lunedì 8 dicembre 2008

...viviamo un tempo in cui si è perso il senso anche delle parole.....e non abbiamo neanche un grande poeta che ce lo possa ricordare o denunciare.


L'hapax (1976). di Eugenio Montale


1. «E' scomparso l'hapax
l'unico esemplare di qualcosa
che si suppone esistesse al mondo.
Si evita di parlarne, qualcuno minimizza
l'evento, l'inevento. Altri sono aux abois
ma la costernazione è prevalente.
Fosse stato un uccello, un cane o almeno un uomo
allo stato selvatico. Ma si sa
solo che non c'è più e non può rifarsi.
2. Per destare dal sonno i suoi scherani
il diavolo decise d'intervenire.
La sua speranza era l'armistizio: vincere
per lui sarebbe stato un grosso impaccio.
Se in principio era il verbo non occorrevano
solo armi ma bisticci
(di parole, s'intende). Vinca il peggiore
ma non c'è fretta per ora.
3. Non so se Dio si sia reso conto
della grande macchina da lui costruita
un errore di calcolo dev'essere alla base
dell'universo: tanto è lungo il suo
edificarsi e rapido il suo crollo.
C'era qualcosa dapprincipio, poi
venne il tutto, vacuo e imprevedibile.»

Nessun commento: