
A voi dedico questo inno alle persone che sanno ascoltare con curiosità e rispetto.
Con voi ho ripreso il gusto a rieducare le orecchie per ascoltare e capire il nuovo o l’antico che soffia nel vento del Formicoso, terra magica dell'Irpinia d'0riente, a liberare gli occhi dalle cataratte della postmodernità tecnologica non solo “per riveder le stelle” nelle calde e fresche sere d'estate ma a conoscere persone ancora semplici e a godere nel rispetto la “bella famiglia di piante e d’animali” che ci hanno conservato con umile fatica gli uomini del passato della nostra terra forunata e bella.Ora dobbiamo imparare a misurare le parole e alleggerirle il più possibile perchè le sento ,in certe occasioni, indurite come pietre e taglienti come coltelli sotto il dominio subdolo della ideologia insidiosa come una metastasi e che ci ammalia e ci pietrifica come la Gorgona. E’ da un pò di tempo che sento nei nostri scritti il peso di sentimenti e passioni fredde e dure e sento che non mi (ci) fanno tanto bene.Ribaltiamo anche la comoda e a volte omertosa morale del “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Impariamo prima di tutto noi a godere del bello nell’arte della parola, della musica, dei colori ,dei sapori della natura per costruire prima di tutto in noi ‘biblioteche o santuari spirituali’ che ci possono essere di aiuto negli “inverni del nostro scontento” per riscoprire continuamente anche un senso anche alle nostre solitudini,malinconie,soffrenze,assenze,lontananze,travisamenti,umori,specchi ,ferite,perdite,tristezze e dolori ma sopratutto a rinnovare i vocabolari,i concetti e le idee per preparare cittadini riflessivi, consapevoli ed attivi , merce difficile da comprare per quei “politici” sordi, insensibili, ignoranti ….insomma un boccone indigesto anche per politicanti nostrani di ieri di oggi e di domani “i mastini della conservazione”.Noi siamo merce rara ......e non ci sono discariche ,clientele, camorre, televisioni, scambi, veline ,nani , ballerine o puttane che possano minimamente toccare le nostre terre e i nostri uomini nel profondo della loro anima dignitosa, operosa , immune e sacra.
mauro orlando
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