mercoledì 17 dicembre 2008

Elisir d'amore per ...........una politica semplicemente democratica.


Ho sempre pensato in buona fede che educare i cittadini alla democrazia significava anche educare i leaders politici. In democrazia, i cittadini possono diventano leader, ma se l'educazione si rivolge solo ai cittadini comuni, rischia di trascurare l'educazione dei leader. Parte dell'educazione democratica invece deve occuparsi della formazione dei futuri leader della società, affinché essi comprendano esattamente le particolari responsabilità di cui sono investiti proprio in base al maggior potere di cui dispongono rispetto ai cittadini comuni. Ci sono, quindi, due aspetti che riguardano l'educazione di un leader democratico. Ma uno dei mali più seri che minacciano le società democratiche è la corruzione del mondo politico. L'elemento più comune che porta un politico alla corruzione è la convinzione che riuscirà a farla franca, non solo nel senso che non verrà scoperto, ma anche in quello di pensare che i cittadini comuni non riusciranno mai a capire veramente cosa sia la politica. Partendo da questa visione, gli uomini politici, sebbene democraticamente eletti, possono fare praticamente ciò che vogliono e possono farlo in un modo che li soddisfi in pieno. L'educazione democratica è il miglior antidoto che abbiamo contro questa forma di corruzione, che si nutre di due elementi. Il primo è la visione dall'alto, dalla posizione dei leader politici, da cui il cittadino comune non appare abbastanza intelligente, o interessato alla propria società democratica, da riuscire a esercitare un controllo sui suoi rappresentanti. Il secondo è ciò che possiamo chiamare l'"apatia" dei cittadini, cioè la sensazione provata da questi ultimi che gli uomini politici siano in ogni caso incontrollabili, che non ci sia nulla che i cittadini possano dire, o fare, per impedire ai politici di fare ciò che vogliono. E' proprio questa la ricetta per la corruzione: l'arroganza da una parte e l'apatia dall'altra.L'educazione democratica, se riesce nel suo intento, dovrebbe rappresentare un antidoto sia per l'apatia che per l'arroganza, un antidoto che lavora in modo molto sottile. Per prima cosa, pur non trasmettendo ai cittadini comuni la sensazione che possono fare quello che vogliono, o di essere più potenti di quanto non siano in realtà, l'educazione democratica può fare in modo che essi comprendano meglio cosa sia la politica e che osservino con molta attenzione gli atti dei loro leader politici. Il migliore, l'unico antidoto sia all'apatia e all'arroganza, quindi, è la comprensione, la conoscenza, lo studio. Quello di sconfiggere l'ignoranza di fondo di molti cittadini è un passo importantissimo, che nessuna società democratica ha ancora compiuto con successo. Un altro antidoto alla corruzione è una valida educazione democratica, cioè un'educazione basata sulla filosofia democratica, che insegni ai futuri leader che il politico non è al di sopra della gente comune, se non per le responsabilità che comporta il suo compito di governare e di rendere conto del suo operato alla maggioranza. Parte dell'educazione democratica dei futuri leader quindi sta nel far comprendere loro che dovranno dar conto alla gente di tutte le loro azioni, che la loro capacità di giudizio non è affatto migliore di quella della gente comune, se non per il fatto che essi si trovano in una posizione da cui è possibile difendere il proprio operato in pubblico e che hanno il dovere di difenderlo. La più grande lezione di educazione democratica per i leader politici è quella impartita da Kant quando affermò che la condizione assoluta per qualsiasi azione etica è il suo carattere pubblico, la sua trasparenza. Se non può sostenere l'esposizione alla luce del sole, o lo sguardo del pubblico, allora è necessariamente un'azione corrotta. E' l'apparenza della corruzione, e l'apparenza della corruzione in democrazia corrisponde alla realtà della corruzione stessa: essa non può sostenere la chiarezza del controllo pubblico, né attraverso il normale processo decisionale, né attraverso un processo di qualsiasi altro tipo.

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