martedì 14 ottobre 2008

Paul Krugman: un Nobel che non stimava Bush "un grande Presidente"

L'Accademia reale delle scienze svedesi ha deciso di attribuire il Premio Riksbank in Scienze economiche alla memoria di Alfred Nobel 2008, a Paul Krugman (Princeton University, New Jersey, Usa) «per le sue analisi sulle conseguenze degli scambi e della delocalizzazione nelle attività economiche».

Ecco la motivazione pubblicata sul sito del premio Nobel.
Commercio internazionale e geografia economica - I modelli sugli scambi e la localizzazione delle attività produttive sono sempre stati fondamentali nel dibattito economico. Quali sono gli effetti del libero mercato e della globalizzazione? Quali sono le forze che guidano l'urbanizzazione mondiale? Paul Krugman ha formulato una nuova teoria per rispondere a queste domande, ed è riuscito a integrare i tanti campi di ricerca del commercio internazionale e della geo-economia.
L'approccio di Krugman è basato sulla premessa che molte merci e servizi possono essere prodotti più a buon mercato su larga scala. Un concetto generalmente conosciuto come economia di scala. Nel frattempo, la domanda dei consumatori si è orientata verso una tipologia di prodotti più estesa. Come risultato, la produzione su piccola scala per mercati locali è stata sostituita da una produzione su larga scala per il mercato mondiale, dove le aziende con prodotti simili competono l'una con l'altra.
La teoria tradizionale sugli scambi sostiene che i Paesi sono differenti: alcuni Paesi esportano prodotti agricoli, mentre altri esportano prodotti industriali. La nuova teoria chiarisce perché su base mondiale gli scambi sono dominati da Paesi che non solo hanno le stesse condizioni, ma anche scambi dello stesso tipo - per esempio, un Paese come la Svezia che esporta e importa lo stesso quantitativo di auto. Questo tipo di scambi impedisce la specializzazione e la produzione su larga scala, e genera prezzi bassi per una grande varietà di materie prime.
L'economia di scala combinata con la riduzione dei costi di trasporto aiuta a spiegare perché una fetta crescente della popolazione mondiale vive nelle città, e perché attività economiche simili sono concentrate negli stessi posti. I bassi costi di trasporto tendono a causare un processo di auto rafforzamento di questo sistema, anche perché la crescita della popolazione che vive nelle città fa allargare la produzione su larga scala a una estesa varietà di prodotti. Questo aumenterà la migrazione verso le città.
Le teorie di Krugman hanno mostrato in definitiva che la conseguenza di questi processi porterà alla formazione di più tecnologiche aree urbane contro una sempre meno sviluppata periferia.

Nessun commento: