mercoledì 23 settembre 2009

Elisir d'amore per .......per l' I T A L I A dei nuovi cittadini.


«Per vent’anni abbiamo vissuto sotto l’ala di un turbine: globalizzazione economica e trasformazione politica. Due metamorfosi insieme: post-industriale e post-democristiana. L’Italia di oggi ci restituisce per mille segni l’immagine di un Paese provato, che perde colpi di continuo. E soprattutto con un motore politico penosamente inadeguato, incapace di autentica innovazione, che non fa nulla se non pasticciando, e alla fine non sembra concepire altra missione tranne la pura conservazione di se stesso e del ceto che lo controlla. Ma altre volte siamo stati capaci di riagguantare all’ultimo istante il filo della nostra storia. La posta in gioco è troppo importante per rassegnarsi, e dopotutto siamo qualcosa di più di un piccolo angolo di mondo.»

L'Italia non è un assurdo e complesso gioco geografico della fantasia, non è neanche una semplice espressione geografica. "E' solo una nave senza nocchiero...in gran tempesta o donna di provincia o bordello"? E' una democrazia in seri rischi di decadenza per un un "leader maximo" al suo tramonto fisologico e politico: per non essere più capace di interpretare in progress il sentimento, i vizi o i grumi antropologici degli italiani .La democrazia è stressata e impoverita.Essere in buona compagnia nel mondo non aiuta.Puntare su una visione leaderistica e carismatica direttamente col popolo indebolisce il Parlamento e le istituzione di garanzia utili per il presente ma sopratutto per il futuro postcrisi anche deli italiani. In Italia la scelta ha una sua oroginalità (o genialità!) che aggrava la sua pericolosità.Di fronte alla crisi e alla decadenza.....Si è scelta la strada del "sovversivismo delle classi dirigenti" dei Brunetta, Bondi, Gelmini, Bossi, Tremonti, ecc. in prima battuta. Feltri e direttori vari della comunicazione pubblica e privata con la società. Ceti e professionisti fragili e senza storia, proiettati all'improvviso al potere esecutivo o apicale per meriti feudali e padronali, sono costretti in modo gregario e subalterno ad assumere posizioni sovversive con linguaggi e atti ai limiti della decenza e legalità democratica."Pupi"....Interpreti ed esecutori proni al "Puparo" invecchiato ,esaurito, evaporato nel suo "ego" ipertrofico e priapico.Il suo programma di modernizzazione degli anni ottanta "arricchitevi senza regola" aveva senso in una situazione dinamica della società italiana .Oggi si sceglie di puntare sui sentimenti freddi degli italiani : sulla "paura" ,sulla divisione ,sull'egoismo etnico egeografico, sul regionalismo lacerato,,sull'arroccamento ringhioso contrario al multicultularismo , alla globalizzazione , all'Europa sotto l'ala potettiva di una Chiesa sindacalizzata e politicista e sempre meno profetica ed etica, emarginando anche una possibile e carsica "destra dei diritti".Il suo programma :individualismo proprietario, consumismo irresponsabile,egoismo etico e sociale, niente regole e incentivazione di un aggiramento delle vigenti, con un reiterato condonismo riparatore ecc.

Oggi all'Italia serve una politica e una classe dirigente che abbia una altra storia da raccontare e da mettere in campo. Che sappia essere nuova espresione della modernizzazione e del cambiamento del paese e dell'uso del territorio e della storia .Uguaglianza nel merito,nuovi legami sociali,solidarietà nella concretezza, rapporti rinnovati tra le generazioni, tra vita e innovazione tecnologica, mercato regolato . un rinnovato civismo repubblicano e costituzionale.C'è bisogno di radicamento delle idee di progresso anche nella pesantezza e leggerezza territoriale non come rifugio mitico o ritiro reazionario.Accettare la sfida cognitiva e politica di archiviare il Novecento dei suoi grumi eddel sue ferite ideologiche non per cancellarlo come "tabula rasa in qua nihil est scriptum", come passato che non torna ,nè come futuro alle spalle.Partimo dai nuovi confini dell'uguaglianza,, dello stato sociale , del lavoro, della cultura, della fede..............ma sopratutto del cittadino libero,consapevole,riflessivo e responsabile.

mauro orlando

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