venerdì 8 maggio 2009

Elisir d'amore per ......l 'Abruzzo.

....non bastano le lacrime
ad impastare il calcestruzzo.....
....e la vita comincia " D O M A N I "
21 APRILE 2009
ARTISTI UNITI PER L'ABRUZZO

" DOMANI E'..........GIA' QUI ! "
Non basta guardare o ascoltare questa bellssima canzone di Mauro Pagano.
Acquistare questo disco in un qualsiasi negozio dà una mano concreta alla ricostruzione delle case terremotate d'Abruzzo evitando 'mafie e speculatori'.
Mi raccomando compra e fai comprare : "Domani
"!





Lettera dall´Abruzzo": riflessione da dentro il terremoto


Scusate se riterrete invadente o fastidiosa questa mia
intromissione, ma ritenevo giusto far circolare questa lettera scritta da Laura,
giovane studentessa universitaria di Colle di Roio, paesino colpito dal
terremoto.
Il testo mette in luce il punto di vista di chi il terremoto lo ha
subito e, al di là dei proclami e la propaganda del governo del tipo "tutto sotto
controllo" che tutti i giornali e le televisioni si sono affrettati a
divulgare senza il minimo spirito critico, sta sperimentando come
funzioni in realtà la macchina degli aiuti... (E' la stessa Laura che mi
chiede di far circolare il più possibile la sua lettera, come potrete leggere
nelle ultime righe) Vi saremo grati se voi stessi aiuterete a diffondere punti di vista
e informazioni anche di chi non ha televisioni proprie e vorrebbe
comunque fare informazione!
29 Aprile 2009 -- "Ciao a tutti, oggi è il 20 aprile 2009. Per molti
Abruzzesi lo sguardo è congelato all´alba del 6 Aprile 2009. Io, fisso il
mio sull´ennesimo sorriso paterno e rassicurante del nostro Presidente del
Consiglio, che campeggia sul paginone centrale de Il Centro, quotidiano
locale e che ancora una volta (pure quando un minimo di decenza
richiederebbe moderazione), fa sfoggio di capacità ed efficienza
facendo grandi promesse nella speranza che si dimentichi il prima possibile
(si sa gli italiani hanno memoria moooolto corta), che fino al 5 aprile
nel meraviglioso piano casa che si intendeva vararare a imperitura
soluzione della crisi economica, di norme antisismiche nemmeno l´ombra".
"Vi scrivo da Colle di Roio (Aq) uno dei paesini colpiti dal sisma
del 6 aprile 2009. Il mio paese... Trovo molto difficile fare ordine
nel turbinio di pensieri che mi gonfiano la testa, ma ci proverò. E scrivo
questa nota perchè credo che solo uno strumento quale la rete permetta di
conoscere altre verità, senza mediazioni se non dell´autore".
"Il nostro campo è abitato da circa trecento persone, distribuite
in una quarantina di tende. Tornati da una vacanza mai iniziata, assieme
a Pierluigi, abbiamo cercato di dare un contributo alle attività di
gestione della tendopoli che, nel frattempo, (era passata già una settimana
dall´inaspettato evento), era andata sviluppandosi".
"Come sapete non sono un tecnico, nè ho una qualche esperienza di gestione
logistica e di personale in situazioni di emergenza e quanto vi racconto
può essere viziato da uno stato di fragilità emotiva (immagino mi si
potrà perdonare). Il fatto è, che a fronte di uno sforzo impagabile
profuso da molte delle persone presenti nel nostro campo, (volontari della
protezione civile, della croce verde/rossa, vigili del fuoco, forze di
polizia etc...), inarrestabili fino allo sfinimento, ci siamo trovati, o sarebbe
meglio dire ci siamo purtroppo imbattuti, nella struttura ufficiale della Protezione
Civile stessa e nel suo sistema organizzativo".
"La splendida macchina degli aiuti, per quanto ho visto io, poggia
le sue solide e certamente antisismiche basi, sulle spalle e sulle palle dei
volontari; il resto da´ l´impressione di drammatica improvvisazione. E non
perchè non si sappia lavorare o non si abbiano strumenti e mezzi, ma
semplicemente ed a mio parere, perchè si è follemente sottovalutato il
problema fin dall´inizio".
"Se vero che il terremoto non è prevedibile è altrettanto vero che tutte le
scosse precedenti (circa trecento più o meno violente prima dell´inaspettato
evento) dovevano rappresentare un serio monito. Perchè non è
servito il fatto che due settimane prima del sisma alcuni palazzi presenti in
via XX settembre a L´Aquila, poi miseramente sventrati, erano già stati
transennati perchè le scosse che si erano susseguite fino a quel momento (la
più alta di 4° grado, quindi poca cosa...) avevano fatto cadere parte degli
intonaci e dei cornicioni..."
"Una persona minimamante intelligente, a capo di una struttura così
grande quale la protezione civile, avrebbe dovuto schierare i propri uomini alle
porte della città, come un esercito, pronto a qualsiasi evenienza. Ed
invece mi trovo a dover raccontare che le prime venti tende del nostro campo se le
sono dovute montare i cittadini del paese (ancora stravolti dal sisma), con
l´aiuto di una manciata di instancabili volontari, che manca un coordinamento tra i singoli gruppi presenti, che la segreteria del campo (che cerchiamo di far funzionare), è rimasta attiva fino a ieri con un Pc portatile di proprietà di mia proprietà, acquistato "sia mai dovesse servire", e con quello di un volontario; che siamo stati dotati
di stampante e telefono ma per la linea Adsl (in Italia ancora uno strano coso...)
stiamo ancora aspettando e quello che siamo riusciti a mettere in piedi è merito
dell´intelligenza di qualche giovane del posto e dei suoi
strumenti tecnici; che abbiamo dovuto chiamare chi disinfettasse e portasse via
mucchi di vestiti perchè arrivati sporchi e non utilizzabili; che
che fino dieci giorni dal sisma avevamo un rubinetto per trecento persone, nessuna
doccia, circa 20 bagni chimici e nessun tipo di riscaldamento per le tende".
"Vi ricordo che in Abruzzo e a L´Aquila in particolare la primavera
fatica ad arrivare e che anche in queste notti la temperatura continua ad essere
prossima prossima allo zero. Non ci si può quindi stupire che molte persone,
la maggior parte delle quali anziane (e non tutte con la dentiera...),
cocciutamente ed in barba alle direttive che vietano di rientrare nelle
case, contiunano a fare la spola dalla tenda al bagno di casa". "Potreste obbiettare che tutto sommato e visti i risultati raggiunti nel seguire più di quarantamila sfollati questi problemi sono inevitabili e bisogna solo avere pazienza. Condivido il ragionamento".
"Quello che mi lascia stupito, che la gente non sa e che gli organi di informazione si guardano bene dal dire è che tutta la macchina si basa all´atto pratico, sulla volontà ed il cuore di persone che lasciano le loro case e le loro famiglie e che non pagate, cercano di ridare un minimo di dignità e
conforto a chi, a partire dalla propria intimità, ha perso tutto o
quasi. La protezione civile che molti immaginano (alla Bertolaso per intenderci) non esiste nei campi, almeno non nel nostro. I volontari si alternano, perchè obbligati ad andarsene dopo circa 7 giorni".
Cosa comporta tutto questo?
"Che ogni settimana si vedono facce nuove con la necessità di ricominciare
a conoscersi ed imparare a coordinarsi, che il capo campo cambia
anche lui con gli altri e quindi può avere esperienza o meno, che spesso, ed è il nostro caso, la gestione di alcune attività è affidata ai terremotati perchè non viene inviato personale apposito, con inevitabili problemi, invidie acrimonie e litigate tra...poveri".
Volete un esempio cristallino della disorganizzazione?
"La nostra psicologa, giunta al campo per propria cocciuta volontà, è rimasta anche lei solo una settimana. Vi immaginate quale può essere l´aiuto ed il sostegno che una persona addetta può dare e quale fiducia può risquotere per permettere alle persone di aprirsi, se cambia con cadenza
domenicale??? A questo si aggiungano l´inesperienza di molte persone (spesso e per fortuna sconfitta dalla volontà di far bene) e le tristi e umilianti dimostrazioni di miseria umana che ci caratterizzano e che risultano ancora più indecenti ed inaccettabili in casi di emergenza".
Qualcosa di buono però ragazzi l´ho imparato. "Ho imparato che per la richiesta di materiale devo inviare un modulo apposito e che a firmare lo stesso non deve essere il capo campo, la cui
responsabilità, fortuna sua, è solo quella di gestire trecento vite, trecento anime, più tutti coloro che ci aiutano dalla sera alla mattina, maserve il visto del Sindaco, oppure del presidente di circoscrizione oppure di un loro delegato (pubblico ufficiale). Noi dopo aver speso due giorni
per individuare chi dovesse firmare questi benedetti moduli, sappiamo che dobbiamo prendere la macchina e quando serve (ovviamente più volte al giorno), raggiungerlo al comune".
Un´ultima noticina. "Due giorni fa la Protezione civile si è riunita con gli esperti, ed ha
ritenuto che non vi siano motivi di preoccupazione relativamente alle digheabruzzesi (la terra trema ogni giorno). Ora ricordandomi che analoga sicurezza era stata espressa all´alba di una scossa di quarto grado e pochi giorni prima che il nostro inaspettato evento facesse trecento morti e
azzerasse l´economia e la vita di migliaia di persone...ho provveduto, poco elegantemente, ad eseguire il noto gesto scaramantico..."
Però dei regali li ho ricevuti".
"Sono le lacrime di molte delle persone che hanno lavorato alla tendopoli, trattenute a stento nel momento dei saluti; sono le parole e gli sguardi dei vecchi del paese, che mescolano dignità e paura, coraggio e rassegnazione, senza mai un lamento".
Un´altra cosa. "Vi prego chiunque di voi possa, prenda il treno l´aereo o la macchina e
si faccia un giro per L´Aquila e d´intorni. Le tendopoli non sono tutte come quelle a Collemaggio. Scoprirete il livello di falsità che viene profuso a piene mani dagli organi di comunicazione oramai supini e del livello di indecenza del ns presidente del consiglio che prima con lacrime alla
cipolla e poi con sorrisi di plastica distribuisce garanzie e futuro a chi, vivendo
in tenda e saggiando sulla pelle la situazione sa, che sono tutte palle".
"I morti sono serviti subito per mostrarsi umano e vicino alle famiglie, ma ora è meglio dimenticarli in fretta..Via via..nessuna responsabilità, nessundolo. I pm sono dei malvagi.. ricostruiamo in fretta.. forza la vità e bella, vedrete, tra un mese sarete tutti a casa... Conoscete i nomi
delle famiglie che doveva ospitare nelle sue ville? Le virtù umane travalicano gli eventi, le sue miserie non hanno confini". Se volete vi prego fortemente di inviare questa mail a quanti vi sono
amici. La stampa nazionale si è guardata bene dal pubblicarla.
Un saluto a tutti
Laura



Nessun commento: