martedì 14 luglio 2009

Elisir d'amore per .....il crepuscolo.


CREPUSCOLO
di George Trakl
Nella corte, stregati da latteo crepuscolare
raggio,
scivolano nel brunito autunno malati fiacchi.
Il loro cereo-rotondo sguardo medita aurei tempi,
pieni di fantasia e pace e vino.

La loro infermità spettralmente si rinserra.
Le stelle diffondono bianca tristezza.
Nel grigiore gravido di scampanìo e visioni,
vedi gli orrendi confusi disperdersi.

Grottesche figure guizzano, si rannicchiano
e svolazzano su nero-incrociati sentieri.
Oh, ombre piene di tristezza lungo i muri.

Le altre fuggono lungo le arcate al crepuscolo;
e di notte precipitano da rossi brividi
del vento stellare, come infuriate menadi.




Il crepuscolo nel giorno come nella vita è il momento del raccoglimento e del silenzio.Nel silenzio si riescono a scorgere ombre di oscurità e di mistero,di fascinazione edi speranza,di inquietudine e di angoscia,di attesa e di stupore.
Le parole nascono dal silenzio e muiono nel silenzio.Le parole dilatano e semplificano le cose a piacimento e danno senso a un desiderio di solitudine e di recupero di sè o salvano dalla paura del niente e dal dolore della perdita di sè.
Sentire nel silenzio il mistero di uno sato d'animo inespresso o l'assenza della pesantezza del suono e dei significati. Finalmente non avere paura del silenzio che ci rileva fino in fondo a noi stessi e paura che ci riveli agli altri da noi.Ma il silenzio è pienezza ma è sopratutto fragile e noi abbiamo paura della frantumazione,della divisione,della perdita,del conflitto.Dobbiamo imparare ad ascoltare ,capire e vivere il silenzio.
"Ma sedendo e mirando,interminati
spazi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si paura.E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando.........."
Grande maestro di ragione,di solitudine e di silenzio........Leopardi!

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