mercoledì 8 luglio 2009

Elisir d'amore per ........i napoletani.

Mi piace ricordare Napoli e i napoletani per uno dei tanti contributi che hanno dato alla bellezza della nostra cultura nazionale......la canzone che mai è stata volgare e triviale anche quando doveva esprimere dolore,distanza, conflitto,comicità ,ironia o sarcasmo.


Si può definire canzone napoletana quel componimento poetico musicale, naturalmente di breve stesura, i cui versi siano in lingua napoletana e la cui melodia sia riconoscibile come napoletana, appartenente cioè a una precisa etnia, così come avviene per il fado portoghese, il flamenco andaluso e per altri generi musicali di tradizione popolare. Tuttavia , è non facile fissare la specifica identità della canzone napoletana, perché essa è come un mare che ha ricevuto acqua da tanti fiumi. E’ figlia della poesia, come quasi tutti i canti di antica tradizione, e ha espresso i sentimenti, la storia e di un popolo diventando di volta in volta canzone di taverna, di strada, da salotto, da ballo , teatrale, sia comica che drammatica – rispecchiando tutte le anime di questo popolo generoso e vivo e perciò ricco di contraddizioni e soprattutto di fantasia e di sogno. Una complessità e una ricchezza che non avviene solo per la musica, ma più in generale per molti aspetti della cultura napoletana, che trova le sue radici in una storia di incontri, scontri e scambi tra realtà socio-culturali ,lontane e diverse e per questo ,forse, capaci di generare per sincretismo fenomeni di ricchissima creatività espressiva e fascino determinati o da fisionomie diverse ,ma insieme da una identità precisa che si è definita e si è consolidata nel tempo.

Nessun commento: