tag:blogger.com,1999:blog-58835057524847454012024-03-12T23:51:13.714-07:00Elisir d'amoreMauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.comBlogger1208125truetag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-29225138986364900712022-05-08T05:28:00.001-07:002022-05-08T05:28:08.350-07:00<p></p><p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">«un ritratto; ma questo ritratto non è psicologico,</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">bensì strutturale: esso presenta una collocazione della parola:</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">la collocazione di qualcuno che parla dentro di sé, amorosamente,</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">di fronte all’altro (l’oggetto amato), il quale invece non parla. »</span></div><p></p><p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Bisogna comunque distinguere l’immagine dall’immaginario e cioè la distinzione fra l’amato/a e l’amore asserendo che si ama più l’amore che l’amato stesso individuando come conseguenza la “fertilità” dell’attesa dell’amato e della sua assenza.</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Mi fa pensare a Lacan e la sua concezione di desiderio secondo cui noi desiderando di amare una persona non facciamo altro che sostituire come oggetto del desiderio qualcosa che è assolutamente irraggiungibile ed inesistente (il paradiso) con qualcosa di tangibile ed a portata di mano e di sensi.</span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ4kf-pDG_uSnzGtjduKSkRYbtz6dOMq-Bs2W3zzrtLn1MK8hNse3deJP9z6x6OCYTMin2hEOKgWrcnuPAqU4hf4AQiXGYk_ci2RWBASKYM4G6QcW1lMwG9Obi24HcKHxHY5gYav6jiBjePCTeyAteeXbScP-Dvi6XJu7VRIDi2DEAuLidued7j3kP/s1294/IMG-20160502-WA0001.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1294" data-original-width="728" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ4kf-pDG_uSnzGtjduKSkRYbtz6dOMq-Bs2W3zzrtLn1MK8hNse3deJP9z6x6OCYTMin2hEOKgWrcnuPAqU4hf4AQiXGYk_ci2RWBASKYM4G6QcW1lMwG9Obi24HcKHxHY5gYav6jiBjePCTeyAteeXbScP-Dvi6XJu7VRIDi2DEAuLidued7j3kP/s320/IMG-20160502-WA0001.jpg" width="180" /></a></div><br /> <p></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-57476346121932743252022-03-08T09:17:00.001-08:002022-03-08T09:17:07.694-08:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhh1-7gFwxVLt1H0wO3_HE_SJ-yFTw8brmHIxQExTuxrMGrrxZGUdF2w0h6ctOFwDlR5e3FMFkmLvjxjKq0GQXzisB56w38PFVsPh3-w43u2sjovfoLnBWTOSwb9__bpAT-ZrvOlSXwo9nuTvzFx7zUb759tQSmsDQ6h4jSMrurlIj1SpkvKpKl8RLN=s5312" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2988" data-original-width="5312" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhh1-7gFwxVLt1H0wO3_HE_SJ-yFTw8brmHIxQExTuxrMGrrxZGUdF2w0h6ctOFwDlR5e3FMFkmLvjxjKq0GQXzisB56w38PFVsPh3-w43u2sjovfoLnBWTOSwb9__bpAT-ZrvOlSXwo9nuTvzFx7zUb759tQSmsDQ6h4jSMrurlIj1SpkvKpKl8RLN=s320" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p class="Default" style="margin-top: 13.8pt; text-align: center; text-indent: 28.3pt;"><b><span style="font-size: large;"><i>Il sacro: esperienza e
immanenza</i><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="Default" style="margin-top: 13.8pt; text-align: center; text-indent: 28.3pt;"><span style="font-size: large;"><b>Il sacro costituisce
senz'altro uno dei temi la cui presenza è pervasiva nell'opera di Bataille e
che continuamente riemerge anche là dove non è atteso. Si pensi ad esempio
all'importanza che il sacro ha in una raccolta di saggi letterari qual è <i>La
letteratura e il male</i>, uno tra gli ultimi libri da lui pubblicati1. Tuttavia il
termine sacro deve essere assunto come una di quelle che egli indica, ne <i>L'esperienza
interiore</i>, con l'espressione “parole scivolanti”2, così come ad
esempio <i>dépense, </i>eterogeneo, sovranità ma anche poesia, silenzio,
erotismo. Si tratta di parole che, nell'indicare quanto sempre di nuovo si
sottrae alla presa oggettivante del linguaggio, devono continuamente sfuggire
dal luogo in cui si pensava di fissarle in un significato definitivo,
mantenendosi però su quel limite oltre il quale il processo della
significazione si dissolverebbe nel silenzio di una totale assenza di
comunicazione. Ne consegue che non è possibile ricavare, dalle numerose pagine
che Bataille scrive nel corso degli anni su questo tema, una definizione
univoca del sacro, come degli altri termini ad esso connessi, si tratta
piuttosto, richiamandoci a quanto egli afferma introducendo la voce <i>informe </i>nel
<i>Dizionario </i>della rivista <i>Documents</i>3</b><b>, non di dare il senso delle
parole ma di far emergere il loro compito. A condizione che ciò non vada inteso
tuttavia come un'operazione di riduzione del linguaggio ad un insieme razionale
di strumenti, ma, proprio al contrario, nel vedere nelle parole la risposta a
impellenti bisogni affettivi dell'essere umano.</b></span><span style="font-size: 11.5pt;"><o:p></o:p></span></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-10899534604744166402022-02-18T01:47:00.005-08:002022-02-18T02:11:18.877-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJa10Wm3PxAqBwVrZwEROtP1ud8MBaXwj2IOqDbUAWbhi1CPMLBvwS_tBqkHUnnTrGVxcRpbf0TzGTzdBsCqSLekqA568E5NGZrfqqe0-7mNxD4W57yGq6RtU0tb2qsHlRsqfWM15fcYLrbg6iHVU9odCSWVfpr-O-2OIZxMQ0Wh-uT3K5ldLhJl09=s5312" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><b><img border="0" data-original-height="2988" data-original-width="5312" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJa10Wm3PxAqBwVrZwEROtP1ud8MBaXwj2IOqDbUAWbhi1CPMLBvwS_tBqkHUnnTrGVxcRpbf0TzGTzdBsCqSLekqA568E5NGZrfqqe0-7mNxD4W57yGq6RtU0tb2qsHlRsqfWM15fcYLrbg6iHVU9odCSWVfpr-O-2OIZxMQ0Wh-uT3K5ldLhJl09=w640-h360" width="640" /></b></span></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">alla ricerca di Parmenide e Zenone</span></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span>una giornata di attese e curiosità con i piedi che calpestavano la terra di Parmenide e Zenone a ricostruire la quotidianeità di due pensatori essenziale per lo sviluppo ulteriore della nostra cultura mediterranea ed occidentale....due diversi modi di usare il "logos" uno alla ricerca dell' Essere ...che non può non essere e l'altro a spaccare in quattro le parole e le idee in nome del paradosso, dell'antinomia o dei paralogismi.....è il doppio della nostra cultura occidentale che si costruisce in questa piccola polis di greci rifugiati dalle guerre che infestavano il mediterraneo in quegli anni con i cartaginesi....una vita quotidiana vissuta dal popolo comune tra riti e miti che ci parlano </span><span> dei
modelli di accadimento archetipi, avvenuti in un passato originario che ci hanno permesso in questo modo di riappropriarcene, inserendoci armoniosamente in un tempo che si ripeteva in un eterno e infinito cosmo naturale . Phisis e logos in conflitto o in armonia . E' dai loro dialoghi o conflitti che nasce il pensare degli albori della nostra civiltà </span><span>filosofica greca con una frattura
metafisica tra due ordini di realtà diversi: quello divino, archetipo, eterno,
immutabile; e quello umano, transeunte, instabile e dipendente dal primo, che
ne costituirebbe l’origine </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span>Sulla scorta di quanto osservato crediamo sia allora
possibile cercare di leggere nella concezione parmenidea dell’essere un momento
di raccordo e di formalizzazione tra i differenti e dispersi livelli e
formazioni discorsive che hanno caratterizzato la fase arcaica del pensiero, e
che fa al tempo stesso scaturire un sistema enunciativo estremamente forte ed
efficace. E allora si può affermare che l'</span><span>Essere parmenideo come la base del principio di non contraddizione e della logica astraente. </span><span>La dottrina dell’essere – quale è ricostruibile dai
frammenti pervenutici – fornisce, infatti, delle precise regole di
formalizzazione di ogni discorso futuro, che voglia assurgere al carattere di
discorso vero, tale in quanto fondato. </span><span>Pensare è pensare l’essere: il dire è il dire l’essere nella forma del
pensiero, poiché "(…) infatti lo stesso è pensare ed essere".</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Partendo dall’oggetto del proprio discorso Parmenide giunge a caratterizzare il modello del proprio argomentare: essere e
pensiero sono omologhi e il disvelamento dei caratteri dell’uno coincide con il
fondamento dei caratteri dell’altro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">I termini con i quali Parmenide tratteggia l’Essere sono
oramai universalmente noti, ma su di un frammento in particolare crediamo sia
doveroso soffermarsi nuovamente dove si afferma, infatti</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">.....l’uno che è e che non è possibile che non sia,</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span>....</span><span>l’altra che non è e che è necessario che non sia</span></span></div><div><span><span style="font-size: large;">
</span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Normalmente il passo viene interpretato come la prima
formulazione del principio di non contraddizione, che fonda la necessità del
discorso logico, differenziandolo da ogni argomentazione di tipo non razionale,
ovvero pre-logico, mitico. Se, tuttavia, lo riconduciamo allo sfondo
dell’insegnamento orfico, risulta possibile una lettura tendente ad annullare
la distanza tra logos e mythos.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span>La liceità di questa interpretazione si appoggia su due
gruppi di testimonianze. Il primo gruppo insiste sull’attributo di pitagorico
costantemente riferito a Parmenide: "</span><span> Quivi nacquero i pitagorici Parmenide e Zenone" e ..."</span><span> giunsero ad Atene Parmenide e Zenone, maestro il primo,
scolaro il secondo, eleati l’uno e l’altro, non solo, ma facenti anche parte
della scuola pitagorica" . "</span><span>Zenone e Parmenide, gli eleati: anche costoro appartengono
alla scuola pitagorica" .Stessa scuola di fondo di ordine della phisis pitagorica esiti diversi nell'uso della filosofia come amore per il "logos".</span></span></p>
<div style="text-align: justify;"><br /></div></span></div>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-76029572293986399002022-01-31T08:29:00.002-08:002022-01-31T08:29:17.945-08:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjH5sPo-SUI7TCH9QH7QdfmYMoB4mjZ-A_9oeltAtaRsPWx74JQdYtLGev9NQmcyK3g7uPG7_xIVfk6MtrOzwZkeIFEESs32YBEWK-29E5fDQH_vrD0I4vFGUIF5geMUSjL-1Nts4no7vAOFuJjLo2grS4aWfJIdThzBTHuieABEKRQu-Jvqre3qb-f=s5312" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2988" data-original-width="5312" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjH5sPo-SUI7TCH9QH7QdfmYMoB4mjZ-A_9oeltAtaRsPWx74JQdYtLGev9NQmcyK3g7uPG7_xIVfk6MtrOzwZkeIFEESs32YBEWK-29E5fDQH_vrD0I4vFGUIF5geMUSjL-1Nts4no7vAOFuJjLo2grS4aWfJIdThzBTHuieABEKRQu-Jvqre3qb-f=s320" width="320" /></a></div><br /> <p></p><h1 class="mb-4" id="scroll0" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #363636; font-family: whitman-display, serif; font-size: 3.6em; font-stretch: normal; font-weight: 400; letter-spacing: -0.19px; line-height: 64px; margin-bottom: 1.5rem !important; margin-top: 0px; text-rendering: optimizelegibility;">Franco Arminio, “una comunità è tale se è attenta al dolore di chi ne fa parte”</h1><div><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">LETTERA AGLI STRONZI</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Cari stronzi,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">siete tanti e questo vi dà coraggio.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Girate col cartellino in tasca:</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">ammonire è il vostro passatempo.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Non avete faccende importanti</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">nella vostra vita,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">date la caccia alle miserie degli altri</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">per dimenticare le vostre.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Io vi riconosco appena aprite la bocca,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">vi sento anche quando non vi vedo,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">siete registi falliti, creativi che non hanno mai creato niente,
poeti</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">della cenere, fotografi dello sbadiglio,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">militanti della purezza immaginaria.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Il vostro tempo è scaduto,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">la fiamma della vostra candela</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">si allunga perché è alla fine.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Sta per venire il tempo dei silenziosi</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">dei gentili. Il rancore è un ferro vecchio,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">Dio è tornato a farci compagnia,</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">e noi porteremo sulla punta delle dita</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 18pt;">il suo chiarore.</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Proprio l’esperienza
paesologica più che a una possibile e veritiera ermeneutica
mi ha fatto capire quanto sono differenti i due mondi che la hanno
determinata e condizionata. Faccio
riferimento comunque a quello della cultura tout court e quello della
politica. In altri ambiti più strettamente teoretici è necessario
riconoscere che hanno bisogno l’uno dell’altro anche se
operano secondo logiche non sovrapponibili se non in minima parte. Il recupero
di un certo “preconcetto o sospetto ” platonico verso la poesia e soprattutto
“il linguaggio poetico” come strumento di racconto e analisi della realtà
concreta e effettuale in alternativa della “sophia” e della “politeia” è
avvenuto proprio nei confronti e dialoghi vissuti nei “parlamenti
comunitari” se pur provvisori e mai prescrittivi. Questa comprensione,
accettazione e piacere è stata un’opera di disincanto che mi ha
arricchito non solo a livello personale ma soprattutto nell’esercizio
comunitario della condivisione e il riconoscimento dell’altro da sé . Ne esco
più lucido emotivamente e consapevole anche scientificamente. Oggi ,ad
esempio, sono persuaso che la lingua della “poiesis” e la lingua di
“sophia” non sono di “sorelle nemiche “ ma di “sorelle diverse” e possono
incontrarsi nella “vita activa” , non solo per comprendersi
ma soprattutto per aprire un dialogo e una azione comune nella
realtà effettuale materiale e spirituale. I linguaggi diventano “il lievito
magro” di qualsiasi esperienza comunitaria che in genere nel
“sapere” tradizionale divergono condizionando anche le finalità degli
attori. Il “philosofos” teoretico vuole arrivare alla radicalità e alla
nettezza dei concetti, delle opinioni e delle idee e dei loro movimenti, mentre
quello “politikes” smussa gli angoli ,i conflitti e le asperità perché il
linguaggio gli serve per operare, per cercare consenso, non solo per
capire e costruire la sua “turris eburnea” senza porte e finestre. La
“poiesis” dal suo canto non ha vocazione elitaria e verticale e prefigura
“saperi arresi” che amano la parola come espressione delle cose, degli
uomini e della natura per rapporti di condivisioni comunitarie autentiche e
vere. Le nostre esperienze riflessive e consapevoli nel mondo nel suo complesso
e del mondo sociale organizzata dal pensare politico hanno esercitato e esibito
impegno politico, e qualche analisi intelligente, fino agli anni Settanta. La
grande trasformazione neoliberista ci ha colti di sorpresa e non
l’abbiamo capita per tempo scegliendo di guardare come
spettatori “il naufragio” dalle rive del mare o immergendosi nella
tempesta senza i mezzi necessari e le finalità chiare e condivise. Abbiamo
rifiutato con leggerezza e superficialità e rinunciato al pensiero
critico e responsabile rifugiandosi semmai, in certi casi, in compiaciuti
sofismi, ideologismi retrogradi e di non avere contrastato l’ingresso del
neoliberismo nella cultura popolare e specializzata con sensi
di colpa non richiesti e ritenuti irrilevanti. I cittadini non si
riconoscono più in ciò che avviene all’interno delle stanze della politica e
neanche di quelle che si praticano a tentoni tra le pieghe
della cosiddetta società civile ,pura e incontaminata . Il risultato di questo
fenomeno è comunque una crisi della democrazia rappresentativa ( il bambino
della famosa acqua sporca) a cui tutti in vario modo abbiamo contribuito
senza neanche il tentativo o la fantasia di avanzare proposte
alternative nella teoria o nella pratica della esperienza. E intanto la
“politica” continua a prendere decisioni nonostante la mancanza di appoggio, o
il disinteresse, dell’elettorato. La diretta conseguenza di tale condizione è
il populismo e il sovranismo nostrano e strapaesano ?Il fallimento del
vecchio sistema di potere politico lascia un enorme scontento
presso strati sempre più larghi delle popolazioni. A questo scontento si dà il
nome di “populismo ” e di “antipolitica”, e qualcuno è portata dalla
disaffezione e dalla confusione a pensare che si possa trattare di
esperienze che possono anche aiutare o provocare spinte politiche
reali che potrebbero aiutare la stessa democrazia. E’
paradossalmente vero che una forma di coinvolgimento c’è
stato e d è ancora potenzialmente in atto. Tutti i movimenti di protesta
e di resistenza che nascono nella società in risposta al peggioramento della
qualità della vita indotta dal neoliberismo sono il loro reale e concreto
crogiuolo. Oggi spesso sono spontanei, eterogenei e
scomposti, e spesso fuori bersaglio. Aspetto importante è che sono
nel complesso minoritari,marginali e inattuali perché il grosso dello
scontento, dell’anomia, si rifugia nella disperazione, nella passività,
nell’individualismo proprietario subalterno di un paese in sviluppo senza
progresso complessivo. I partiti sono nel marasma, nel disagio e
nella confusione mentale senza alcun principio di elaborazione e progetto
di nessuna forma politica alternativa o di possibile continuità
democratica. Così c’è il rischio che la residua energia politica
circolante nella società vada semplicemente sprecata. È evidente che la sfida
del presente è re-inventare pensiero, esperienze e azioni perché
realizzino istituzioni e stili di pensare e soprattutto di vivere che
sappiano tradurre i conflitti ad armonia sociale e a rapporti umani a
comunitari piuttosto che immunitari.</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Mauro Orlando</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p></div><div><br /></div>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-48596688366535984572021-11-26T04:34:00.002-08:002021-11-26T04:34:40.901-08:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2v1ZiDniFzkBVmEyApa9ryKskDA3pPwnohx6vcbcRpM8nCBj0ZMULFr52g_J-MWOpdCMBQiElR1s6TAIirOHiDq4pv9B7ylux6Kj115cddqCAhKaVyc2VdmrTHn6qjGFMOrY_xss7l0o/s958/chagal.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="958" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2v1ZiDniFzkBVmEyApa9ryKskDA3pPwnohx6vcbcRpM8nCBj0ZMULFr52g_J-MWOpdCMBQiElR1s6TAIirOHiDq4pv9B7ylux6Kj115cddqCAhKaVyc2VdmrTHn6qjGFMOrY_xss7l0o/s320/chagal.jpg" width="320" /></span></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> Sembra che affrontare l'opera di ricerca filosofica oggi porti, quasi inevitabilmente, a sentirsi in dovere di avanzare una serie di giustificazioni preliminari; in effetti, se si scorre l'ormai vasta bibliografia di un qualsiasi autore di riferimento , ci si imbatte in studi che, molto spesso, sono introdotti dall'esigenza di dar conto della loro stessa esistenza, un'esistenza che, a rigore, dovrebbe essere resa impossibile da quello che è il loro oggetto di studio.Pensiamo ad un autore intrigante eprofondo di questo nostro fine-iniziosecolo George Bataille verifichiamo un problema con cui Bataille stesso si è incessantemente confrontato, basti ricordare i diversi interventi dedicati al non-sapere, o l'introduzione a La parte maledetta, nei quali si afferma che questi non avrebbero mai potuto concretizzarsi nella forma positiva di un dire o di una scrittura se l'autore fosse stato coerente con le teorie che vi vengono esposte e che portano verso la dissipazione di ogni possibile sapere e di ogni sua utilizzabilità. Non potendo quindi sottrarci a quest'obbligo, ci sembra efficace farlo richiamando una delle immagini che ricorrono con maggior frequenza nella scrittura batailleana: quella del labirinto. Il confronto con il pensiero di Bataille ci chiede, in effetti, di inoltrarci in un labirinto dove le continue biforcazioni impongono la scelta di tracciare dei percorsi, ma con la consapevolezza che, nella molteplicità dei tracciati possibili, non esiste quello corretto che ci porti all'uscita. Anzi, ciò verso cui siamo portati è, invece, l'incontro, al cuore del labirinto, con quel mostruoso Minotauro che nel pensiero di Bataille assume, di volta in volta, i nomi sempre sfuggenti di non-sapere, sacro, dépense, sovranità, e così via. Qualsiasi sia dunque la linea di lettura adottata si deve essere sempre consapevoli dell'impossibilità di giungere a produrre un'immagine soddisfacente del pensiero batailleano, qualcosa che possa sembrare ad una soluzione dell'enigma di fronte a cui il labirinto ci pone. Tutto ciò perché è questo stesso pensiero ad essere un pensiero dell'impossibilità dell'uscita. E, anzi, inoltrarsi in un tale percorso labirintico sembra portarci verso la progressiva consumazione dell'idea di una possibile soluzione, dell'esistenza di un fuori che si configuri anche come salvezza o, in termini politici, del pensiero di una rivoluzione come redenzione, visto che proprio il ripensamento del concetto e della pratica della rivoluzione emergerà, dalla nostra lettura, come l'esigenza politica da cui è mosso, dall'inizio alla fine, il pensiero di batailleano.Il filo conduttore che abbiamo adottato in questo nostro percorso sarà costituito dal rapporto di Bataille con le scienze sociali, nella convinzione che sia proprio nel costante confronto con questo ambito di studi, al quale egli riconosce una posizione privilegiata rispetto a tutti gli altri settori del sapere, che si viene a delineare la riflessione, e la pratica, batailleana del soggetto inteso come ciò che si colloca, in un movimento ostinatamente reiterato, sempre sul limite di un rovesciamento delle forme dell'utile, del sapere e del potere nelle quali esso è stato assoggettato dall'immagine che la modernità ne ha prodotto facendone il soggetto dell'economia, del sapere e della politica</div></span><p></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-75263675132885860472021-11-25T08:07:00.005-08:002021-11-25T08:10:06.281-08:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO36fCsjj_gepFFKZCDEdm_l4gffD7aD2XF1fIsemO5lBGiBMzNZtJKqUUTRg9nfBkYBHRR2cpk0U0WufMfx6AU-a5YTrcBaRCYeDtHW5bgjMbm8jCqYpad8kGBT7ev7-sgJwJKP0seT0/s851/16210_4513084617980_1334419465_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><i><span style="color: red; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="851" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO36fCsjj_gepFFKZCDEdm_l4gffD7aD2XF1fIsemO5lBGiBMzNZtJKqUUTRg9nfBkYBHRR2cpk0U0WufMfx6AU-a5YTrcBaRCYeDtHW5bgjMbm8jCqYpad8kGBT7ev7-sgJwJKP0seT0/s320/16210_4513084617980_1334419465_n.jpg" width="320" /></span></i></a></div><i><span style="color: red; font-size: large;"><br /></span></i><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: red; font-size: large;"> <span style="background-color: #fdefb0; font-family: "Droid Serif", serif;"><span>Care amiche e cari amici, queste poche righe per farvi partecipi di un viaggio che vorrei intraprendere nella solitudine della politica. Una proposta che nasce dalla condizione di “esilio” che sto vivendo ma che immagino possa in una qualche misura riflettere una condizione di crescente estraneità verso una politica incapace di quel cambiamento profondo di pensiero di cui si avverte il bisogno.</span></span></span></i></div><p style="background-color: #fdefb0; box-sizing: border-box; font-family: "Droid Serif", serif; margin: 0px 0px 21px; text-align: justify;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Nella fatica di cogliere i segni del tempo come nell’indagare la profondità delle trasformazioni in corso, emerge l’inadeguatezza delle vecchie categorie interpretative, l’effetto degenerativo di un marketing politico che ha trasformato i partiti in macchine elettorali, il venir meno di una dimensione collettiva in grado di leggere i processi sociali e l’incapacità di elaborare nuovi orizzonti di liberazione umana in un mondo che reagisce all’insostenibilità con l’esclusione.</i></span></p><p style="background-color: #fdefb0; box-sizing: border-box; font-family: "Droid Serif", serif; margin: 0px 0px 21px; text-align: justify;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Una solitudine che avverto ancor più profonda nel cercare di sottrarsi alla verticalità di una politica nazionale che riduce il territorio a terminale eterodiretto, frustrandone ogni ricerca e sperimentazione originale, senza comprendere che nell’interdipendenza non ci sono più centri e periferie, ma sguardi insieme territoriali e sovranazionali. E che l’infrastrutturazione politica nazionale è sempre più fuori dal tempo.</i></span></p><p style="background-color: #fdefb0; box-sizing: border-box; font-family: "Droid Serif", serif; margin: 0px 0px 21px; text-align: justify;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Ciò nonostante sono convinto che vi sia un’antropologia politica e forme di “pensiero laterale” che potrebbero costituire una possibile traccia di lavoro alternativa al populismo “dentro e contro” che oggi sembra occupare l’intero scenario politico. Le cui espressioni sono spesso sotto traccia e non fanno notizia, dalle “terre alte” alle istanze della cittadinanza europea e mediterranea, dalla ricerca sociale alla formazione politica, ma che varrebbe la pena raccontare e annodare. Che forse contano poco o nulla nel mercato politico/mediatico ma è proprio da questa solitudine che forse occorre ripartire.</i></span></p><p style="background-color: #fdefb0; box-sizing: border-box; font-family: "Droid Serif", serif; margin: 0px 0px 21px; text-align: justify;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Non si parte mai da zero, ma nel passaggio “fra il non più e il non ancora” lo scarto di pensiero richiede radicalità, come avvenne in matematica con l’introduzione dello sifr, lo zero arabo. Uno sguardo nuovo, capace di strabismo (e dunque di profondità), una ricerca disposta alla curiosità, al sincretismo e alla meraviglia. E proprio “sifr” sarà il nome del blog che di questo viaggio curerà il racconto.</i></span></p><p style="background-color: #fdefb0; box-sizing: border-box; font-family: "Droid Serif", serif; margin: 0px 0px 21px;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: red; font-size: large;"><i>Un viaggio è un viaggio. Servisse anche soltanto a sentirsi meno soli, ad operare una ricognizione di quello che la politica nazionale non sa e non vuole osservare nei territori di questa nostra porzione di Europa, penso ne varrebbe comunque la pena.</i></span></div><span style="color: red; font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><span>A proposito di solitudine, questo viaggio lo vo</span><span>rrei compiere insieme a voi.</span></div></span><p></p><p></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-21382061439769761102021-11-24T08:04:00.009-08:002021-11-24T08:10:05.221-08:00<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5MZu6qwoZxokkghBKXh3htsypKH2cNPN-XAc31Lz4TWI7r1G2Glk1G3PTdERnOEcW5Irp5ahp8APzTOxw-h3s7vjn95ZF2MC-BrW5YI3XmO_Co5cmmzvjKdcQ8uqtAi3K6VGbz96-M6I/s300/300px-JEAN_LOUIS_TH%25C3%2589ODORE_G%25C3%2589RICAULT_-_La_Balsa_de_la_Medusa_%2528Museo_del_Louvre%252C_1818-19%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="205" data-original-width="300" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5MZu6qwoZxokkghBKXh3htsypKH2cNPN-XAc31Lz4TWI7r1G2Glk1G3PTdERnOEcW5Irp5ahp8APzTOxw-h3s7vjn95ZF2MC-BrW5YI3XmO_Co5cmmzvjKdcQ8uqtAi3K6VGbz96-M6I/s0/300px-JEAN_LOUIS_TH%25C3%2589ODORE_G%25C3%2589RICAULT_-_La_Balsa_de_la_Medusa_%2528Museo_del_Louvre%252C_1818-19%2529.jpg" width="300" /></a></div><br /> <span style="font-size: x-large; text-align: left;">ex captivitate salus</span><p></p><p style="text-align: justify;"><b style="font-size: x-large; text-align: left;">Covid 19 e "stato di eccezione" politico.</b></p><p style="text-align: justify;"><span><span style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>di mauro orlando</b></span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span><span style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><i><span style="text-align: left;"><span><b>Quello di "stato di eccezione" è uno dei concetti chiave nella</b></span></span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"><a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Dottrina_filosofica" title="Dottrina filosofica">dottrina</a> politica</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">di</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Schmitt" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Carl Schmitt">Carl Schmitt</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;">. Partendo da concetti primordiali come</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">terra, mare, amico, nemico,</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">Schmitt giunge a teorizzare la differenza tra "legalità" e "legittimità", e quindi a correlare strettamente la</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sovranit%C3%A0" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Sovranità">sovranità</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">con la possibilità di decidere sullo stato di eccezione</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">Da alcuni punti di vista lo stato di eccezione si contrappone allo</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_di_diritto" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Stato di diritto">stato di diritto</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;">, perché si configura come una situazione in cui il diritto è sospeso. D'altro canto esso tende a situarsi in una posizione intermedia tra lo</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_di_natura" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Stato di natura">stato di natura</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">e lo stato di diritto, assumendo un aspetto pre-giuridico.</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">Questa situazione in cui il potere costituito sospende il diritto è sotto certi aspetti speculare al</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_resistenza" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Diritto di resistenza">diritto di resistenza</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">altra situazione in cui</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Legalit%C3%A0" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Legalità">legalità</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">e legittimità si differenziano, però a favore del popolo e non del potere costituito.</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">Lo Stato d'eccezione si configura come soggetto politico che deve avere e pretendere per sé il controllo totale di ogni ambito della società in un periodo che può essere di grave o irrisolvibile crisi economica, in un periodo di ricostruzione postguerra o in casa di calamità fisica o sanitaria .Nella storia con lo Stato che Schmitt vedrà realizzato nel</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Terzo_Reich" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Terzo Reich">Terzo Reich</a><span><b>.</b></span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">. Lo Stato d'eccezione, definibile anche come "Stato totale per energia", si contrappone perciò allo "Stato totale per debolezza", come Schmitt definiva lo</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stato" style="font-weight: bold; text-align: left;" title="Stato">Stato</a><span style="font-weight: bold; text-align: left;"> </span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">creato dal compromesso liberal-democratico, ritenuto incapace di decisione politica e di sovranità, per quanto si occupi di ogni ambito della società.</span><span style="font-weight: bold; text-align: left;">Lo "Stato totale per energia", secondo Schmitt, deve basarsi su tre punti: Popolo (diviso per ordine razziale); Partito (manifestazione dell'energia politica vitale del popolo appartenente a quello Stato); Stato (ambito formale in cui si dà l'ordine concreto)....Quanto oggi nel attuale "nostro stato di eccezione" per motivi medico-sanitario da Covid 19 si possa applicare questo schema dottrinario alla nostra situazione concreta ...è tutto da definire e contrastare ....</span></i></span></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-46858965221920602882021-11-22T14:01:00.003-08:002021-11-22T14:03:04.363-08:00<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJFJeR6tGR8n_3sbdI_yR171nK3-wHMw1PApLvbxJG3wP8wavNShnqkcFNDkd6eW7gy-ghT5KPnZJDhCNQJHwIi9NNDPwQb3PWRrzEOAIERt8Iu40YuIO7DN-k_jRPczc6SlEx7ZaUSlI/s1294/IMG-20160502-WA0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1294" data-original-width="728" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJFJeR6tGR8n_3sbdI_yR171nK3-wHMw1PApLvbxJG3wP8wavNShnqkcFNDkd6eW7gy-ghT5KPnZJDhCNQJHwIi9NNDPwQb3PWRrzEOAIERt8Iu40YuIO7DN-k_jRPczc6SlEx7ZaUSlI/s320/IMG-20160502-WA0000.jpg" width="180" /></a></div><p></p></blockquote><p style="text-align: left;"></p><div style="text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: x-large;"><i>pensare alla Edda nel terrazzo a santa maria di Castellabate è come una ricerca del principio di tutte le cose per i Grec del V sec avanti ch.</i></span></div><span style="font-family: arial; font-size: x-large;"><i> </i></span><p></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-63925101318920957652021-11-22T13:56:00.000-08:002021-11-22T13:56:00.636-08:00<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz4ZhrHlKANnyCETLlN333_03IEg5PED3183d9IO0zikYjHFre4qxoab50Q-zSS3pb2ZHBSUY1YKnRWTXnLD0v-aeZrkgQ06Anq8ddLBtDXUD3xbrT1jenrswUrbDEo_LsD9t0sHF9kWs/s1294/IMG-20160502-WA0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1294" data-original-width="728" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz4ZhrHlKANnyCETLlN333_03IEg5PED3183d9IO0zikYjHFre4qxoab50Q-zSS3pb2ZHBSUY1YKnRWTXnLD0v-aeZrkgQ06Anq8ddLBtDXUD3xbrT1jenrswUrbDEo_LsD9t0sHF9kWs/s320/IMG-20160502-WA0003.jpg" width="180" /></a><b>il mio caro angelo</b></div><br /> <p></p>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-55850672339697235102019-11-18T04:25:00.001-08:002019-11-18T04:25:21.042-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPnQKcds7yRAGnoFzr3m7fDOAPaLZaYafzjbUmdEEXHkEutU_zFhQ3wG5YlpD88KxvmetUvyhtVIClbbHIWcguDOUfKO7CpC57J3-ZPyboQ5CrpZg2un3czInm82OXEsRCnxHtOKubQR0/s1600/gnuommero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="546" data-original-width="546" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPnQKcds7yRAGnoFzr3m7fDOAPaLZaYafzjbUmdEEXHkEutU_zFhQ3wG5YlpD88KxvmetUvyhtVIClbbHIWcguDOUfKO7CpC57J3-ZPyboQ5CrpZg2un3czInm82OXEsRCnxHtOKubQR0/s320/gnuommero.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="_3x-2" data-ft="{"tn":"H"}" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
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<a ajaxify="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10221308206360392&set=a.4981938351968&type=3&eid=ARCXH1LrBu7sWB6Bt5isbOXsKn6EV_CB0LS47kMPrPORhQzrwamJohjo9QcO3vxiHH2qImefsI8197Cv&size=403%2C403&source=13&player_origin=story_view" class="_4-eo _2t9n _50z9" data-ft="{"tn":"E"}" data-ploi="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/77379892_10221308206440394_4832371574218686464_n.jpg?_nc_cat=111&_nc_oc=AQm6Bmcz6CQDOxbKbciBtIfjlnSDUVM3eUfYKYbm6FI24cFIOyMNWrbNu3bxQgtNuwM&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=b5efec061870990a5cb56027ae5ab765&oe=5E8CC168" data-render-location="permalink" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10221308206360392&set=a.4981938351968&type=3&eid=ARCXH1LrBu7sWB6Bt5isbOXsKn6EV_CB0LS47kMPrPORhQzrwamJohjo9QcO3vxiHH2qImefsI8197Cv" rel="theater" style="box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.05) 0px 1px 1px; color: #385898; cursor: pointer; display: block; font-family: inherit; position: relative; text-decoration: none; width: 500px;"></a></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<br />
<div class="_5pbx userContent _3576" data-ft="{"tn":"K"}" data-testid="post_message" id="js_k" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; letter-spacing: normal; line-height: 1.38; margin-top: 6px; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<h2 style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">..volevo cambiare il mondo..</span></b><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Paul Nizan ha scritto una famosa frase: “Avevo vent’anni. Non permetterò più a nessuno di dire che è l’età più bella della vita”. Si fa fatica a non sottoscrivere questa frase e , in generale,la gioventù con il "senno del poi" è una "età" contrassegnata da quella deliziosa " stupidera" che ti permetteva sciocchezze e irresponsabili leggerezze che comunque ti costringevano a crescere e fare nuovi e buoni incontri..poetici,letterari e filosofici.Ci vuole un po di cu… ma spesso la mia diffidenze e curiosità irpina appenninica mi ha aiutato.Da giovane copiavo su un quaderno con copertina nera i pensieri migliori "florilegio" tra il poetico ..letterario ...filosofico e religioso.</span></b><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Montale ad esempio aveva definito la gioventù “l’età più stupida della vita”. Non so se e quanto potrei sottoscrivere questa definizione.Oggi come oggi mi puzza troppo di quella " falsa saggezza " che oggi riscopro in quello che io cerco di evitare in questa mia età " prematura" che io chiamerei "cinismo senile".Oggi mi riconosco nella intrigante saggezza gaddiana e ritengo che "</span></b><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l'effetto che dir si voglia d'un unico motivo, d'una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero...."</span></b><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Anche quella di Nizan ci gioca molto nello stesso ambito di ambiguità</span></b><b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci sono troppe variabili individuali e territoriali . Io stesso mi sono distribuito in varie esperienze con ambiti diversi...fanciullezza irpina medioevale...adolescenza genovese cattomoderna….gioventù veneta sessantottina e maturità (sic!) bresciana filosofica e politichese….nella ruota degli " eterni ritorni nell' eguale".In queste parentesi epocali ho avuto un motivo...un aura molto potente (di cuore, ovvio) per essere, e a lungo, turbato e infelice e cinicamente materialista nei problemi di sessualità: ma posso dire che ero sempre e comunque infelice vincente ? La dichiarazione di Nizan mi sembra giusta almeno nel senso che a quell’età si è molto, molto esposti, e si può essere così facilmente feriti, addirittura umiliati che è ancora peggio….ma con la grande esperienza infantile di un ambiente naturalmente difficile e socialmente competitivo a livello di sopravvivenza.Fin da piccoli " gettati nel mondo" come ha detto Heidegger...abbiamo imparato ad indossare, nel male e nel bene, la corazza, e abbiamo necessariamente rimandata la capacità che distingue l’adulto (e che lo rende così spesso, agli occhi del giovane, detestabile) di non mettersi mai interamente in questione. Forse oggi possiamo sempre con una sopportabile retorica della sopravvivenza dire che il giovane è colui che tende a far tutto come quando si è innamorati. Ma questi e altri che si potrebbero intavolare sono discorsi che al massimo valgono statisticamente, o sono appena variazioni personali sulla questione. Parecchi miei coetanei avevano già la corazza, in genere perché la vita gli aveva rifilato più botte in testa che a me.Ed io complessivamente mi sento fortunato e contento di tutti i cicli della mia esistenza nomade e della mia forma di " perenne immaturità" che mi dà buone speranze per una " bella-buona- giusta" vecchiaia....a rincorrere con la " esperienza paesologica" nel mio piccolo paese e in tutti i paesi dell' appennino appartato italiano...il filo rosso dello " gnuòmmere " della mia vita piccola e grande che sia....</span></b></h2>
</div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-26774219688871816712019-04-25T10:52:00.004-07:002019-04-25T10:52:33.279-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo5jZfuWdZ14byKlOAcq79-STZu9YD4HWHM2NLinXMT2Y1Kr6HZljgieI28xTsiriOk1-IqieTA0dY3nL6dD2q_cCiXNBKhIP3xD83F9zM8s7nC9029ddi7pZs9Lx-uMlHI-B25j0K9Ww/s1600/franco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="723" data-original-width="855" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo5jZfuWdZ14byKlOAcq79-STZu9YD4HWHM2NLinXMT2Y1Kr6HZljgieI28xTsiriOk1-IqieTA0dY3nL6dD2q_cCiXNBKhIP3xD83F9zM8s7nC9029ddi7pZs9Lx-uMlHI-B25j0K9Ww/s320/franco.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i style="font-size: x-large;"><span style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">domenica 4 settembre 2016</span></i></div>
<span style="font-size: large;"><div style="text-align: center;">
<span style="color: #1c1e21; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-style: italic;"><br /></span></div>
<i><div style="text-align: center;">
<i><span style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">Quando comincia l'inverno...ricomincia il ritorno nei nostri scontenti.. caro....amico Eitan.... mi mancano i tuoi abbracci fragorosi.... ....i morti reincontrano i vivi lasciati sugli altari e sui muri di casa o negli angoli sempre più bui del nostro cuore inquieto ...i libri muti di polvere riprendono a sperare di non finire ingloriosi e arresi sulle bancarelle della</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;"> Caritas e noi .....rientriamo nella casa-prigione delle città-non -luogo dove il tempo lo scandisce il lavoro nella sua frenesia produttiva .Torniamo a parlare ai nostri spettri personali e segreti di notte sulle mura solitarie della sempre più "marcia Danimarca" e lasciamo agli alberi perdere le foglie sulle colline magiche delle nostre speranze senza paura del ciclo naturale delle cose ..de rerum natura. ....panta rei.... nell'eterno ritorno del diverso negli orizzoni infiniti del mare .... .....restituiamo il silenzio a Trevico ...ce lo ridarà ....non temere...con gli interessi alla primavera che verrà ... e avrà i nostri occhi vivi come " la morte".... ora....conserviamo nel cuore poeta i colori del buio.. la luce diversa di albe e tramonti .....i furori e i tremori dei chiari di bosco. ...il rumore di passi invecchiati nell' amore e il fruscio lento di foglie morte ....in una bella canzone francese. .....la panchina e l'ombra del tiglio della libertà .. un libro abbandonato in cerca di un segreto d' amore.... nei nostri piccoli paesi abbiamo saggi e inoperosi contadini e artigiani della bellezza.... nei nostri piccoli paesi dalla grande vita... uomini antichi e donne silenziose lavorano e aspettano l'assenza... i ritorni ....la lontananza dei suoi figlioli prodighi amanti d'avventure e di obblighi di lavoro ....ogni anno...ritorniamo nelle case di bambole in un universo senz'amore per una necessità imposta nel tempo e nello spazio del ciclo innaturale e civile delle cose .... torniamo vittime di un destino cinico e baro a intrattenere fantasmi che ci aspettano ... nella dolorante solitudine urbana.... .....la malinconia dolorosa fa male ma lascia il mondo come e dove è ....e poi lo riprende in primavera con il desiderio e torniamo a farci guardare dalle crepe sui muri del tempo perduto .. ....in fondo alle crepe ...sai c'è un vento dolce di morte e di passato consumato che soffia leggero e piano a primavera e fa germogliare una primula vagante nel seme ....sui muri scalcinati di fresco ... lasciamo che i morti ci guardino dalle crepe anche all'aperto nei prati e nei boschi... tra i sentieri interrotti da radure sognanti ....la vita in fondo è solo una anomalia della morte .....è una frana...un precipizio...un dirupo ....un terremoto ....un paese che chiude in casa la vita... nella casa in città -non luoghi di ricordi muti attaccati ai muri ....o chiusi nell'armadio e nel cassetto segreto dello scrittoio abbandonato... imbavagliati con la vita tra caotici passaggi sentimentali tra un sesso freddo e varipinte bugie e un bicchiere sempre vuoto bevuto troppo in fretta ...aspettando che finisca l'inverno ....di questo ti parlavo in sogno questa notte ...mio caro amico Eitan.... su quella panchina deserta di Aliano mettevi il dito sulla bocca per avventori distratti e sibilavi il silenzio e....premuroso di affetti e prodigo di carezze alle mie balorde e incomprensibili parole rispondevi con un fragoroso.... ....No No No No ! e mi sorridevi abbracciandomi.... di spalla.... cercando con gli occhi la tua cara Silvia....</span></i></div>
</i></span>Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-23669175738576643012019-03-29T05:54:00.003-07:002019-03-29T05:54:56.652-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDr23E3qNDLUvbHb2wCDPWADR9yl-zBW0fN6v-ESV_nUTgYFNm6x1vJECYxONHP_YZPpdLJHkXZGQ3DJBg8BBlx13ZNQdxY_C_hahDSFzq02O-Q1REZryw3al4lGQUm7xNh14_Ha9o6kA/s1600/ninfa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="432" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDr23E3qNDLUvbHb2wCDPWADR9yl-zBW0fN6v-ESV_nUTgYFNm6x1vJECYxONHP_YZPpdLJHkXZGQ3DJBg8BBlx13ZNQdxY_C_hahDSFzq02O-Q1REZryw3al4lGQUm7xNh14_Ha9o6kA/s320/ninfa.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ho visto… caro Nanos… che alla tua non tenera età e
con tutte le tue complesse e controverse esperienze nelle terre dei bradisismi,
vulcanismi e fuochi vari sei ancora colpito dal sentimento di paura degli orchi
e dell’uomo nero o del “bau,bau” cattivo come per un bambino. La paura è la
cifra connotativa della vostra umanità e della vostra mortalità ed è la fonte di
tutta la vostra evoluzione naturale e culturale nel tempo e nello spazio del
mondo occidentale che vi è stato assegnato geograficamente in comodato d’uso.
Siete vissuti per millenni nello “stato di natura”…..il cosi detto Eden dei
cattolici… Uno stato di natura “dove non c’era un potere comunemente temuto”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Qui gli uomini vivevano “senz’altra sicurezza, se non
quella che dà loro la propria forza e la propria sagacia.<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">“</span></u> In tale condizione non v’ha luogo ad industrie,
poiché il frutto di esse sarebbe incerto ; e per conseguenza non vi è
agricoltura, non navigazione….né v’è conoscenza della superficie terrestre, né
del tempo, né delle arti, delle lettere e del vivere sociale ; e , quel che è
peggio di tutto, domina il continuo timore e il pericolo di una morte violenta
; e la vita dell’uomo è solitaria, povera, lurida, brutale e corta “ Queste
sono la drammatiche considerazioni da cui partiva il grande filosofo T. Hobbes
per giustificare come necessario per allontanare il sentimento della “ paura”
che intrappolava l’uomo moderno intenzionato a organizzare la “modernità” con
le sue gioie e dolori….con le sue croci e delizie!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">Che cosa vuoi</span></u><span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> che
sia lo stato e la funzione sociale e culturale di un povero diavolo come “un
clown” negli epigoni e tramonto della stessa epoca che doveva essere di
“magnifiche sorti e progressive”. Il sentimento e la cognizione dello “stato di
paura” <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">sono</span></u> la vostra ultima ancora di salvezza
cognitiva, artistica e politica per uscire dallo stato di minorità in cui vi
siete cacciati dopo aver secolarizzato il sacro, irriso la religiosità e
rottamato tutte le impalcature metafisiche dentro cui potervi baloccare per
“secula seculorum”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E adesso vi tocca ricominciare daccapo come sempre
nella storia della vostra umanità indecisa a tutto! Tornare <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">all’</span></u>esperienza di paura come “sfida cognitiva e
politica” in cui si è trovato il vostro fratello Hobbes ,oggi , è oltremodo
difficile .Il suo fu un caso biograficamente drammatico. L’aneddoto di essere
nato da un parto prematuro alla notizia dell’arrivo dell’invincibile armata di
Filippo II, il 5 aprile 1588, sottolinea che il tema della paura non sarebbe
stato solamente un motivo psicologico di peso rilevante della sua vita, ma
sarebbe divenuto tema teorico centrale della sua filosofia materialistica dell’uomo
e della politica vissuta nel contesto della storia drammatica del proprio
tempo, travagliato da contese politiche e religiose gravissime. Per lui – e per
voi- queste vicende drammatiche sono addirittura l’esemplificazione convincente
di quella situazione di guerra generalizzata e permanente, ”omnium contra
omnes”…. di tutti contro tutti, che costituisce lo stato prepolitico e
premoderno dell’umanità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Pensate di vivere oggi in una situazione culturale,
sociale e politica meno drammatica e complessa di quella del ‘600? Siete
obbligati a tornare al punto “quo ante” e scegliere se essere considerarsi
esseri naturali o esseri razionali. Lascia stare tutte le tue fantasie sulla
creatività, il sogno, l’immaginazione e lo stato di naturalezza perduta e balle
varie. Una volta stabilito che la natura – e quindi anche l’uomo <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">perché</span></u> organismo naturale – va spiegata partendo
dai fenomeni, e non dalle cause…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> Hobbes punta
alla variazione del metodo che da deduttivo puro, si fa parzialmente induttivo,
mentre l’interpretazione materialistico-meccanicistica del reale permane in
tutta la sua rigorosa pregnanza. Parlo “<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">latino rum</span></u>” per le
persone semplici come quelli della tua banda clownesca “in interiore homini
”che cercano il “clown disarmato….fanciullino… dentro di voi”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Qui il nostro “Mast” ….. come dicono a Napoli….ci ha
insegnato che “per aspera ad astra” si va sulle stelle per sentieri difficili e
faticosi! Cosa che per voi inoperosi e oziosi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">è</span></u> ancora più
difficile! Dopo aver considerato i fenomeni fisici riguardanti l’universo, la
terra<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> i venti, le maree, ecc., Hobbes passa <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">a</span></u> esaminare la fisiologia della sensazione,
mantenendo invariato il punto di vista e il tipo di spiegazione<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">:</span></u> la sensazione è prodotta dal moto, che si
comunica dall’oggetto esterno al senso e che, proseguendo poi fino al cervello,
provoca il costituirsi dell’immagine, non distinguendo l’immagine sensibile dal
concetto o dall’idea.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La
stessa teoria hobbesiana delle passioni è strettamente legata alla fisiologia
meccanicistica : il movimento che nel cervello ha suscitato un’immagine, passa
poi, al cuore, ove si incontra con il movimento vitale, cioè il movimento di
conservazione del meccanismo umano ; se i due modi concordano si crea un
sentimento di piacere, in caso contrario si ha un dolore, e questi sentimenti
dopo ripetute esperienze, generano a loro volta sentimenti di appetito o di
avversione nei confronti degli oggetti esterni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Mi raccomando lascia stare tutte le astruserie neuro
psicopatologiche che intasano la tua testa! Tutte le passioni si generano
attraverso il contrasto o la combinazione di questi sentimenti, riducendo ogni
moto dell’animo umano alla comune matrice egoistica della conservazione di sé,
che trova nel sentimento della propria potenza la sua garanzia migliore. <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">È</span></u> chiaro ed evidente che la filo-antropologia
hobbesiana, <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">mettendo in evidenza</span></u> i tratti
di una concezione dell’uomo come meccanismo, in cui anche i pensieri e i moti
dell’animo si riducono a movimenti di corpi estesi lascia ben poco campo al
libero arbitrio, vale a dire alla libertà umana metafisicamente intesa come
possibilità della volontà di autodeterminarsi nella scelta e meno che meno alle
fanfaluche che confondono la testa dei “sognatori pratici”!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Questo nella modernità all’ultimo stadio della vostra
ultima esperienza terrena ma è da molto lontano che dovreste partire per capire
il vostro stato di perenne infermità , fragilità e confusione quando nell’ “età
dell’oro” del sentire-pensare greco. Avete improvvidamente esorcizzato <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">ed</span></u> eliminato il senso del “tragico” della vostra
vita mentale e fisica relegandolo allo spettacolo pubblico e al nascondimento
delle maschere nel teatro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma gli scrittori-poeti tragici comunque vi servivano
con semplicità la pappina da cui poter almeno riconoscere il suo senso
attraverso racconti semplificati nelle scene. Diventa<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> oggi,
molto difficile per voi post metafisici, postmoderni, postpolitca,
postdemocratici…..post razionali ….insomma sempre postumi al tempo che vi è
dato vivere…..rintracciare i semi e le radici antropologiche che avete perduto
nel corso della vostra storia secolare: la forza dell’Eros con il dionisiaco in
conflitto con il senso del tragico con l’apollineo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Difficile
oggi rinvenire nella “sanità” dei Greci l’accoglienza della visione dell’orrore
e assurdità dell’esistenza, e l’inclusione dell’oscura ed abissale sapienza
tragica nascosta nel mito della volontà di potenza titanico-barbarica… La
cosiddetta “salute mentale e corporale” implica tutto questo e si fa carico
d’una proprietà guaritrice, che le deriva dal binomio artistico
(apollineo-dionisiaco), pura espressione di quella gioia metafisica del
tragico, di quella teodicea dell’arte “ nella quale tutto l’esistente è reso
divino, non importa se sia buono o cattivo ”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma, c’è una buona notizia, per la vostra categoria
“professionale” di portatori di gioia e sorrisi e insieme di “virtude e
conoscenza”! Il rappresentante ideale di questa manifestazione artistica, che
solo il Greco poteva creare, è il Satiro, un finto essere naturale inserito in
un finto stato di natura, la tragedia, dove l’Olimpo degli dei ha trovato
verosimilmente dimora. “ Il satiro – scrive Nietzsche…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> un umano troppo umano finito per destino nella
follia …<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> coreuta dionisiaco vive in una realtà
religiosamente riconosciuta, sotto la sanzione del mito e del culto. Che con
lui cominci la tragedia, che in lui parli la saggezza dionisiaca della
tragedia, è per noi qui un fenomeno tanto sorprendente quanto lo è generalmente
la nascita della tragedia dal coro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Forse
acquisiamo un punto di partenza per la nostra considerazione se pongo
l’affermazione che il Satiro, il finto essere naturale, rispetto all’uomo
civile sta nello stesso rapporto che la musica dionisiaca alla civiltà. ”Oggi
viviamo un epoca in cui le stesse “tragedie possono ripetersi solo in farse” in
cui avete a tal punto indebolito il vostro “io” da non sapere più come uscire
dalle reti, dalle bottiglie e dai labirinti che vi siete costruiti in nome
della vostra completa libertà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Siete capaci di vivere e raccontare di voi solo in
forme espressive e comunicative “in un linguaggio abbellito di varie specie di
abbellimenti, ma ciascuno a suo luogo nelle parti diverse; in forma drammatica
e non narrativa; la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e
terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni”
Terapie senza pallottole….corpi ospedalizzati chimicamente sedotti e sedati.
Seduzione e chimica ricetta esplosiva! Non vi resta che piangere …. Pietà e
terrore sono sentimenti suscitati e concessi dalla “intrinseca composizione dei
fatti” là dove non <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">s’</span></u>incontra più un
personaggio nobile, mitico ed esemplare come Edipo o tragico per onore come
Aiace….. che compiono un’azione colpevole inconsapevolmente, che costituisce
per entrambi il nodo, ossia gli eventi che si prendono come principio della
tragedia sino alla mutazione da uno stato di infelicità ad uno di felicità e
viceversa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Lo scioglimento, invece, è la parte della tragedia che
intercorre dall’inizio della mutazione citata sopra fin verso la fine, o
catarsi, intesa come reazione emotiva di coloro che, scossi da pietà e terrore,
all’ascolto dei canti sacri del coro tragico “si trovano nelle condizioni di
chi è stato risanato e purificato”. Niente catarsi e purificazione come esito
salutare delle nostre terapie ma anche evitare il piangersi addosso di <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">quest’</span></u> umanità prometeica che ha scelto
perennemente la rupe per il sadico piacere di farsi mangiare il fegato
dall’aquila divina!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ha scritto Martin Heidegger: «Ogni grande cosa può
avere solo un grande inizio. Il suo inizio è sempre la cosa più grande… Tale è
la filosofia dei Greci». Parole suggestive, che non solo esprimono un ammirato
riconoscimento dello straordinario valore del pensiero antico, ma offrono pure
un’indicazione preziosa per chiunque desideri avvicinarsi alla ricerca
filosofica, nella crisi e nel tramonto della nostra civiltà occidentale….
un’indicazione che potremmo sintetizzare così: chi vuole capire la filosofia
studi innanzitutto e soprattutto il pensiero classico……la paura fa parte
essenziale della “tragicità” della vita umana e mortale e può rappresentare un
momento importante della vita mentale e fisica di un uomo. Altro problema si
presenta sul proscenio della postmodernità e il tema del “fraintendimento”
nella comunicazione individuale e sociale. Nella “babele” dei linguaggi<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> nella rete digitale o network sociali…. il
fraintendimento può gettare una luce inattesa sulla natura della percezione.
…la percezione del discorso…della comunicazione. Viviamo nel mondo delle
percezioni non sempre controllate<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">. </span></u>le percezioni
sono spesse esatte pur sé veloci e istantanee nella loro costruzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ciò che ci circonda ….i nostri desideri… esperienze.
…aspettative ..consce o inconsce possono condeterminare il fraintendimento per
motivi cerebrali nella pratica o nella decodifica fonologia selettiva o
immediata . Nel discorso della comunicazione, più che nel linguaggio musicale
che aprirebbe un discorso a parte. …il linguaggio verbale deve essere
decodificato o interpretato anche attraverso altri sistemi fisiologici del
cervello….compresi o oltre quelli che riguardano la memoria semantica ….la
grammatica e la sintassi. La comunicazione è aperta…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u>inventiva. <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u>improvvisata…complessa ….ricca di ambiguità e
significati. Possiede una libertà espressiva e fonetica che rende la
comunicazione infinitamente flessibile e adattabile…. ed esposta e vulnerabile
al fraintendimento non necessariamente di tipo auto selettivo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Freud aveva intuito il senso dei lapsus e
fraintendimenti. .. .ma aveva sottovalutato il fatto che i desideri .. le
paure. ..i loro motivi…e cause …i conflitti di non sono sempre consapevoli o
rimovibili dalla coscienza e spesso non dipendono solo da motivazioni inconsce.
…sottovalutando i meccanismi neurali. ..come la natura aperta imprevedibile e
personale del linguaggio stesso …di sabotare il significato quando . ..genera
fraintendimenti irrilevanti sia per contesto che per motivazioni inconsce. E
poi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">c’</span></u>è un certo gusto personale per il fraintendimento
quando riguardano i nostri interessi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">ed</span></u> esperienze
personali che ci creano piacere e divertimento nel gioco che non è
necessariamente cinismo o misantropo. prendere fischi per fiaschi non
sempre e riprovevoli eticamente o filosoficamente o furbizia interessata e
strumentale come per il “polùtropos” multiforme Ulisse.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<i><span style="border: none windowtext 1.0pt; color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-border-alt: none windowtext 0cm; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; padding: 0cm;">L’angelo Mercuzio,
….il facilitatore!</span></i><span style="color: #333333; font-family: "Verdana","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-15213595238288268442019-03-29T05:21:00.001-07:002019-03-29T05:21:05.246-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwd5ZcTyDlraIQ-XgL7pV68jrKxgE_Ruo9daDTw1eKtxQtrXh9iD38XQYXgSjr_d_kb2C9b-KMUM5Vw_LW0NJxgg_bEPKpKvMp76c0mALGiZQ1N7NHCZBvoSZu0HulGTagB5eH19LcEaY/s1600/matera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwd5ZcTyDlraIQ-XgL7pV68jrKxgE_Ruo9daDTw1eKtxQtrXh9iD38XQYXgSjr_d_kb2C9b-KMUM5Vw_LW0NJxgg_bEPKpKvMp76c0mALGiZQ1N7NHCZBvoSZu0HulGTagB5eH19LcEaY/s320/matera.jpg" width="320" /></a></div>
<span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption" style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5c9e0c3b2c08e6a82141470" style="display: inline;">
<div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit; font-size: x-large;">"àrista paesològika"</i></div>
<span style="font-size: large;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
<i><div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">...lo specchio stregato della " modernità incivile" e la "politica" dei nani convinti di tenere la strada dei giganti....è rotto!Il mondo che Hegel voleva stringere nel labirinto del razionale è frantumato e scaldato.Siamo in piena bufera in un bicchier d'acqua....nella torre di Babele si parla una sola lingua ..la nave senza nocchier in gran tempesta....l'Italia non è "<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">donna di provincia ma gran bordello" .Il passato smemorizzato selettivamente non si riconosce in un presente assolutamente sdraiato su sé stesso.Le grotte di Matera per i bambini caciaroni e coatti sono uguali alle grotte dei mostri a Fantasiland....e i mostri veri sono i genitori che li accompagnano.L'ansia e la paura hanno invaso la privacy e le case sono piccoli castelli medioevali blindati contro i barbari sempre alle porte.Non si capisce ...si riflette ma ci si adatta al flusso virtuale .Ho paura ...ergo sum....e Dio si è stancato anche di morire....tanto gli uomini non riconoscono la lingua del "tragico" ma del " farsesco" e non riconoscono negli altri che sbarcano né Antigone,Edipo,Ulisse o Enea....ma neanche in Pulcinella o Arlecchino .Stranieri e intrusi a casa loro!Qualcuno parla di un " innominabile attuale" e viene etichettato come " intellettuale snob e comunista" e scrive solo per le vecchie ...rottamare " elites" .E le previsioni e i sondaggi quotidiani elettorali si impennano a destra!</span></i></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><div style="font-family: inherit; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">Il potere non ha un suo stile ma li usa tutti in una " sintesi a priori" informe,grezza e strafottente...in nome del " popolo sovrano"!Il re travicello si traveste con felpe e divise e...non si diverte!</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: center;">
<i><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><span style="font-family: inherit;">mercuzio</span></span></i></div>
</span></span></i></span></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-9111462892614880582019-03-08T04:50:00.005-08:002019-03-08T04:50:47.496-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivpqP9sLlFfDkEzwkXN74WL9FLk21wYfSCbOFF7NVI0sJKUD6-djzQ3JfAu1_osXRm32RalFcNVaxp-5SnNzurlvBm4HXiRbVCApnBljFSvWW-XbAr4tqP_TEnKP7YXWmTMiDIwl-EqA0/s1600/trevico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="526" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivpqP9sLlFfDkEzwkXN74WL9FLk21wYfSCbOFF7NVI0sJKUD6-djzQ3JfAu1_osXRm32RalFcNVaxp-5SnNzurlvBm4HXiRbVCApnBljFSvWW-XbAr4tqP_TEnKP7YXWmTMiDIwl-EqA0/s320/trevico.jpg" width="155" /></a></div>
<br />
<div style="background: white;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">.</span></span></div>
<div style="background: white;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="background: white;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;">8 marzo...</span></span></div>
<div style="background: white;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">..nel giorno in cui ricordiamo le donne in modo simbolico con
una "festa" che dovrebbe essere quotidiana....ripubblico questo mio
tributo alla " bellezza" di una giovane " paesologa" che ha
scelto di cercare la " bellezza" anche fuori di sè....nei silenzi
pieni di ricordi degli anziani sulle panchine dei piccoli paesi....nelle donne
" angelo della casa" e " madre natura"....nelle "
giovine donne" che bruciano il mondo con i loro occhi ancora sessuati nei
sogni.... nella donna che incarna un senso particolare di "bellezza"
come " arkè panton-principio del tutto" ...nello spirito della "
festa" leggera e carnale di Saffo:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">"Venite al tempio sacro delle vergini <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">dove più grato è il bosco e sulle are <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">fuma l'incenso. <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">Qui fresca l'acqua mormora tra i rami <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">dei meli: il luogo è all'ombra di roseti,<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">dallo stormire delle foglie nasce <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">profonda quiete. <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">Qui il prato ove meriggiano i cavalli <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">è tutto fiori della primavera <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">e gli aneti vi odorano soavi. <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">E qui con impeto, dominatrice, <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">versa Afrodite nelle tazze d'oro <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; margin: 0cm 0cm 4.5pt; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">chiaro vino celeste con la gioia".<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; margin: 0cm 0cm 4.5pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background: white; margin: 0cm 0cm 4.5pt; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">Un augurio di bellezza<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: white; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; margin-bottom: 4.5pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 4.5pt; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Portare sul proprio volto la bellezza ci espone ad un giudizio
personalizzato e diretto.... della " portatrice sana"..... a volte
improvvido..superficiale e strumentale....un erotizzazione del bello è fatto
naturale e formale ...sebbene temperato dai sensi della distanza e di una etica
neutrale invecchiata deerotizzato per un coinvolgimento meno immediato con ciò
che si contempla..si ammira..... oltre o fuori dal desiderio del " bello
naturale"....ci si maschera con un giudizio universale e necessario senza
fini utilitaristici...e carnali..la carne e il corpo morboso peccato di una
cultura misogena sotto le vesti religiose....dobbiamo tornare ai tempi del mito
profano che non prescrive ma conforta.....la bellezza di un nudo di donna di
Fidia ...</span></div>
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: large;">i tragici nudi del Caravaggio e quelli eroticamente mediterranei di
Picasso...classica o moderna...bellezza materialideale....</span></div>
<span style="font-size: large;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif;">Saffo...donna a tutto tondo... diceva che la persona bella è " quella che
si ama" amore relativo ad un "oggetto del desiderio " nella
condivisione reale ...anima e corpo...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica, sans-serif;">..la bellezza ha una sua individualità e soggettività unica e irripetibile e
per essere apprezzata va riconosciuta non come " parvenza sensibile
dell'idea di bellezza "(hegel) o si può nascondere dietro ad un
"rifiuto del sensibile passeggero per un ideale intelligibile costante e
impegnativo "...oggi non possiamo " separarci dalla bellezza"
con una poesia o una finzione fotografica di maniera o con libertinaggio di
parole da invecchiati nel priapismo del ricordo o delle aspirazioni impossibili
e inibite....il bello.. è la riscoperta dell' altro-da sè ....anche nel corpo e
volto erotico....ma nella sua autentica individualità bella di sintesi tra
forma materiale superficiale e identità interiore profonda tutta da svelare ...conoscere
per vivere concretamente....e quotidianamente</span></div>
<o:p></o:p></span></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-27684877517967345872019-03-05T09:55:00.003-08:002019-03-05T09:55:19.971-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivBFMJXId_tH65Tt3x7oRG6P3hsfbg_VwSua1ULqkM4ATH3HucP5g4f17c1k_CmRwCgT39g_yKP69ldsHj9Ss6n4eGKH08nNxnuQDklR8q1gKRNdSkWCQMc7jPnTX_meDbFKm-2OAr_SI/s1600/pasolini-roma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="767" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivBFMJXId_tH65Tt3x7oRG6P3hsfbg_VwSua1ULqkM4ATH3HucP5g4f17c1k_CmRwCgT39g_yKP69ldsHj9Ss6n4eGKH08nNxnuQDklR8q1gKRNdSkWCQMc7jPnTX_meDbFKm-2OAr_SI/s320/pasolini-roma.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">….quello che più mi
manca è la sua " intelligenza
sensibile...emotiva....naturale...umana....diretta ....quasi animale" il
resto è cronaca...a volte "storia" con la minuscola....la nostra
storia di vita è fatta di bellezza...bontà e giustizia e l'uso di parole
...èkon lègon..è quello .della " poiesis" del "fare
vivendo" più che di " sophia" .."pensare vivendo " .
meno della "doxa-opinione" del "dire il niente" che non mi
riguarda!<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Divagazioni su Pasolini<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Franco Arminio<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Pasolini ha vissuto in
un tempo in cui ancora si poteva agire.Si può agire anche adesso, ma spesso
sono azioni virtuali, azioni che ti lasciano nella gabbia del tuo corpo e non
riesci a uscire.Pasolini che vuole aprire gli occhi è dunque un uomo che soffre
perché gli uomini dagli occhi chiusi, gli uomini dallo sguardo basso non
vogliono cambiare postura.Pasolini e i molli. L’eterna mollezza italica. Ci si
può ridere quando si svolge in un bar, diventa pericolosa quando agisce sul
piano della storia. Pasolini aveva uno spirito greco, una pulsione balcanica in
una nazione che è tutto un formicolio di mezze misure, di cattiverie senza
talento, di generosi che non ti danno niente.Sempre in Italia a un certo punto
ti ritrovi al punto di Pasolini. Hai intorno a te un’umanità a basso voltaggio.
Più lavori e più sei denigrato. Nessuno sopporta l’eroismo, il martirio. I
devoti della miseria spirituale non ti perdonano la tua inquietudine. Ti dicono
narciso, egoista, ti attribuiscono calcoli dove hai slanci, ti fanno furbo come
loro, non capiscono il furore, lo scambiano per arrivismo.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Pasolini e l’Italia che
non vuole cambiare e però non accetta di essere limpida, secca. L’Italia umida,
corrotta. L’Italia ingrata coi suoi spiriti irregolari. L’Italia che non ama
l’eresia, il coraggio. L’Italia che ama i facili e non capisce i semplici.
Pasolini era una fiamma. Portava la verità nel corpo. Era un batticuore in giro
per il mondo. Lui amava se amava, soffriva se soffriva, guardava se guardava.
Parola e azione, studiare ed esporsi, giocarsi la vita, non giocare con la
vita. Osare, esagerare, rompersi piuttosto che estinguersi.Ora siamo
nell’Italia degli estinti, solfatara del rancore. Ai tempi di Pasolini la
parola grande e la parola piccola erano ancora ben distinte. Adesso tutto è
sulla stessa tavola digitale, il sonetto e l’ingiuria sgraziata, il cuore
limpido e quello opaco. Pasolini non ha cambiato l’Italia ma ha dato una pista
per chi vuole stare alla larga dai compromessi. I suoi nemici invincibili erano
gli epigoni di Ponzio Pilato. Li vediamo al lavoro ogni giorno. Possono perfino
amare Pasolini, ma in fondo vogliono uccidere il suo spirito ogni volta che si
ripresenta in altre figure. Il delitto di Ostia in qualche modo continua.
Pasolini è insopportabile. Questa è una nazione col respiro corto, col respiro
furbo. Odia gli innocenti, odia il sacro. E lo sterminio che Pasolini aveva
intravisto non si ferma in nessuna giornata. La coalizione dei mediocri tiene
il suo rogo sempre acceso, basta un cenno di poesia e sei condannato, non hai
diritto a svolgere le tue indagini sulle umane inquietudini, devi limitarti
alla melina, alla pozzanghera.Il gioco è scambiare la lotta per lamento.
L’amore indicibile per i corpi diventa immorale. La violenza del non saper
bruciare, i tutori del gelo. Pasolini di nuvole e di vento contro il mondo
chiesa, il mondo chiuso. La luce, il buio, le cose nette. Lui sapeva e ora
sappiamo anche noi. Il tempo che ci resta non può essere speso assieme ai
molli. Amare quello che non è molle: il volo degli uccelli, il ramo da cui
escono le foglie, le cose mirabili che ancora riescono agli umani.<o:p></o:p></span></i></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-73392884382169303872019-03-02T09:32:00.003-08:002019-03-02T09:32:48.798-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBnl7xerXmjx9Ac04k1Kqa9OMdwKloHEiFR93vUYy8VjXE5jhP869ronXTfUFgoLmXv2NJcH18tTHTAk6lC9RvLVfYNCcMeDJ9xov2y4QjrhYEnVh9tVxn6xMfPc39mV5kndyi9VBEGKA/s1600/ninfa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="432" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBnl7xerXmjx9Ac04k1Kqa9OMdwKloHEiFR93vUYy8VjXE5jhP869ronXTfUFgoLmXv2NJcH18tTHTAk6lC9RvLVfYNCcMeDJ9xov2y4QjrhYEnVh9tVxn6xMfPc39mV5kndyi9VBEGKA/s320/ninfa.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;"><i>“Notte salva"….” nuda vita” <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e “nuttata populista”.</i></span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nel corso di questa<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>“nuttata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>populista” <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>siamo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a
rischio di una “catastrofe” politica senza precedenti? <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Non credo che ci siano le motivazioni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>soggettive ed oggettive<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ritenere oggi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>probabile o
possibile<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>catastrofe politica o<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>biopolitica . Tuttavia la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>necessità<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ossessiva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di chiedersi oggi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come
politica, filosofia, medicina e giurisprudenza siano giunte a occuparsi quasi
esclusivamente della mera esistenza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non
è ancora approdat in dottrina<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ad forma
completa e definita<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a cui adeguarsi o
sottrarsi. Oggi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nella politologia
filosofica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si torna a interrogarsi sul
"semplicemente vivente"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un
frammento di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una ricerca ed uno studio
che comunque andrebbe<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>iniziato.
"Per chi intraprenda una ricerca genealogica sul concetto di
"vita" nella nostra cultura – annota ad esempio <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Agamben -, una delle prime e piu' istruttive
osservazioni e' che esso non viene mai definito come tale. Cio' che resta cosi'
indeterminato viene pero' di volta in volta articolato e diviso attraverso una
serie di cesure e di opposizioni che lo investono di una funzione strategica
decisiva in ambiti cosi' apparentemente lontani come la filosofia, la teologia,
la politica e, soltanto piu' tardi, la medicina e la biologia. Tutto avviene,
cioe', come se, nella nostra cultura, la vita fosse cio' che non puo' essere
definito ma che, proprio per questo, deve essere incessantemente articolato e
diviso" . Questo "mysterium disiunctionis": la distinzione fra
vita umana e vita animale risulta essere la prestazione essenziale
dell'ontologia, non una "innocua disciplina accademica, ma l'operazione in
ogni senso fondamentale in cui si attua l'antropogenesi, il diventar umano del
vivente" . Questa la complessa<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>situazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nel campo della più
accerditata ricerca scentifica-filosofica.De “senso comune “ nella vita reale e
concreta del cosidetto uomo della strada non è dato discutere e meno che meno
approfondire<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per non essere
immediatamente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>licenziato con una
“cinica alzata di spalla” o da un epiteto ricorrente e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>liquidatorio “ elites anacronistica …snob e
comunista “ tout cour<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come massima
offesa discriminante.Per una sorta di rivalsa intellettuale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>noi ci interstardiamo a seguire la strada
percorsa e da percorrere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>da una analisi
critica che richiede attenzione e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>metodo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ai più refrattari al
pensiero analitico come risorsa della cultura occidentale.L'umanita' e',
nell'ambito del vivente - secondo Heidegger -, l'apertura del mondo chiuso
dell'animale, la latenza che interrompe il precipitare delle funzioni vitali
verso i loro scopi, la comparsa della possibilita' nell'universo delle
determinazioni. Agamben suggerisce di partire<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dalla categoria dell' “aperto” . Anche l'animale partecipa alla
dimensione dell'aperto. Ma non in quanto tale: differentemente dalla pietra,
l'animale si apre solo agli elementi del suo proprio mondo, nel quale non
esistono che gli strumenti della sua sopravvivenza e senza possibilita' di
entrare in relazione riflessiva con essi. Tuttavia, mentre il filosofo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tedesco distingue radicalmente la
"poverta' di mondo" dell'animale dall'apertura dell'umano, Agamben
sottolinea la relazione intima che intercorre fra loro. Con gli elementi del
proprio mondo l'animale stabilisce una relazione intensa, ed essa e' appunto
l'apertura colta come "scuotimento essenziale" che percorre tutto il
vivente. E' solo un cenno, in Heidegger, ma Agamben lo approfondisce e lo
affina, quasi giocandolo contro il maestro: non e' rimarcando una alterita'
incomunicabile che l'umanita' si conosce veramente come tale, ma nell'entrare
in relazione originaria con l'apertura. Cio' che e' proprio di tutto il
vivente, l'apertura, diventa contrassegno dell'umanita' quando essa afferra
nell'apertura la sua improprieta', la sua mancanza di un rango specifico. Una
vita umana<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o una vita animale va
comunque<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>parametrata a <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una "nuda vita", una vita separata
da se stessa. I <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>campi di concentramento
nazisti erano stati un mostruoso e tragico <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>esperimento per isolare” la nuda vita”, ovvero
per separare la vita umana dalla vita in-umana, per escludere gli ebrei, gli
zingari, gli omosessuali (la cui vita era "indegna di essere
vissuta") dalla vita umana<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Una
analoga macchina antropologica <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si
mette<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in campo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con la selvaggia e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>superficiale<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>propaganda<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>leghista o populista
nella variante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5 stelle con assecondare
il “senso comune”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>coinvolta nella paura
del “diverso” in senso lato.L'espressione "nuda vita, proviene da una
intuizione del saggio giovanile di Walter Benjamin <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si
intratteneva sul concetto generale di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>violenza<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e la ricerca di una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>via d’uscita
dalla dicotomia umanità-animalità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come
orizzonte di senso umano. E’ il <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rapporto
fra uomo e natura, e fra natura e storia <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che bisogna ripartire<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ha intuito<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la ricerca e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la vita activa della<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“paesologia” come scienza arresa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma in continua<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ricerca del senso della vita<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dove<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>la vita è stata relegata e abbandonata<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>dalla<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“modernità incivile “. “I
piccoli paesi “<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>immersi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nella natura<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e nei suoi paesaggi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non pensa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è immersa
nella notte hegeleiana <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che "non
aspetta alcun giorno, e quindi nemmeno alcun giorno del giudizio",
proponendo come strumento di liberazione, inaspettatamente, l'appagamento
esistenziale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in una vita activa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in un mondo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rallentato e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pigro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma ricco di vitalità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nuda<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e
pura: "un elemento che sembra appartenere integralmente alla natura e che,
invece, la eccede da ogni parte" . In una sorta di gnosticismo dai valori
rovesciati, dove al mondo terreno viene attribuita ogni beatitudine, si prefigura
una natura creaturale che non attende pero' alcuna salvezza, perche' postuma al
naufragio (oppure al compimento) della redenzione cristiana e del progresso
emancipatore. Agamben stesso per rievocare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>intuizione benjaminiana<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ha fatto riferimento a un quadro del
Tiziano,”Ninfa e pastore”. Parla<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di un
"enigmatico paysage moralisé immerso in un'atmosfera che e' insieme di
stremata sensualita' e di sommessa malinconia". Il paesaggio circostante
e' cupo, le due figure sono in ozio, stese su una pelle di pantera,
tradizionale simbolo della lussuria, in relazione insieme promiscua e remota.
"Nell'appagamento, gli amanti, che hanno perduto il loro mistero,
contemplano una natura umana resa perfettamente inoperosa" , lo spazio che
essi abitano sembra offrire una forma visiva a quella sospensione delle
necessità naturali, a quello iato che l'umano deve aprire verso l'animale
rischiandosi in esso, e dimorandovi, per afferrare la propria umanita',
frenando la tentazione di tracciare nuovi confini. "La "notte
salva" e' il nome di questa natura restituita a se stessa, la cui cifra,
secondo un altro frammento benjaminiano, e' la caducita' e il cui ritmo e' la
beatitudine" . <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-7588097513957891482019-02-18T10:30:00.001-08:002019-02-18T10:30:17.248-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWiWHJkL2YzjLOKA8kSu6VD9n7eoKEfGYvs4mDROh0vuxfqrl0Ip5BL5FosplUx447kLNLX7KRrTu8T1tXrzL8NF8ay4hw0RkJpVp4nO6htJXm5tcSxZHkcDZoBi5Ny4awWM70FHA9Xd4/s1600/ulisse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWiWHJkL2YzjLOKA8kSu6VD9n7eoKEfGYvs4mDROh0vuxfqrl0Ip5BL5FosplUx447kLNLX7KRrTu8T1tXrzL8NF8ay4hw0RkJpVp4nO6htJXm5tcSxZHkcDZoBi5Ny4awWM70FHA9Xd4/s1600/ulisse.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: x-large;">Lettera aperta a un cittadino attuale ...umano troppo umano</span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Ho visto… caro concittadino umano troppo umano … che
alla tua non tenera età e con tutte le tue complesse e controverse esperienze
nelle terre dei bradisismi, vulcanismi e fuochi vari sei ancora colpito dal
sentimento di paura degli orchi e dell’uomo nero o del “bau,bau” cattivo come
per un bambino. La paura è la cifra connotativa della vostra umanità e della
vostra mortalità ed è la fonte di tutta la vostra evoluzione naturale e
culturale nel tempo e nello spazio del mondo occidentale che vi è stato assegnato
geograficamente in comodato d’uso. Siete vissuti per millenni nello “stato di
natura”…..il cosi detto Eden dei cattolici… Uno stato di natura “dove non c’era
un potere comunemente temuto”.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Qui gli uomini vivevano “senz’altra sicurezza, se non
quella che dà loro la propria forza e la propria sagacia.<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">“</span></u> In tale condizione non v’ha luogo ad industrie,
poiché il frutto di esse sarebbe incerto ; e per conseguenza non vi è
agricoltura, non navigazione….né v’è conoscenza della superficie terrestre, né
del tempo, né delle arti, delle lettere e del vivere sociale ; e , quel che è
peggio di tutto, domina il continuo timore e il pericolo di una morte violenta
; e la vita dell’uomo è solitaria, povera, lurida, brutale e corta “ Queste
sono la drammatiche considerazioni da cui partiva il grande filosofo T. Hobbes
per giustificare come necessario per allontanare il sentimento della “ paura”
che intrappolava l’uomo moderno intenzionato a organizzare la “modernità” con
le sue gioie e dolori….con le sue croci e delizie!<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: large;"><i><u><span style="border: 1pt none windowtext; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; padding: 0cm;">Che cosa vuoi</span></u><span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"> che
sia lo stato e la funzione sociale e culturale di un povero diavolo come “un
semplice<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cittadino …umano troppo umano ”
negli epigoni e tramonto della stessa epoca che doveva essere di “magnifiche
sorti e progressive”. Il sentimento e la cognizione dello “stato di
paura” <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">sono</span></u> la vostra ultima ancora di salvezza
cognitiva, artistica e politica per uscire dallo stato di minorità in cui vi
siete cacciati dopo aver secolarizzato il sacro, irriso la religiosità e
rottamato tutte le impalcature metafisiche dentro cui potervi baloccare per
“secula seculorum”.<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>E adesso vi tocca ricominciare daccapo come sempre
nella storia della vostra umanità indecisa a tutto! Tornare <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">all’</span></u>esperienza di paura come “sfida cognitiva e
politica” in cui si è trovato il vostro fratello Hobbes ,oggi , è oltremodo
difficile .Il suo fu un caso biograficamente drammatico. L’aneddoto di essere
nato da un parto prematuro alla notizia dell’arrivo dell’invincibile armata di
Filippo II, il 5 aprile 1588, sottolinea che il tema della paura non sarebbe
stato solamente un motivo psicologico di peso rilevante della sua vita, ma
sarebbe divenuto tema teorico centrale della sua filosofia materialistica
dell’uomo e della politica vissuta nel contesto della storia drammatica del
proprio tempo, travagliato da contese politiche e religiose gravissime. Per lui
– e per voi- queste vicende drammatiche sono addirittura l’esemplificazione
convincente di quella situazione di guerra generalizzata e permanente, ”omnium
contra omnes”…. di tutti contro tutti, che costituisce lo stato prepolitico e
premoderno dell’umanità.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Pensate di vivere oggi in una situazione culturale,
sociale e politica meno drammatica e complessa di quella del ‘600? Siete
obbligati a tornare al punto “quo ante” e scegliere se essere considerarsi
esseri naturali o esseri razionali. Lascia stare tutte le tue fantasie sulla
creatività, il sogno, l’immaginazione, l’arte<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e lo stato di naturalezza perduta e balle varie. Una volta stabilito che
la natura – e quindi anche l’uomo <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">perché</span></u> organismo
naturale – va spiegata partendo dai fenomeni, e non dalle cause…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> Hobbes punta alla variazione del metodo che da
deduttivo puro, si fa parzialmente induttivo, mentre l’interpretazione
materialistico-meccanicistica del reale permane in tutta la sua rigorosa
pregnanza. Parlo “<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">latinorum</span></u>” per le persone semplici
come quelli della tua banda o tribù<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“in
interiore homini ” alla perenne e ciclica ricerca del “ disarmato….fanciullino…
dentro di voi”.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Qui il nostro “ Dio o Mast<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>” ….. come dicono a Napoli….ci ha insegnato
che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>i mortali<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dopo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>la famosa prova della mela<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vita è dura ….“per aspera ad astra” si va
sulle stelle per sentieri difficili e faticosi! Cosa che per quelli come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>voi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che avete scelto per motivi culturali epolitici<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di essere inoperosi e oziosi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">è</span></u> ancora più difficile! Dopo aver considerato i
fenomeni fisici riguardanti l’universo, la terra<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> i venti, le
maree, ecc., Hobbes passa <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">a</span></u> esaminare la
fisiologia della sensazione, mantenendo invariato il punto di vista e il tipo
di spiegazione<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">:</span></u> la sensazione è prodotta dal moto, che si
comunica dall’oggetto esterno al senso e che, proseguendo poi fino al cervello,
provoca il costituirsi dell’immagine, non distinguendo l’immagine sensibile dal
concetto o dall’idea.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>La
stessa teoria hobbesiana delle passioni è strettamente legata alla fisiologia
meccanicistica : il movimento che nel cervello ha suscitato un’immagine, passa
poi, al cuore, ove si incontra con il movimento vitale, cioè il movimento di
conservazione del meccanismo umano ; se i due modi concordano si crea un
sentimento di piacere, in caso contrario si ha un dolore, e questi sentimenti
dopo ripetute esperienze, generano a loro volta sentimenti di appetito o di
avversione nei confronti degli oggetti esterni.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Mi raccomando lascia stare tutte le astruserie neuro
psicopatologiche che intasano la tua testa! Tutte le passioni si generano
attraverso il contrasto o la combinazione di questi sentimenti, riducendo ogni
moto dell’animo umano alla comune matrice egoistica della conservazione di sé,
che trova nel sentimento della propria potenza la sua garanzia migliore. <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">È</span></u> chiaro ed evidente che la filo-antropologia
hobbesiana, <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">mettendo in evidenza</span></u> i tratti
di una concezione dell’uomo come meccanismo, in cui anche i pensieri e i moti
dell’animo si riducono a movimenti di corpi estesi lascia ben poco campo al
libero arbitrio, vale a dire alla libertà umana metafisicamente intesa come
possibilità della volontà di autodeterminarsi nella scelta e meno che meno alle
fanfaluche che confondono la testa dei “sognatori pratici”!<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Questo nella modernità all’ultimo stadio della vostra
ultima esperienza terrena ma è da molto lontano che dovreste partire per capire
il vostro stato di perenne infermità , fragilità e confusione quando nell’ “età
dell’oro” del sentire-pensare greco. Avete improvvidamente esorcizzato <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">ed</span></u> eliminato il senso del “tragico” della vostra
vita mentale e fisica relegandolo allo spettacolo pubblico e al nascondimento
delle maschere nel teatro.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Ma gli scrittori-poeti tragici comunque vi servivano
con semplicità la pappina da cui poter almeno riconoscere il suo senso
attraverso racconti semplificati nelle scene. Diventa<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> oggi,
molto difficile per voi post metafisici, postmoderni, postpolitca,
postdemocratici…..post razionali ….insomma sempre postumi al tempo che vi è
dato vivere…..rintracciare i semi e le radici antropologiche che avete perduto
nel corso della vostra storia secolare: la forza dell’Eros con il dionisiaco in
conflitto con il senso del tragico con l’apollineo.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Difficile
oggi rinvenire nella “sanità” dei Greci l’accoglienza della visione dell’orrore
e assurdità dell’esistenza, e l’inclusione dell’oscura ed abissale sapienza
tragica nascosta nel mito della volontà di potenza titanico-barbarica… La
cosiddetta “salute mentale e corporale” implica tutto questo e si fa carico
d’una proprietà guaritrice, che le deriva dal binomio artistico
(apollineo-dionisiaco), pura espressione di quella gioia metafisica del
tragico, di quella teodicea dell’arte “ nella quale tutto l’esistente è reso
divino, non importa se sia buono o cattivo ”.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Ma, c’è una buona notizia, per la vostra categoria
“professionale” di ricercatori di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>felicità ,gioia e sorrisi in terra <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e insieme di “virtude e conoscenza”! Il
rappresentante ideale di questa manifestazione artistica, che solo il Greco
poteva creare, è il Satiro, un finto essere naturale inserito in un finto stato
di natura, la tragedia, dove l’Olimpo degli dei ha trovato verosimilmente
dimora. “ Il satiro – scrive Nietzsche…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> un umano
troppo umano finito per destino nella follia …<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u> coreuta
dionisiaco vive in una realtà religiosamente riconosciuta, sotto la sanzione
del mito e del culto. Che con lui cominci la tragedia, che in lui parli la
saggezza dionisiaca della tragedia, è per noi qui un fenomeno tanto
sorprendente quanto lo è generalmente la nascita della tragedia dal coro.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 17.25pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Forse
acquisiamo un punto di partenza per la nostra considerazione se pongo
l’affermazione che il Satiro, il finto essere naturale, rispetto all’uomo
civile sta nello stesso rapporto che la musica dionisiaca alla civiltà. ”Oggi
viviamo un epoca in cui le stesse “tragedie possono ripetersi solo in farse” in
cui avete a tal punto indebolito il vostro “io” da non sapere più come uscire
dalle reti, dalle bottiglie e dai labirinti che vi siete costruiti in nome
della vostra completa libertà.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Siete capaci di vivere e raccontare di voi solo in
forme espressive e comunicative “in un linguaggio abbellito di varie specie di
abbellimenti, ma ciascuno a suo luogo nelle parti diverse; in forma drammatica
e non narrativa; la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e
terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni”
Terapie senza pallottole….corpi ospedalizzati chimicamente sedotti e sedati.
Seduzione e chimica ricetta esplosiva! Non vi resta che piangere …. Pietà e
terrore sono sentimenti suscitati e concessi dalla “intrinseca composizione dei
fatti” là dove non <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">s’</span></u>incontra più un
personaggio nobile, mitico ed esemplare come Edipo o tragico per onore come
Aiace….. che compiono un’azione colpevole inconsapevolmente, che costituisce
per entrambi il nodo, ossia gli eventi che si prendono come principio della
tragedia sino alla mutazione da uno stato di infelicità ad uno di felicità e
viceversa.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Lo scioglimento, invece, è la parte della tragedia che
intercorre dall’inizio della mutazione citata sopra fin verso la fine, o
catarsi, intesa come reazione emotiva di coloro che, scossi da pietà e terrore,
all’ascolto dei canti sacri del coro tragico “si trovano nelle condizioni di
chi è stato risanato e purificato”. Niente catarsi e purificazione come esito
salutare delle nostre terapie ma anche evitare il piangersi addosso di <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">quest’</span></u> umanità prometeica che ha scelto
perennemente la rupe per il sadico piacere di farsi mangiare il fegato
dall’aquila divina!<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Ha scritto Martin Heidegger: «Ogni grande cosa può
avere solo un grande inizio. Il suo inizio è sempre la cosa più grande… Tale è
la filosofia dei Greci». Parole suggestive, che non solo esprimono un ammirato
riconoscimento dello straordinario valore del pensiero antico, ma offrono pure
un’indicazione preziosa per chiunque desideri avvicinarsi alla ricerca
filosofica, nella crisi e nel tramonto della nostra civiltà occidentale….
un’indicazione che potremmo sintetizzare così: chi vuole capire la filosofia
studi innanzitutto e soprattutto il pensiero classico……la paura fa parte
essenziale della “tragicità” della vita umana e mortale e può rappresentare un
momento importante della vita mentale e fisica di un uomo. Altro problema si
presenta sul proscenio della postmodernità e il tema del “fraintendimento”
nella comunicazione individuale e sociale. Nella “babele” dei linguaggi<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">,</span></u> nella rete digitale o network sociali…. il
fraintendimento può gettare una luce inattesa sulla natura della percezione.
…la percezione del discorso…della comunicazione. Viviamo nel mondo delle
percezioni non sempre controllate<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">. </span></u>le percezioni
sono spesse esatte pur sé veloci e istantanee nella loro costruzione.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Ciò che ci circonda ….i nostri desideri… esperienze.
…aspettative ..consce o inconsce possono condeterminare il fraintendimento per
motivi cerebrali nella pratica o nella decodifica fonologia selettiva o
immediata . Nel discorso della comunicazione, più che nel linguaggio musicale
che aprirebbe un discorso a parte. …il linguaggio verbale deve essere
decodificato o interpretato anche attraverso altri sistemi fisiologici del
cervello….compresi o oltre quelli che riguardano la memoria semantica ….la
grammatica e la sintassi. La comunicazione è aperta…<u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u>inventiva. <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">.</span></u>improvvisata…complessa ….ricca di ambiguità e
significati. Possiede una libertà espressiva e fonetica che rende la
comunicazione infinitamente flessibile e adattabile…. ed esposta e vulnerabile
al fraintendimento non necessariamente di tipo auto selettivo.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Freud aveva intuito il senso dei lapsus e
fraintendimenti. .. .ma aveva sottovalutato il fatto che i desideri .. le
paure. ..i loro motivi…e cause …i conflitti di non sono sempre consapevoli o
rimovibili dalla coscienza e spesso non dipendono solo da motivazioni inconsce.
…sottovalutando i meccanismi neurali. ..come la natura aperta imprevedibile e
personale del linguaggio stesso …di sabotare il significato quando . ..genera
fraintendimenti irrilevanti sia per contesto che per motivazioni inconsce. E
poi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">c’</span></u>è un certo gusto personale per il fraintendimento
quando riguardano i nostri interessi <u><span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">ed</span></u> esperienze
personali che ci creano piacere e divertimento nel gioco che non è
necessariamente cinismo o misantropo. prendere fischi per fiaschi non
sempre e riprovevoli eticamente o filosoficamente o furbizia interessata e
strumentale come per il “polùtropos” multiforme Ulisse.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: #F4DAD4; line-height: 17.55pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: large;"><i><span style="border: 1pt none windowtext; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; padding: 0cm;">L’angelo Mercuzio,
….il facilitatore!</span><span style="color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif;"><o:p></o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-35546395641847518342019-02-13T07:52:00.000-08:002019-02-13T07:52:02.578-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR7Qrkv4Y_m8MIvFH5PLuFCW-nyWhnAEcWySiyqMc40X5o_2yGB62Yz6GEIApcV0ZDfyc5mqme9CCrJ8Ij2fnURc7jo55nUmJpWmBGbYzi9kXFBPAvBlu3qb7Jb87xtiK279Z0qSINu58/s1600/forest-sunrise-1-720x520.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="720" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR7Qrkv4Y_m8MIvFH5PLuFCW-nyWhnAEcWySiyqMc40X5o_2yGB62Yz6GEIApcV0ZDfyc5mqme9CCrJ8Ij2fnURc7jo55nUmJpWmBGbYzi9kXFBPAvBlu3qb7Jb87xtiK279Z0qSINu58/s320/forest-sunrise-1-720x520.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span><span style="font-size: 18pt;">Heidegger e </span><span style="font-size: 18pt;"> </span><span style="font-size: 18pt;">il cinismo
della “vita autentica”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Dalla scoperta della radura, uno spiazzo illuminato, aperto
nella foresta, fuga<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dal mondo immagine
esistenziale della libertà e possibilità umana di vivere la solitudine nella
luce…La luce può cadere infatti nella “radura”, nel suo spazio aperto, e
lasciarvi avvenire il gioco di chiaro e scuro. Ma giammai è la luce a creare
per prima la radura, bensì quella, la luce, presuppone questa, la radura…..cinismo
raffinato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e pensiero poetante! Scriveva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La Rochefoucauld “<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>chi vive senza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>follie ,non è così savio quanto crede”.
Sacrosanta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>verità per demarcare un
confine tra<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vita<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>normale subita<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e vita impegnata per scelta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a saper<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>affrontare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“venti fortissimi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e nevicate”. Un lento e inconsapevole<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>morire<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>per un “un cuore gelato sotto il cappotto”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>parla di noi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>quando accettiamo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>supinamente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>smarrire<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>il gusto e il senso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di una
esperienza comunitaria<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rassegnati<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alla insensibilità del senso comune, alla
rassegnazione del “così va il mondo”, alla connivenza con l’insensatezza della
banalità, alla ingenua o consapevole disponibilità a farsi complice<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di qualunque cosa a qualunque prezzo. Uno
spettro inquietante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si aggira come un
“venticello” per le nostre terre sopraffacendo<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>la nobilitata e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>propulsiva “ipocondria”
dei tempi delle “crisi e riproduzione tecnica della creatività artistica” : il
cinismo. Il cinico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>contemporaneo non ha
come punto di arrivo la classica botte di Diogene ma una ordinata e
riconosciuta carriera e successo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fatti
di “classifiche…auditel…mi piace…etc.” spesso segnati da frustrazione, rassegnazione
e avvilimento morale. Il ‘cinicus’ antico era una forma estrema di affermazione
della dignità, una riproposizione coerente<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>distanza dalle pochezze umane<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e dai pressappochismi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e interessi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>pratici, della<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di una estrema padronanza e sovranità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>su se stesso e i propri difetti pubblici<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e attivazione del<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>governo dei<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>propri demoni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>interiori<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>negativi come la “razionale auriga”
platonica. Il neocinico cura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e ostenta
una “falsa coscienza illuminata” con un discreto vocabolario polimorfo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e una forma malcelata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di “disincanto” che li rende molto efficienti
e accettati<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sul piano pratico. Qualcuno
autorevolmente in modo cattivo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ha
scritto che il neocinico è “ un caso limite di melanconico che riesce a
controllare i suoi sintomi depressivi conservando una certa capacità di
lavorare”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che mal sopporta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“avvisi ai naviganti”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>disinteressati<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o venati<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>di ironia e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>peggio di benevole
commiserazione perché “intellettuali<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e
…quindi inutili”. In letteratura esiste un <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“cinismo classico “ ( va da Kafka a
Proust<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>passando per Pessoa e Borghes )
che ci<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>regala<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una morale con sottofondi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>carsici<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>fatti di libertà ed autonomia<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non semplici <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“coperte di linus” come alibi
pseudopsicologici ma soprattutto con il compito “etico”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>riscaldare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quotidianamente, profondamente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>continuamente la nostra<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mente
infreddolita, liquida <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e debole. Nella
“pòlis” greca il primo atto cinico<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>contro la costruzione di “una comunità” libera e consapevole,
avvenne<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con un atto violento
formalmente e simbolicamente reale e tragico .La<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>restaurata democrazia ateniese aveva bisogno
della<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>condanna a morte di Socrate<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nel 399 a.c. e la promozione sul campo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>degli “Antistene,Diogene di Sinope,Cratete e
Ipparchia” come fatto consequenziale , illuminante e normalizzante. Con
quell’atto si condannava<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la ragione, il
sogno, il sentimento,la fantasia,la democrazia<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che presume farsi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“comunità” di
un<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sapere non commerciale e
commerciabile<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che ha solo il compito di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>difendersi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>per smascherare, responsabilità, inadempienze ,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ostilità, rancori<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>latenti e combattere quelle palesi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e praticate. Le ragioni del cuore<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non possono mai<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>entrare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>in un orizzonte limitato che gli è estraneo per statuto. Non vive di
pensieri corti, di rapporti di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>forza,
della pratica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o l’ aspirazione dei
poteri<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a tutti i livelli. Ritornando in
metafora : “sbagliare strada” affrontare un ”vento fortissimo e una nevicata” è
ancora<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>parte<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>possibile e integrante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del vivere<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>umano. Ma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>evitare sempre e
comunque<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>”Il cuore gelato sotto il
cappotto”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che è il vero e tragico morire
sia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>personale che pubblico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anche della limitata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vita ….umana troppo umana …..<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 18.0pt; line-height: 115%;">Mauro Orlando<o:p></o:p></span></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-87803939164130295252019-02-11T09:43:00.003-08:002019-02-11T09:43:21.039-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzqCnobHQsEACynncUmqeMrLUFK3JO08l4oLEx6cEyvM1w_IFEv8pmNnJIQQeDYwiPEmmkYmi_M8NGCfokpQKLqvEWHXKsKHJc6cHOYeVdWr-0G3EYAjN3D91xQGIU9UotbyaC_7fckKM/s1600/il-funambolo-il-pagliaccio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="640" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzqCnobHQsEACynncUmqeMrLUFK3JO08l4oLEx6cEyvM1w_IFEv8pmNnJIQQeDYwiPEmmkYmi_M8NGCfokpQKLqvEWHXKsKHJc6cHOYeVdWr-0G3EYAjN3D91xQGIU9UotbyaC_7fckKM/s320/il-funambolo-il-pagliaccio.png" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mercuzio, il funambolo e il pagliaccio : una favola paesologica inattuale .</span></div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L’esperienza vitale e attiva della paesologia non è il gioco magico delle parole e i salti misteriosi del “funambolo” che sa correre agile e leggero lungo la fune della vita tesa tra le due torri del passato e del futuro che alterca con un "pagliaccio" convinto in cuor suo di essere più bravo di lui che lo sfida con giochi di parole e sofismi colorati. Quando il "pagliaccio" si avvicina a lui, fa un balzo in aria saltandolo come per sua vocazione e sfottò. In quel momento il "funambolo" perde l'equilibrio,inciampica sulla fune e cade nel vuoto del nulla e per terra. La folla corre via come l'acqua del mare e non soccorre il malcapitato e allora solo "mercuzio" l'amico .... si appresta a soccorrere il "funambolo" che sta per morire e al quale può solo promettere la degna sepoltura per salvare l'anima per i posteri.Tre personaggi che mal interpretano un senso unico e il fine prestabilito della esperienza paeosologica.Il "pagliaccio" con il suo agonismo parolaio del "servo dei due padroni" cerca solo di saltare oltre il "funambolo –uomo" facendolo cadere dalla corda per far ridere la folla ….Il "funambolo" per abbondanza di amore della vita pubblica da parte sua non ha mai rifiutato il senso lineare della corda-vita per le sue performances e per raggiungere il lato opposto si preoccupa di meravigliare e piacre alla folla sottostante con le sue magie, malie e meraviglie umane troppo umane .…."Mercuzio" sa che "Sinistra è l'esistenza umana e ancor sempre priva di senso: e anche un pagliaccio può esserle fatale"…..e per misericordia e benevolenza intanto si prende “cura” del corpo morto del funambolo sottraendolo alla folla adorante da morto . Il "pagliaccio" in cuor suo e in pubblico messosi alla testa della folla osannante consiglia anche a " mercuzio" di non tornare mai più nella città. Questa volta, egli dice, sono stati leggeri con te: hanno solo riso, la prossima volta toccherà a te morire! Mercuzio non bada a questo, così come non bada a quei becchini che lo deridono lungo il suo cammino. Il discorso del pagliaccio conferma il fatto che la folla lo ha preso per un pazzo e l'incontro con i becchini conferma quel che aveva detto il santo, in quanto i becchini scambieranno "mercuzio" per un ladro che cammina di notte. Ad un certo punto "mercuzio" sente fame e vuole fermarsi a mangiare. Qui incontra un vecchio che gli offre da bere e da mangiare: un eremita che sa vivere di "silenzio e solitudine". Successivamente "mercuzio" prosegue il viaggio passando per il bosco,a vivere dei "chiari di bosco" senza cercare di dare senso agli alberi o al bosco nella sua interezza...ma scoprendo sentirei interrotti e svelando i segnavie che gli uomini gli hanno lasciato in dono" ma laddove non vede più alcuna strada, egli non va oltre e si addormenta. Quando Zarathustra si sveglierà penserà all'idea di trovare dei nuovi compagni. Lasciare quel cadavere del funambolo e cercare ancora uomini veri e vivi. Ma "mercuzio" non vuole diventare un pastore e tanto meno un cane per il gregge, non vuole essere la guida, ma vuole insegnare agli uomini a seguire se stessi e apprezzare la solitudine.. "Mercuzio" ha chiara l'idea che lui non viene ben visto dall'uomo perché è colui che intende spezzare le tavole dei valori. Un persona di questo tipo è vista dall'uomo come un distruttore e un essere malvagio, quando in realtà esso consiste in un creatore di nuovi valori……anche per “il funambolo o per il pagliaccio” E così parlò al suo cuore:” Non pastore debbo essere, non becchino. Non voglio parlare nuovamente al popolo: per l'ultima volta parlai a un morto.Voglio accompagnarmi a chi crea, a chi miete, a chi festeggia: voglio mostrar loro l'arcobaleno e tutte le scale del superuomo.Canterò la mia canzone ai solitari e a quelli che sono due nella solitudine; a chi ha ancora orecchie per l'inaudito, a questi voglio opprimere il cuore con la mia felicità.Io tendo alla mia mèta, seguo la mia strada; salterò oltre gli esitanti e i lenti. Sia così mio il cammino la loro autodistruzione!......io preferisco morire beffeggiando i miei assassini per amore dei miei “amici”.</span></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-12713980657206516692019-02-10T03:24:00.002-08:002019-02-10T03:24:29.886-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXCOGFC0I8vpsAhX2rbLhNFmgQmFwP5Ordc2nUHJcfyTufOooCgtFh-C8USpC3Fx1MNO3y9BxWTuf72x3_98YuqiDUG6-WoYdqCT31X-lmaIN2UOGVBuAkH_25ncKlHxpNxJB4bYO7co/s1600/zungolesi+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQXCOGFC0I8vpsAhX2rbLhNFmgQmFwP5Ordc2nUHJcfyTufOooCgtFh-C8USpC3Fx1MNO3y9BxWTuf72x3_98YuqiDUG6-WoYdqCT31X-lmaIN2UOGVBuAkH_25ncKlHxpNxJB4bYO7co/s320/zungolesi+2.JPG" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Foibe : una questione discussa<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">di mauro orlando</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Al di là delle legittime, comprensibili e rispettabili opinioni personali espresse nella discussione in questa cartella anche come approfondimento personale alla conoscenza dei fatti storici, sono arrivato alle seguenti conclusioni per la mia coscienza democratica e antifascista.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">1) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Negli anni 1943-45 dalla Venezia Giulia alla Dalmazia si è verificata una malsana saldatura tra una guerra etnico-nazionale e una guerra sociale-ideologica.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">2) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">L’ “infoibamento”, non giustificabile nel suo carattere criminale , risulta l’atto finale storico-politico di un distorto uso dell’intreccio “liberazione e punizione” da parte delle minoranze “slave” contro una italianità che “troppo docilmente si era fatta sedurre e compromettere” da una fascistizzazione forzata dei territori e coinvolgere in una drammatica e cruda lotta e repressione da parte dell’Asse del movimento partigiano titino e della minoranza slava della penisola istriana.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">3) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">I responsabili politici e militari di questa spietata e indiscriminata azione punitiva-repressiva,che vanno dalle unità regolari della Quarta Armata alle formazioni partigiane,hanno commesso questo tragico crimine storico politico nell’ottica di una politica espansionistica con una combina mostruosa di ideologia nazionalista e ideologia comunista ,inquadrata nelle operazioni “antitaliane”legittimate dall’antifascismo sovietico e anglo-americano.