lunedì 15 dicembre 2008

Elisir d'amore:....per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio

"I fiori sono parole, le foglie silenzio... tutto raccolto attorno ad essi" Tagore


Una salutare ira di Franco Battiato al concerto al Teatro dell'Opera di Roma.
«Si rimane allibiti dalla violenza di pazzeschi, stronzi nazisti. Edith Stein si era chiusa in convento, sono andati a cercarla in Olanda: ci vuole coraggio...». Il Franco Battiato calmo e compassato cambia volto: durante l'esibizione di venerdì sera al concerto al Teatro dell'Opera per un evento speciale dedicato al Fai l'artista siciliano è apparso arrabbiato e amareggiato e si è sfogato dopo aver cantato il brano dedicato appunto a Edith Stein e che ripercorre gli orrori del nazismo .......

Il carmelo di Echt
E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio
ai confini della realtà,
mentre ad Auschwitz soffiava forte il vento
e ventilava la pietà,
hai lasciato le cose del mondo,
il pensiero profondo dai voli insondabili,
per una luce che sentivi dentro, le verità invisibili.
Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà?
I mattini di maggio riempivano l'aria
i profumi nei chiostri del carmelo di Echt.
Dentro la clausura qualcuno che passava
selezionava gli angeli.
E nel tuo desiderio di cielo una voce nell'aria si udì:
gli ebrei non sono uomini.
E sopra un camion o una motocicletta che sia
ti portarono ad Auschwitz.
Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà?
E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio
nel carmelo di Echt.





dalla intervista a Juri Camisasca autore della canzone

.....Lei ha scritto una canzone su Edith Stein, uno dei maggiori filosofi contemporanei, una delle figure più straordinarie della Chiesa di questo secolo, beatificata da Giovanni Paolo II a Colonia nel 1987. Una donna ebrea che si fece suora carmelitana, venne arrestata dalla Gestapo e uccisa nel lager di Auschwitz.

E' una storia molto significativa. La storia di Edith Stein conferma che non sempre vivere nella solitudine e nel silenzio, come faceva lei nel Carmelo di Echt, significa essere staccati dagli altri. Ha vissuto la morte come una martire, come una donna consacrata a Cristo. C'è un grande significato nel suo sacrificio: all'interno del cristianesimo Edith si è ricongiunta al popolo ebraico. Condannata da ebrea, ha vissuto la morte da cristiana.

E' una testimonianza molto forte.

"D'ora innanzi il mio solo lavoro sarà l'amore" scrisse Edith Stein il giorno del suo ingresso nel Carmelo. Attraverso questa vicenda lei ha voluto comunicare il valore del silenzio, della solitudine? C'è un bellissimo detto di Evagrio Pontico, un eremita del deserto vissuto nel IV secolo: "Il monaco è colui che vive separato da tutti ed è unito a tutti". Quando un uomo trova l'unione con l'Assoluto la trova automaticamente anche con il resto dell'umanità. Il vivere insieme agli altri non significa necessariamente possedere questo senso di comunione. Prima di tutto l'uomo deve trovare l'unificazione in se stesso. Quando dentro di sé è unito alla sua vera realtà, trova anche le giuste relazioni con gli altri. Invece nei percorsi comunitari, a volte, entra in gioco tutta la psicologia umana: si è insieme ma non si è uniti.........

1 commento:

Anonimo ha detto...

tagore è un mito.

alice