giovedì 16 luglio 2009

Elisir d'amore per ........la danza e il corpo .



Il mio " amico" ed alter ego Nanos con la sua simpatica 'banda' di clowns mi ha inviatato a "ballare" con le note e le parole di uno dei miei preferiti cantautori L. COHEN.A lui voglio ricordare le parole di di due nostri compagni di viaggio che continuano a stmolarci "sospetto" e "speranza" assieme per le nostre idee o opinioni.
"“A voi temerari della ricerca e del tentativo, e a chiunque si sia mai imbarcato con ingegnose
vele su mari terribili, –a voi, ebbri di enigmi e lieti alla luce del crepuscolo, a voi le
cui anime suoni di flauto inducono a perdersi in baratri labirintici…”
Friederich Nietzsche.
“Tutto il resto è silenzio…”
Georges Bataille.





C'è un fermento sofferente nella nostra vita mentale ed affettiva in questo periodo, la parola invoca la propria rigenerazione;
chiede di farsi nuova, non solo per ciò che può dire all’altro, ma anche
per ciò che può dire a se stessa, in quanto parola, in quanto espressione pietrificata
di un originario sostrato vivente; implora, in ultim’analisi, l’infrazione di
questa codificazione morta, o quantomeno moribonda, in cui ogni termine non
è altro che un comodo rifugio attraverso il quale mettersi al riparo dalla notte del
pensiero, dalla straziante disperazione dell’ignoto. In questa siamo gettati dal
nostro umano, troppo umano, bisogno di dominare ogni aspetto della realtà fino
al di là del possibile, dalla necessità, a noi vitale, di tracciare il limite oltre il
quale non dover mai andare… non poter mai andare, avendo quest’ultimo l’estensione
infinita di un Dio. Così il cerchio si chiude e al suo interno l’uomo è
al riparo da “ogni imprevisto e [dal] tumulto inestricabile dell’esistenza”

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