sabato 4 luglio 2009

Elisir d'amore per .....l'arte.



“Lei domanda se i suoi versi siano buoni.Lo domanda a me.Li invia alle riviste. Li confronta con le altre poesie. E si allarma se certe redazioni rifiutano le sue prove.Lei guarda all’esterno ed è appunto questo che non dovrebbe fare. Guardi dentro di sé. Si innterroghi sul motivo che le intima di scrivere . Verifichi se esso protende le sue radici nel punto più profondo del suo cuore ; confessi a se stesso : morirebbe se le fosse negato discrivere ? Questo si domandi soprattutto nell’ora più quieta della sua notte : devo scrivere ? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta.E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice “io devo” questa grave domanda, allora costruisca la sua vita secondo questa necessità
Rilke “Lettere ad un giovane poeta “ Oscar mondadori.






L' ARTE DI VIVERE SENZA VERITÀ PERCHÉ OGGI HA VINTO IL CINISMO

di M.Foucault
Repubblica — 01 luglio 2009

C' è una ragione che ha portato l' arte moderna a farsi veicolo del cinismo: parlo dell' idea che l' arte stessa, che si tratti di letteratura, di pittura o di musica, deve stabilire con il reale un rapporto che vada al di là del semplice abbellimento, dell' imitazione, per diventare messaa nudo, smascheramento, raschiatura, scavo, riduzione violenta dell' esistenza ai suoi elementi primari. Non c' è dubbio che questa visione dell' arte si sia andata affermando in modo sempre più marcato a partire dalla metà del XIX secolo, quando l' arte (con Baudelaire, Flaubert, Manet) si costituisce come luogo di irruzione di ciò che sta in basso, al di sotto, di tutto ciò che in una cultura non ha il diritto o quanto meno non ha la possibilità di esprimersi. A tale riguardo, si può parlare di un antiplatonismo dell' arte moderna. Se avete visto la mostra su Manet, quest' inverno, capirete quello che voglio dire: l' antiplatonismo, incarnato in maniera scandalosa da Manet, rappresenta a mio avviso una delle tendenze di fondo dell' arte moderna, da Manet fino a Francis Bacon, da Baudelaire fino a Samuel Beckett o a Burroughs, anche se non si identifica attualmente come elemento caratterizzante di tutta l' arte possibile. Antiplatonismo: l' arte come luogo di irruzione dell' elementare, come messa a nudo dell' esistenza. Di conseguenza, l' arte ha stabilito con la cultura, le norme sociali,i valoriei canoni estetici, un rapporto polemico, di riduzione, di rifiuto e di aggressione. È questo l' elemento che fa dell' arte moderna, a partire dal XIX secolo, quel movimento incessante attraverso il quale ogni regola stabilita, dedotta, indotta, inferita sulla base di ciascuno dei suoi atti precedenti, è stata respinta e rifiutata dall' atto successivo. In ogni forma d' arte si può trovare una sorta di cinismo permanente nei riguardi di ogni forma d' arte acquisita: è quello che potremmo chiamare l' antiaristotelismo dell' arte moderna. L' arte moderna, antiplatonica e antiaristotelica: messa a nudo, riduzione all' elementare del l' esistenza; rifiuto, negazione perpetua di ogni forma già acquisita. Questi due aspetti conferiscono all' arte moderna una funzione che in sostanza si potrebbe definire anticulturale. Bisogna opporre al conformismo della cultura il coraggio dell' arte, nella sua barbara verità. L' arte moderna è il cinismo nella cultura, il cinismo della cultura che si rivolta contro se stessa. .......continua:L' ARTE DI VIVERE SENZA VERITÀ PERCHÉ OGGI HA VINTO IL CINISMO ...

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