quando le emozioni sono dolorosamente ferite.

.......da un suggerimento del buono e giusto amico, Cristiano.............



Nel nostro tempo si discute molto delle passioni, sia in sede scientifica che filosofico-antropologica. L'interpretazione vincente sembra quella che vede nella passione il mero prodotto dell'organizzazione biologica dell'uomo. In realtà tale interpretazione appare però assai riduttiva. Ben lungi dall'essere un fatto puramente corporeo, la passione è infatti anche l'espressione di altri fattori di natura, in senso lato, culturale. Per cogliere adeguatamente origini, componenti e modi di uno stato passionale occorre esaminare sia i bisogni e i desideri del soggetto sia il contesto sociale, normativo e simbolico, nel quale esso si è prodotto. Tutto ciò ci porta a sottolineare due aspetti di grande rilievo nell'analisi della passione. Primo aspetto: la passione è un modo di essere e di sentire di tipo relazionale, attraverso esso si reagisce ad un determinato rapporto con le persone, le situazioni e i valori del nostro ambiente di vita. Generalmente si tratta di una reazione forte e radicale, talvolta estrema, dissonante rispetto alla cosiddetta normalità. In effetti nella passione c'è quasi sempre una dimensione anomala e trasgressiva rispetto ai costumi consueti del contesto di appartenenza, che si vendica di ciò, giudicando chi manifesta certe passioni, come un essere dominato dagli istinti.Questo si scrive pensando comunque alla "responsabilità del pensiero" ma ascoltate o leggete le parole di un poeta ed è tutt'altra musica per un "cuore che rallenta e una mente che cammina....."

1 commento:

Montecristo ha detto...

E per morire bisognerebbe prima cominciare a vivere. Essere nelle cose. O fuggirne. Sentire i sapori della vita fino a riconoscerli come propri. Quelli buoni e quelli di fiele. Abbagliarsi dei colori o del buio. Ridere. Piangere. Amare la parola e sbigottirsi del silenzio. E mille altre sciocchezze che fanno della vita, la vita. Senza queste nemmeno morire, seppur lentamente, avrebbe importanza