sabato 18 luglio 2009

Elisir d'amore per .....la meraviglia.



NON SMETTERE MAI di..........meravigliarti !
" Non permettere mai alla tua mente di spraffare il tuo cuore" A. Einstein

io aggiugerei ....non permettere mai alla tua mente di disegnare un cerchio intorno alle cose del tuo cuore e farsene signore e padrone.


Platone, Teeteto,
TEETETO: Per gli dèi, veramente, Socrate, io mi meraviglio enormemente per cosa possano essere mai queste visioni e talvolta, guardandole intensamente, soffro le vertigini.
SOCRATE: Non mi pare, caro amico, che Teodoro abbia opinato male sulla tua natura. Si addice particolarmente al filosofo questa tua sensazione: il meravigliarti. Non vi è altro inizio della filosofia, se non questo, e chi affermò che Iride era figlia di Taumante come sembra, non fece male la genealogia.
Quando si parla di "dono della visione" forse si pensa a questa nostra attitudine alla "meraviglia" ,al mistero, al magico, al dubbio ,al sospetto e alle "cose del cuore". Avrei voglia di un "Dio degli inganni" che riuscisse a giocare a dadi, a scacchi e anche al gioco delle parole che tanto piace a noi uomini mortali.Io so che gli uomini aspirano al 'cerchio' perchè la linea retta verticale ed orizzontale è noiosa ma anche sempre nuova in ogni suo punto.E ha portato la nostra filosofia fino alla metafisica e alla sua rovina. I lakota,popolo indiano della prateria libera, amavano il cerchio perchè troppo liberi e forse impauriti dalla loro libertà nomade avevano la speranza e il desiderio oltre la paura di non perdersi.Questo sentimento forse esprime un desiderio metaumano di 'ciclicità' anche se solo come scoperta continua di diversità o per seguire il limitato e ripetitivo ciclo naturale.Fino a a quando si può vivere dall'interno il ciclo naturale senza incorrere all'errore di segnare o disegnare dall'esterno il 'cerchio' naturale o affidare a qualcuno il potere di fare da guardiano di questo 'cerchio' ?Questo è stao il "cul de sac" in cui si è infilato la scienza politca occidentale.La storia della scienza poi da Prometeo in poi ci mette in guardia con raccapriccio del pericolo di un posibile "Dottor Stranamore". Si può essere "sempre al momento giusto , al posto giusto" solo se si è d'accordo con Eraclito e non con Parmenide. Eraclito è per una concezione della vita 'lineare' Parmenide per una 'circolare'.Il primo è per l'uomo il secondo per l'Essere. Non si bagna mai la stessa persone nello stesso fiume. E non può mai esistere uno stesso fiume se non nella nostra mente ordinatrice e non vitale.E la meraviglia non ha mai una fine ,tutt'alpiù un fine mai del tutto perfetto come può essere un cerchio ma tanti punti diversi e liberi di muoversi linearmente o circolarmente. Noi siamo fatti sopratutto per filosofare ,il vivere per punti......il credere per 'cerchi'è un ripiego, un rifugio, una paura a volte una rinuncia. Per non perdersi quindi è necessario che ognuno di noi coltivi la sua capacità di poter vivere al meglio tutti i 'punti' della propria vita con meraviglia ....sempre !

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