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">4) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">L’antifascismo italiano organizzato si spezza tra ala democratica e comunista.Il partito comunista italiano cade in una fatale e tragica contraddizione :Soggiogato e affascinato dalla forza militare del movimento titino non sa opporsi apertamente alle sue pretese espansionistiche e ai suoi efferati e indiscriminati delitti .in nome di un antifascismo totalitario, antidemocratico addirittura ad egemonia slava, commettendo un grave errore storico-politico.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">5) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Negli anni immediatamente seguenti la fine della seconda guerra mondiale la storiografia di sinistra si espose all’accusa di “unilateralismo interpretativo” insistendo sui guasti della fascistizzazione e sui crimini dell’occupazione nazista , passando sotto silenzio e sottovalutando anche la sua rilevanza etico-politica.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">6) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Più tardi si incorre in un altro equivoco ed errore sviluppando le polemiche semplificatorie che omologavano foibe e lager (o Risiera di San Sabba, nel caso triestino)- come se l’unico criterio significativo della loro comparazione sia la loro natura criminale.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 14.15pt; text-align: justify; text-indent: -14.15pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif;">7) <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Per amore del vero anche l’affrettata ed errata equiparazione che suggerisce una semplice equivalenza tra “italiani” ed “ebrei “ ci obbliga ad una penosa distinzione , ricordando che l’italianità colpita non era una entità meramente “etnica “ (come nel caso degli ebrei) ma un soggetto politico a torto ritenuto nemico ,complice e responsabile di precedenti violenze subite dalle minoranze slave istriane <o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Perché scrivo questo ?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Primo per fare un punto sui fatti storici, poi per un rilievo anche per l’oggi che ci aiuti a definire una idea di “italianità” non come mero dato etnico o storico, ma come identificazione con la comunità politica concreta che si riconosce nei valori della democrazia che sono usciti dal crogiuolo dell’antifascismo storico -non dalla parte opposta.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Un excursus storico dell’italianità dal punto di vista della comunità politica, nella sua accezione “liberale “ della destra , sinistra storica e giolittiana, autoritaria e totalitaria del regime fascista, ci porta necessariamente a rilevare che il secondo dopoguerra si è concretizzata quella “comunità politica concreta che si riconosce nei valori della democrazia moderna che sono usciti dal crogiuolo dell’antifascismo storico. Il documento fondativo, <st1:personname productid="la Costituzione" w:st="on">la Costituzione</st1:personname> italiana, nei suoi principi generali definisce “in modo rigido” tali valori identitari ,democratici e antifascisti, , pur riconoscendo la storia e la cultura precedente dell’italianità :Il problema del riconoscimento di tali “valori” culturali e politici interessa gli italiani che ,storicamente non hanno partecipato liberamente alla costruzione e alla definizione di essi e a quelli che ancora oggi fanno fatica ad apprezzarli e a praticarli politicamente e individualmente. La richiesta della chiarezza non va fatta a chi si riconosce in “questa identità “ culturale, storica e politica ma a chi fa fatica ad accettarla come “valore”.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">mauro <st1:city w:st="on"><st1:place w:st="on">orlando</st1:place></st1:city></span></b></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-60868464409799748642019-02-04T11:36:00.001-08:002019-02-04T11:36:03.143-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQDK1yzTMbuSD2QlNf0t4y5BVMdGeoSDGjxdeOwpYEFYOBZik2e5kWIrgzGKAoOJLYhhbrdcpTTX3HWQlnCchjn18dZXXM2Qshwqlmnh-rtFJDjSvXhLsxho3kAt0y_3BWmG0y_US9QpI/s1600/muse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1060" data-original-width="810" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQDK1yzTMbuSD2QlNf0t4y5BVMdGeoSDGjxdeOwpYEFYOBZik2e5kWIrgzGKAoOJLYhhbrdcpTTX3HWQlnCchjn18dZXXM2Qshwqlmnh-rtFJDjSvXhLsxho3kAt0y_3BWmG0y_US9QpI/s320/muse.jpg" width="244" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">“</span> <span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Vorrei
vivere per l’arte alla quale appartiene il mio cuore, e invece debbo faticare
tra gli uomini, tanto che spesso sono assai stanco di vivere…non sarei il primo
che naufraga; molti, nati per essere poeti, ne sono periti. Non viviamo nel
clima della poesia” Horderlin<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">"poiesis" vs "sophia".</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Poesia e filosofia….un antico primato discusso che si
riproduce carsicamente anche nella mia esperienza “paesologica”. Intorno alla
questione del primato della poesia ovvero della filosofia si sono spesi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non solo fiumi di inchiostro. Già Platone ,in
un certo modo equivocato, aveva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>posto il
problema non come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una semplice domanda
ma come una convinzione.Oggi il problema si pone<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non solo in una prospettiva eremeneutica ma
“esitenzial-politica” . Siccome<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la
esperienza paesologica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ha scelto come
sua lingua ufficiale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quella della
“poesia” tale rapporto dovrà essere d’ora in poi reimpostato e compreso.Nella
modernità con la drammatizzazione avvenuta nel periodo del romanticismo si
ripropone il nodo di fondo duro come marmo imposto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al rapporto che Platone stabilisce tra la
verità del poiesis e la verità del logos <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rappresentando l’arte in genere sostanzialmente
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come una “imitazione” della natura, che
a sua volta costituisce un’“imitazione” del <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mondo reale.Il tema in questione era quello centrale
della “bellezza” perseguita dalla poesia<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e dalla stessa filosofia. La bellezza poetica intesa come espressione
linguistica della verità del logos. La bellezza, dice Platone, brilla tra le
idee divine,ma a noi è dato contemplarla solo nelle sue imitazioni sensibili,
in nessuna delle quali splende la sua forma originaria, sebbene tutto ciò che è
bello suscita in noi “le ali dell’anima”, ovvero l’amore (Eros) verso quella bellezza
divina che traluce in tutto ciò che è bello, ma che può essere raggiunta solo
dall’ascesa e dalla trasfigurazione dialettica del logos. Il cammino duro e
conflittuale della Filosofia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con il 900
ha scoperto la “debolezza e liquidità” del logos e la sua incapacità a
percorrere tutta la via della verità, soprattutto per le questioni più importanti
dell’esistenza, quali il destino ultraterreno delle anime, il <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">ricorso al mito (e quindi alla poesia), fino a sostenere nel
Fedone che “è bello correre il rischio del mito”, e che è bene “protrarre il
suo incantesimo” quando vengano meno gli strumenti della dialettica
razionale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nella ricerca della verità. Ma
è particolarmente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nella sua<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>esperienza esistenziale la “paesologia”
come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“sapere arreso”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per una<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>“vita nascosta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e activa-politica”
che privilegia e sceglie<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la lingua
della “poiesis” non per ragioni estetico-letterarie ma come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>modo essenziale e profondo di guardare il
mondo e raccontarlo “nell’età della riproduzione tecnica. Possiamo far riferimento
anche a Platone quando nel Fedro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scrive
:”Per quanto riguarda la bellezza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>essa
splendeva fra le realtà di lassù come Essere. E noi, venuti quaggiù, l’abbiamo
colta con la più chiara delle nostre sensazioni, in quanto essa splende in modo
luminosissimo. Infatti, per noi la vista è la più acuta delle sensazioni che
riceviamo mediante il corpo. Ma con essa non si vede la Saggezza, perché,
giungendo alla vista, essa susciterebbe terribili amori se offrisse una qualche
immagine di sé, né si vedono tutte le altre realtà che sono degne d’amore. Ora,
invece, solo la Bellezza ricevette questa sorte di essere ciò che è più
manifesto e più amabile” Il “bello ” come discriminante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di una vita<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che non vuole essere contemplativa e mimetica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma dinamica e attiva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per ritrovare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>assieme il “ buono” e il “giusto” di una vita etica e politica assieme.
M.Heidegger , per primo si è riposto il problema non capovolgendo
semplicemente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il primato a favore della
“poesia”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scrivendo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che “Hölderlin canta l’essenza della
poesia...in quanto Hölderlin fonda di nuovo l’essenza della poesia » e “determina
un nuovo tempo”, “il tempo degli Dei fuggiti e del Dio che viene”, e la sua parola
poetica rivela e manifesta l’essenza del nostro “tempo povero”, che è il tempo
del “non-più degli Dei fuggiti e del non-ancora del Dio che viene”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Anche questa rivalutazione ultima non sta bene alla
esperienza paesologica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dopo Nietzsche<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ha rinunciato alla ricerca o al ritorno degli
“dei scappati” dalla “modernità incivile secolarizzata e dissacrata”.Così gli
uomini in quanto uomini necessitano di vivere la proria individualità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in rapporto agli altri, al mondo - il mondo
di cui gli uomini parlano e in cui si parlano<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>soprattutto nel rispetto e nell’amore per la lingua stessa come in un
intreccio che non può essere disfatto, un intreccio che è sempre nella certezza
della sua inscindibile unità relazionale, sociale e politica. Questo è il senso
che la “esperienza paesologica”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nei
“piccoli paesi dalla grande vita”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vuol
dare alla “vita” stessa come “modello e fine”. Il mondo della vita, come fondamento
dei significati non solo delle intuizioni eidetiche e percettive , ma del
linguaggio poetico come <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dimensione
vitale, esistenziale e precategoriale dei concetti e delle parole; la comunità
umana come essenzialmente una comunità linguistica, perché fondata sulla
coscienza e sulla interazione delle coscienze tra di loro; l’orizzonte del
“mondo”, inteso nella sua accezione vitale ed esistenziale e non in quella
naturalistica come l’orizzonte di un vivere individuale e comunitario in un
intreccio vitale di connessioni, associazioni, relazioni e implicazioni
esistenziali, a quell’orizzonte di mondo su cui esso si costituisce e che ne
rappresenta l’orizzonte di significazione, di comprensione e di
interpretazione.<o:p></o:p></span></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-30094257338664941382019-02-04T05:12:00.005-08:002019-02-04T05:12:45.091-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUwiE5GY_K-DlMPnbWYpP-DRb1LE-3e2S8-21HETgeXsQH5YjCOWVoieyINvjiM-oh0bzGBpuPYG_kjIHyybO0NrQa8l9uBN47dYcDkiMjkR3VM6o_n41759anaOIInQ016dDCGctiDBk/s1600/minima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="560" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUwiE5GY_K-DlMPnbWYpP-DRb1LE-3e2S8-21HETgeXsQH5YjCOWVoieyINvjiM-oh0bzGBpuPYG_kjIHyybO0NrQa8l9uBN47dYcDkiMjkR3VM6o_n41759anaOIInQ016dDCGctiDBk/s320/minima.jpg" width="186" /></a></div>
<div class="clearfix fbPhotoSnowliftAuthorInfo _xlu" style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-top: 0px; padding: 16px; position: relative; zoom: 1;">
<div aria-hidden="true" class="_xlv _8o _8r lfloat _ohe" data-ft="{"tn":"\u003C"}" id="fbPhotoSnowliftAuthorPic" style="float: left; font-family: inherit; margin-right: 10px;" tabindex="-1">
<a aria-hidden="true" class="_5pb8" data-ft="{"tn":"m"}" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1404730118&extragetparams=%7B%22__tn__%22%3A%22%2Cdm%2AF-R%22%2C%22eid%22%3A%22ARCyA6hdrH9nOI5kmSPH7kZQ1xs7waNFIls-H51mLdLiRdWU1hjbrnfuGkHcotI9J5yrPTtj-hZ2x66X%22%2C%22directed_target_id%22%3A10218885492994072%7D" href="https://www.facebook.com/mauro.orlando.5?fref=nf&__tn__=%2Cdm%2AF-R&eid=ARCyA6hdrH9nOI5kmSPH7kZQ1xs7waNFIls-H51mLdLiRdWU1hjbrnfuGkHcotI9J5yrPTtj-hZ2x66X" style="color: #365899; cursor: pointer; float: left; font-family: inherit; text-decoration-line: none;" tabindex="-1" target=""><div class="_38vo" style="font-family: inherit; position: relative;">
<div style="font-family: inherit;">
<img alt="" aria-label="Mauro Orlando" class="_s0 _4ooo _5xib _5sq7 _44ma _rw img" role="img" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-1/p50x50/51251518_10218862455298144_8600991654591070208_n.jpg?_nc_cat=108&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=971ec1e3226fca4fedee390537ebfe78&oe=5CB8EF08" style="border-radius: 50%; border: 0px; display: block; height: 40px; overflow: hidden; width: 40px;" /></div>
</div>
</a></div>
<div class="clearfix _8u _42ef" style="font-family: inherit; overflow: hidden; zoom: 1;">
<div class="_5ob5 rfloat _ohf" id="fbPhotoSnowliftChevron" style="float: right; font-family: inherit;">
<div class="_6a uiPopover _5pbi _cmw _1wbl _b1e" id="u_fetchstream_2_y" style="display: inline-block; font-family: inherit; opacity: 1; position: absolute; right: 16px; top: 16px; z-index: 3;">
<a aria-expanded="false" aria-haspopup="true" aria-label="Opzioni di visualizzazione delle foto" class="_4xev _p" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10218885492754066&set=a.4981938351968&type=3&theater#" id="u_fetchstream_2_z" rel="toggle" role="button" style="background-image: url("/rsrc.php/v3/y3/r/tP5qPHw-EVK.png"); background-position: -242px -245px; background-repeat: no-repeat; background-size: auto; color: #365899; cursor: pointer; display: block; font-family: inherit; height: 20px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-decoration-line: none; width: 20px;"></a></div>
</div>
<div class="_6a" style="display: inline-block; font-family: inherit;">
<div class="_6a _6b" style="display: inline-block; font-family: inherit; height: 40px; vertical-align: middle;">
</div>
<div class="_6a _6b" style="display: inline-block; font-family: inherit; vertical-align: middle;">
<div class="fbPhotoContributorName" id="fbPhotoSnowliftAuthorName" style="color: #90949c; display: inline-block; font-family: inherit; font-size: 14px; line-height: 1.38em; margin-right: 20px; padding-bottom: 3px; padding-top: 1px;">
<a class="_hli" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1404730118&extragetparams=%7B%22__tn__%22%3A%22%2Cd%2AF%2AF-R%22%2C%22eid%22%3A%22ARBX7hQPRDgk8ryron_vqDHs7kTDc3Yw_epPd3aK8-4exB24SF9Ls-SOFR3ke-2HJP72Q10FObL-eYo8%22%2C%22tn-str%22%3A%22%2AF%22%7D" href="https://www.facebook.com/mauro.orlando.5?__tn__=%2Cd%2AF%2AF-R&eid=ARBX7hQPRDgk8ryron_vqDHs7kTDc3Yw_epPd3aK8-4exB24SF9Ls-SOFR3ke-2HJP72Q10FObL-eYo8&tn-str=%2AF" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; font-weight: 600; text-decoration-line: none;">Mauro Orlando</a></div>
<div class="mrs fsm fwn fcg" style="color: #90949c; font-family: inherit; font-size: 12px; margin-right: 5px;">
<span id="fbPhotoSnowliftCreatorInfo" style="font-family: inherit;"></span></div>
<span class="mrs fsm fwn fcg" style="color: #90949c; font-family: inherit; font-size: 12px; margin-right: 5px;"><span id="fbPhotoSnowliftActorBadge" style="font-family: inherit;"></span><span id="fbPhotoSnowliftSubscribe" style="font-family: inherit;"></span><a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10218885492754066&set=a.4981938351968&type=3&theater#" id="u_fetchstream_2_3" role="button" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration-line: none;"></a><span id="fbPhotoSnowliftBrandedContentSubtitle" style="font-family: inherit;"></span><span id="fbPhotoSnowliftTimestampAudienceContainer" style="font-family: inherit;"><span id="fbPhotoSnowliftTimestamp" style="font-family: inherit;"><a class="_39g5" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10218885492754066&set=a.4981938351968&type=3&permPage=1" style="color: #90949c; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration-line: none;"><abbr class="timestamp livetimestamp" data-shorten="1" data-utime="1549279601" style="border-bottom: none; text-decoration-line: none; text-decoration-style: initial;" title="Lunedì 4 febbraio 2019 alle ore 12:26"><span class="timestampContent" style="font-family: inherit;">1 h</span></abbr></a> </span><span aria-hidden="true" class="_3myd" role="presentation" style="font-family: inherit; vertical-align: top;">· </span><div id="fbPhotoSnowliftAudienceSelector" style="display: inline-block; font-family: inherit; margin-bottom: -1px; margin-left: 0px; margin-top: -2px; position: relative; top: -1px;">
<div class="mbs fbPhotosAudienceContainerEditable _1jam" style="font-family: inherit; margin-bottom: 5px; margin-left: -4px; margin-top: -3px;">
<div class="_6a _g4r _3iio _20np _21p0 _fol" style="display: inline-block; font-family: inherit;">
<div class="_6a uiPopover" id="u_fetchstream_2_l" style="display: inline-block; font-family: inherit;">
<a aria-expanded="false" aria-haspopup="true" aria-label="Contenuto condiviso con: Tutti" class="_42ft _4jy0 _55pi _5vto _55_p _2agf _4o_4 _401v _p _1zg8 _3m8n _4jy3 _517h _51sy _59pe" data-hover="tooltip" data-tooltip-content="Tutti" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10218885492754066&set=a.4981938351968&type=3&theater#" id="u_fetchstream_2_m" rel="toggle" role="button" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background: none; border-radius: 2px; border: 1px solid transparent; box-sizing: content-box; color: #4b4f56; cursor: pointer; display: inline-flex; font-family: inherit; font-weight: bold; justify-content: center; line-height: 22px; max-width: 26px; overflow-wrap: normal; padding: 0px 3px; position: relative; text-align: center; text-decoration-line: none; text-shadow: none; transition: background-color 200ms cubic-bezier(0.08, 0.52, 0.52, 1) 0s, box-shadow 200ms cubic-bezier(0.08, 0.52, 0.52, 1) 0s, transform 200ms cubic-bezier(0.08, 0.52, 0.52, 1) 0s; vertical-align: middle; white-space: nowrap;"><span class="_-xe _3-8_" style="font-family: inherit; margin-right: 4px;"><i class="_21or img sp__EFZWPnvn_g sx_ad2fb3" style="background-image: url("/rsrc.php/v3/y3/r/tP5qPHw-EVK.png"); background-position: -382px -270px; background-repeat: no-repeat; background-size: auto; bottom: 1px; display: inline-block; height: 12px; position: relative; vertical-align: middle; width: 12px;"></i></span><span class="accessible_elem" style="clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px); font-family: inherit; height: 1px; overflow: hidden; position: absolute; width: 1px;"><span class="_55pe" style="color: #999999; display: inline-block; flex: 0 1 auto; font-family: inherit; overflow: hidden; text-overflow: ellipsis; vertical-align: top;"></span></span><span class="_4o_3" style="font-family: inherit;"><i class="img sp_Ajg5clc4Hw8 sx_1d5693" style="background-image: url("/rsrc.php/v3/y5/r/R_vkp5ZvVmI.png"); background-position: -9px -90px; background-repeat: no-repeat; background-size: auto; bottom: 1px; display: inline-block; height: 8px; position: relative; vertical-align: middle; width: 9px;"></i></span></a></div>
</div>
</div>
</div>
</span><span id="fbPhotoSnowliftExpiration" style="font-family: inherit;"></span><span id="fbPhotoSnowliftBlock" style="font-family: inherit;"></span></span><div class="fsm fwn fcg" style="color: #90949c; font-family: inherit; font-size: 12px;">
<div class="fbPhotosOnProfile" id="fbPhotoSnowliftOnProfile" style="font-family: inherit; padding-top: 0px;">
</div>
</div>
<span id="fbPhotoSnowliftViewOnApp" style="font-family: inherit;"></span><span id="fbPhotoSnowliftUseApp" style="font-family: inherit;"></span></div>
</div>
</div>
</div>
<div class="_xlr" style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; padding: 0px 16px;">
<span style="font-size: x-large;"><i><span style="font-family: inherit;"><span class="fbPhotosPhotoContext" id="fbPhotoSnowliftContext" style="font-family: inherit;"></span></span><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" style="display: inline; font-family: inherit; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0">Minima psicologica.<br />Vivere la condanna ad “ un eterno presente” che non diviene come pensava Eraclito e nenche si stabiliza come Essere<br />come pensava Parmenide ....this is the question amletica..Emozioni sedate per un “ benessere” senza pàthos.... per timore dell’ angoscia in agguato nello scarto tra realizzazione o anche solo della soddisfazione provvisoria.Corpi viventi come cadaveri eccelle<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">nti e felici di morti tenuti in vita per la sopravvivenza mortale o nella eternità metafisica .Vivere di “risultati” e "riconoscimenti" per sentirsi reali .. attivi e vivi .....per sentirsi un “io” non perennemente insoddisfatto dei suoi risultati e meriti . Primum vivere deinde Philosofari….meglio la “presenza activa”della prestazione tecnico-professionale che un ideale astratto e neccessario come ipostasi .Recuperare il senso di un “io” non formalmente realizzato ma sempre in potenziale e provvisorio “ centro” di relazioni umane e politiche che non si occupano solo di “ identità” totalizzanti ma di “ riconoscimenti” di semplici empatie che non si soddisfano negli obiettivi occasionali raggiunti.Curare una “ armonia” provvisoria tra intelligenza .... ....emotività...spirito...</span><wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block; font-family: inherit;"></span><span style="font-family: inherit;">conoscenze ..volontà...emozioni ...corpi senza implodere o esplodere ma tenendo viva con azioni libere e consapevoli il fluire del fuoco della vita....dove ruoli, linguaggi,immgini si confondo nell'assenza di senso,orientamento,distanz</span><wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block; font-family: inherit;"></span>a e conflitto in una insicurezza che non attine più al contorno storico e sociale che fa da sfondo alle nostre esitenze precarie e provvisorie....in una declinazione senza logica eper frammenti .....</span></span></i></span></div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-26082177077346777452019-01-19T08:23:00.000-08:002019-01-19T08:23:09.824-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_2VKS5vCGX_TugD0z1FYVGQS43nfCdNT3QOtDi6Kt2TmqtIj7h3q7SOXwY-2Gecj6bjjvOjfErMMacxrKhSe1XgFhVjh5lDO6UCUaanABCzUP45k4Q3daBgFUt_pD8ICswfo0cFyXT08/s1600/Kastellaun.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_2VKS5vCGX_TugD0z1FYVGQS43nfCdNT3QOtDi6Kt2TmqtIj7h3q7SOXwY-2Gecj6bjjvOjfErMMacxrKhSe1XgFhVjh5lDO6UCUaanABCzUP45k4Q3daBgFUt_pD8ICswfo0cFyXT08/s320/Kastellaun.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div align="center" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><strong><span style="mso-bidi-font-style: italic;">"……E subito riprendo</span></strong><b><span style="mso-bidi-font-style: italic;"><br />
<strong>il viaggio</strong><br />
<strong>come</strong><br />
<strong>dopo il naufragio</strong><br />
<strong>un superstite</strong><br />
<strong>lupo di mare"<o:p></o:p></strong></span></b></i></span></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 9.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 2.25pt; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #363636; font-family: "Mercury SSm B", serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>“Troppo da dire, e oggi non ne ho la forza….”. nell’aria<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>c’è il segno che la mia generazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>finisce. In questi ultimi tempi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>avevo scelto di essere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“ un pensatore dell’avvenimento …non
dell’attimo fuggente “. Una <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>differenza
sempre nomade, anarchica e in eccesso, la folgorazione prodotta <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>da una parola, da due occhi di donna….una
carezza non richiesta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>….si apriva la possibilità di un nuovo
pensiero , una curiosità …un filo di nuove Arianne . Avevo maestri
“genealogisti nietzschiano”…”adoratori heideggeriani”….”delusi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>felici”.nelle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>refrattarietà e diffidenze spesso mostrate
dalla filosofia accademica, in particolare italiana, che invece di approfittare
di quella “perversione del buon senso” inaugurata da “pensatori di riporto” che
arrivavano dalla Francia :Deluze, Guattari, Foucault.... ha preferito in molti
casi adoperarne la lezione come un quadro eccentrico e difficilmente
sistemabile. I contributi disseminati e inaggirabili al pensiero di Spinoza,
Leibniz, Kant, Nietzsche, Freud, Bergson, tra gli altri, corrispondono a una
pratica da coltivare ancora con convinzione e generosità.Abbiamo con fatica
trovato risposte sempre provvisorie<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alle
tante domande inevase<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nei “labirinti
illogici” del Novecento.Abbiamo scelto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non
“la fuga e il suo elogio” dichiarandoci<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>“innocenti fino a prova contraria”<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>o<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“i meno colpevoli” per il fatto
di fare filosofia, come “vita activa” perché lo spazio frequentato è stato
della massima ampiezza e occasione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di
banalizzazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e perdita. Dalla scienza
al cinema e la letteratura, dalla psicoanalisi all’arte, la dirompenza <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di un pensiero leggero …liquido<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al massimo ci costringeva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a un ripensamento e a un’invenzione …per
prova ed errori …di alcune categorie critiche con continui “ tagli” nella
storia delle idee.Gli anni ’80<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come
residui ideologici dei “magnifici anni ‘70’ oltre la molteplicità sovversiva
negli anni feroci e vitali dei movimenti, lo schizo e la macchina desiderante,
e ancora il divenire stesso di «corpi senza organi», si puntellano di
deterritorializzazioni e paradossi cercando<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ossessivamente “una logica del senso”<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>come possibile risposta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>allo
scardinamento stesso della dialettica formale<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e materiale <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per assumere nuove
coppie concettuali, radicali forme di rovesciamento simultaneo del senso
comune. E restava sempre inevasa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la
domanda “<span style="mso-bidi-font-style: italic;">Che cos’è la filosofia?”</span>
avendo anche esaurito la domanda “a cosa serve la filosofia ?”.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La filosofia<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>infatti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come “l’arte di formare,
di inventare, di fabbricare concetti”<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>non bastava neanche se<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le
risposte si limitassero ad accogliere la domanda; era necessario anche che essa
stabilisse un’ora, un’occasione, le circostanze, i paesaggi e i personaggi, le
condizioni e le incognite della questione”. Alla fine<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>risultava sempre <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un po’ stravagante porsi un quesito simile
dopo anni di pratica filosofica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e
arrivare alla conclusione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che che questo
“mestiere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del pensare” poteva essere
utile <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>solo quando la vecchiaia dona non
un’eterna giovinezza ma al contrario “una libertà sovrana”, quando cioè si
manifesta lo stato di grazia tra la vita e la morte.E alla fine …stravaganza
delle stravaganze …. Abbiamo cominciato anche il “gioco” del “penultimo”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per non affrontare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il gioco dell’ “ultimo”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>reale<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che ci incalzava con “i suoi occhi cattivi”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e non riuscivamo neanche<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>richiedere una “ultima partita a scacchi” nelle fredde notti
nordiche<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di Bergman<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o delle “poesie sapienziali “<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sugli “inizi”<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>troppo lontani nel tempo che si stava esaurendo . E allora accettare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la realtà<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>tragica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di Edipo a Colono<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con lo stato d’animo dell’<span style="mso-bidi-font-style: italic;">Épuisè-esausto</span> che non è la
fuga,la rinuncia, l’ipostasi e quant’altro. Una postura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per “Il viaggio finale” non ultimo in cui
tempo e spazio si creano, si contraggono e si erodono.Una stanchezza di vivere
…in cui l’esausto non può più realizzare ma<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>possibilizzare. Non una nuova maschera<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ma una figura dell’esausto come ulteriore trama, affettiva e di
significati, per un protagonismo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con un’andatura simile a una minuziosa
macchina desiderante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in cui “tutto si
divide, ma in se stesso”.E’ nell’esausto, in questa forma in cui ad esaurirsi
non sono solo le forze ma il possibile, che si attraversa la penultima
sovversione, quella per cui le idee, le cose, le immagini, non smettono di
estenuarsi. Per arrivare ai corpi, alla chiusura di ogni immaginazione del
possibile che è la propria morte. Si è stati stanchi di qualcosa, oggi invece, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è il presente a raccontarci che si è esausti
di niente. Come durante una notte insonne, quando “le due mani e la testa fanno
un mucchietto” per dire che forse non va bene eppure si resta così,
insopportabilmente seduti “a spiare il colpo che ci raddrizzerà per l’ultima
volta e ci stenderà per sempre”….come un personaggio di Samuel Beckett nel
“penultimo spettacolo” della propria vita<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>nel reale…..<o:p></o:p></i></span></span></b></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<strong><span style="mso-bidi-font-style: italic;"><span style="font-size: x-large;"><i>mauro orlando<o:p></o:p></i></span></span></strong></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-18542916430381285752019-01-16T06:09:00.001-08:002019-01-16T06:09:09.210-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRD7RV5zgMpIfZraa8UGVCMD_anUDmspuy_z92AUunQrZd_QKphTBcJRmsiUdVpjW5elcWXmMCk8ilYaIifHs_-mvZH1V3VjuMAZYXKtH2NPQUEXODUro5iofyqQQON5ErEskDLBv5Svk/s1600/botero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="321" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRD7RV5zgMpIfZraa8UGVCMD_anUDmspuy_z92AUunQrZd_QKphTBcJRmsiUdVpjW5elcWXmMCk8ilYaIifHs_-mvZH1V3VjuMAZYXKtH2NPQUEXODUro5iofyqQQON5ErEskDLBv5Svk/s320/botero.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: blue;"> <a href="https://www.facebook.com/mauro.orlando.5?fref=nf">Mauro Orlando</a></span></span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203408775765814&set=a.1172712443701.2027582.1404730118&type=3"><span style="color: blue;">27 febbraio 2014</span></a><span style="color: black;"> · <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>...è la democrazia, bellezza!</i></span></span></div>
<span style="color: black;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>Democrazia è “nòmos” e "lògos"</i></span></span></div>
</span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nel
gioco del “polemos”<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>“politeia” e “agon”</i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">spesso "teknè"</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
con pensieri corti e freddi...</div>
<div style="text-align: center;">
si intrufola furtiva...</div>
<div style="text-align: center;">
trale lacrime e sangue</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>Degli “arcana imperi”<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>nelle comunità ordinarie e provvisorie <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>di persone ..soggetti..individui<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>che si ritrovan nel rito poetico </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"tra faggi e abeti erma su i campi</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
smeraldini la fredda orma si stampi</div>
<div style="text-align: center;">
al sole del mattin puro e leggero,</div>
<div style="text-align: center;">
o che foscheggi immobile nel giorno</div>
<div style="text-align: center;">
morente su le sparse ville intorno</div>
<div style="text-align: center;">
a la chiesa che prega o al cimitero"</div>
<div style="text-align: center;">
comuni rustici</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">piccoli paesi </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></i></span></div>
<span style="color: black;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>e comunità provvisorie.....</i></span></span></div>
</span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>dalla grande vita </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">non distratte e in </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">altre faccende
affaccendate</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
riescono per incanto o per magia</div>
<div style="text-align: center;">
a contestare la rappresentanza sovrana</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>del Leviatano di terra e di mare <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>il nomos della terra </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">ad uso ed abuso</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
dell’autorità… del comando e del dominio</div>
<div style="text-align: center;">
come legittimità sovrana </div>
<div style="text-align: center;">
delegata alla sottomissione di sudditi </div>
<div style="text-align: center;">
belanti e con orecchie incerate</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>contro sogni e utopie<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>delle sierene arcaiche <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>una libertà </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">pattuita con criteri di comando e obbedienza</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
non discutibili statuti costituiti</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>... universali e necessari</i></span></span></div>
<span style="color: black;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>in apriori formali</i></span></span></div>
</span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>trascendentali </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">in carte non ottriate...</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
a caso o per incuria</div>
<div style="text-align: center;">
spesso con scelta subdola</div>
<div style="text-align: center;">
si fa effettuale e machiavellica </div>
<div style="text-align: center;">
oligarchia..olocrazia e plutocrazia</div>
<div style="text-align: center;">
potere economico del denaro ….</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>macroeconomico locale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>che “non olet”<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>e infine priapismo pornografico <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>e ….gerontocrazia</i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">...potere dell'età...</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
….androcrazia...</div>
<div style="text-align: center;">
..potere del sesso maschile</div>
<div style="text-align: center;">
…..epistemocrazia.....</div>
<div style="text-align: center;">
potere delle idee e della tecnica ....</div>
<div style="text-align: center;">
.....teocrazia....</div>
<div style="text-align: center;">
potere dell’ispirazione divina del Sinai</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">o
della tradizione religiosa….del Golgota</span></i></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">...perfino aristocrazia....</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
....potere dell’ottimo sapere ,</div>
<div style="text-align: center;">
...delle virtù umane e teologali </div>
<div style="text-align: center;">
e della custodia della tradizione della comunità....</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>nel “mito-rito-logo”</i></span></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">perfino etnocrazia</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
potere di un popolo eletto...</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>da un Dio che non parla </i></span></span></div>
<span style="color: black;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"><i>o di una razza pura...</i></span></span></div>
</span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di un apriori pratico</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">kantiano </span></i></span></div>
<span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;"><i><div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">ogni tanto si fa .....democrazia</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
potere del popolo sovrano</div>
<div style="text-align: center;">
libero e consapevole...</div>
<o:p></o:p></span></i></span></span><br />
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>degenerazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>populissta<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e sovranista <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>in barba al “popolosovrano”<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>mondialista e locale <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>guidate sul cavallo <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>delle nuove elites asinine<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>mosche cocchiere inconsapevoli e cretine <o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><i>che confondono il dito con la luna….<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5883505752484745401.post-71604585906140780252019-01-15T09:19:00.002-08:002019-01-15T09:20:29.936-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhylEpBSqhseEMvHeYwry15s1RZm8FNpQMDfc_4gtzuhFQthj_Ot3soR3l1-EsQilPHb0ACXsglrntZcZ7oiWg6R_v40mxuv17AXKSemiQ8b-igOfuODJVHoEbdk_VdnfKsP2VAPxhBuKY/s1600/tramonto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhylEpBSqhseEMvHeYwry15s1RZm8FNpQMDfc_4gtzuhFQthj_Ot3soR3l1-EsQilPHb0ACXsglrntZcZ7oiWg6R_v40mxuv17AXKSemiQ8b-igOfuODJVHoEbdk_VdnfKsP2VAPxhBuKY/s320/tramonto.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="" data-block="true" data-editor="642vd" data-offset-key="4v8lh-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="4v8lh-0-0" style="direction: ltr; position: relative;">
<div style="text-align: center;">
<span data-offset-key="4v8lh-0-0" style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ogni tanto dobbiamo educare l'occhio al "bello" ...un corpo di donna è il "bello" che inganna, seduce, attira, repulsa o piuttosto è qualche cos’altro? Magari qualcosa che un tempo illuminava le nostre vite e oggi invece le oscura, le copre, le vela.</span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="642vd" data-offset-key="26fdk-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="26fdk-0-0" style="direction: ltr; position: relative;">
<div style="text-align: center;">
<span data-offset-key="26fdk-0-0" style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi viene agli occhi questa immagine perfetta nella luce e le ombre che mi ha fulminato in una ora di "arte" con un bravo insegnante un pò imbarazzato per mostrare "un nudo" in un liceo classico "somasco".per adoloscenti "cattolici tridentini ". Da allora è l’eco ricorrente del sonno appena interrotto: un corvo nero che galleggia sopra il ghiaccio,bianco...lucente ... in attesa di spiccare il volo. Non è morto, ma neppure vola via. Se ne sta lì, in mezzo al freddo oceano, mi guarda con occhi </span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="642vd" data-offset-key="4rtcq-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="4rtcq-0-0" style="direction: ltr; position: relative;">
<div style="text-align: center;">
<span data-offset-key="4rtcq-0-0" style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> non cattivi ,come se non volesse più volare ma nello stesso tempo non potesse nemmeno annegare in un oceano infinito solido . È il mio sistema onirico.che riempie le mie notti è vivo e... vitale. Non posso permettermi di dare a quest’immagine una soluzione poetica, simbolizzandola in un linguaggio letterario e pietrificandola negli archivi della bellezza parlato, raccontata ...cantata forse.</span></div>
</div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="642vd" data-offset-key="1f7pk-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="1f7pk-0-0" style="direction: ltr; position: relative;">
<div style="text-align: center;">
<span data-offset-key="1f7pk-0-0" style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il corvo nero fermo nel ghiaccio bianco luminoso non è una visione poetica e neanche il simbolo di inibite emozioni sessuali ,furiose, dolci ...adolescenziali: ma nutre il pensiero poetico in lotta con il pensiero poetante o con la bianca colomba delle religioni dissacrate e apocalittiche . Il corvo nell’oceano ghiacciato indica la strada: non volare e non morire, non perdersi negli spazi e non soffocare nell’acqua....solida .Stare in una via mediana – dormire ma non chiudere gli occhi –, dormire solo quel tanto che serve per passare i giorni da sveglio.E allora oggi cerco in me "il fanciullino - poeta" che si emozioni al "suono delle campane di Barca" o nel ricordo dolce di quel primo bacio , vorrebbe dimenticare la funzione-sonno e vivere la vita nella "forma o evento " del bello nella "lingua" del dio dell'ebbrezza calda Dioniso e dell'ordine freddo Apollo..</span></div>
</div>
</div>
Mauro Orlandohttp://www.blogger.com/profile/07926182843946637373noreply@blogger.com0