martedì 21 luglio 2009

Elisir d'amore per ..........la democrazia libera e partecipata.

......libertà è partecipazione


Ai margini del "dibattito" (ca va pour dire!) per il Congresso del PD ....alcune considerazioni e precisazioni.
Una democrazia accettabile dovrebbe almeno scoraggiare l'assenteismo e la non partecipazione.
Il silenzio per scelta o imposizione non le si addice , anzi è scelta che la mette in seria difficoltà o addirittura la contraddice.
La democrazia è una forma originale di partecipazione a patto che non si identifichi nella sua pragmatica funzione elettoralistica e non mortifichi la funzione valoriale della democrazia diretta.
E' la funzione che si dà alla partecipazione che ne determina l'originalità,l'efficienza e la differenza. La partecipazione che non è l'opposto della rappresentanza come può esserlo la sua esclusione o anche la sua sottovalutazione.
Non si deve ingabbiare la democrazia con istituzioni rigide che col tempo la possono corrodere all'interno o ridurla a mero sistema procedurale di decisione che sottovaluti e mortifichi la stessa partecipazione.
Bisognerebbe recuperare il carattere deliberativo (discorsivo oltre che decisionale) della democrazia che faccia emergere gli aspetti comuni sia alla democrazia diretta che a quella rappresentativa.Insomma recuperare il meglio valoriale della democrazia antica e l'efficienza e l'operatività della democrazia moderna.
Non mettere in contrasto i cittadini che votano le leggi con i cittadini che si limitano ad eleggere chi voterà le leggi.
Recuperare il diritto indivduale,responsabile ed attivo di parteipare alla formazione dell'opinione, al voto, al processo di decisione nelle istituzioni, alle forme di critica e di contestazione in una società aperta, e di nuovo il voto per una rappresentanza temporanea e delegata.
E' solo con la partecipazione individuale, attiva ,consapevole e responsabile che si può tenere assieme le ragioni delle istituzioni con le ragioni della societa civile che non sono "nemiche" o alternative ma correlate e complementari.
La democrazia rappresentaiva non incorre nel pericolo di diventare un 'ossimoro' a patto che la rappresentanza pretende di sottovalutare,mortificare o non considerare la partecipazione come sua 'anima' materiale.
Discutono di questo i candidati alla segreteria del futuro PD? A me non sembra o forse mi sono distratto un pò ni miei sogni 'dogmatici o poetici'.
mauro orlando

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