giovedì 27 novembre 2008

.............un pò di buone idee non guasta !

"Io propendo anzi sempre più per l’opinione che sarebbe assai più salutare per la filosofia il cessare di essere un mestiere, e il non comparire più, rappresentata da professori, nella vita civile. Essa è una pianta che, come il rododendro e la stella alpina, prospera soltanto all’ aria di montagna, e degenera se fatta crescere artificialmente. Quei rappresentanti della filosofia nella vita civile si comportano per lo più soltanto come l’attore che recita la parte del re. Non erano forse i sofisti, combattuti così instancabilmente da Socrate e fatti oggetto di derisione di Platone, se non professori di filosofia e retorica? Non si tratta forse proprio di quell’ antichissima lotta che, mai del tutto spenta, ancora oggi viene proseguita da me?"
A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, Sulla filosofia delle università.









Un filosofo: un filosofo è un uomo che costantemente vive, vede, sente, intuisce, spera, sogna cose straordinarie; che viene colpito dai suoi propri pensieri come se venissero dall'esterno, da sopra e da sotto, come dalla sua specie di avvenimenti e di fulmini; che forse è lui stesso un temporale gravido di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale sempre rimbomba e rumoreggia e si spalancano abissi e aleggia un'aria sinistra. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso fugge da se stesso, ha paura di se stesso - ma che è troppo curioso per non 'tornare a se stesso' ogni volta. Al di là del bene e del male, § 292 F. Nietzsche.




Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemi non sono ancora neppure toccati. Certo allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta. Tractatus logico – philosophicus, 6.52, L. Wittgenstein.



Non so se il riso o la pietà prevale ( v. 201 ), Ginestra, G. Leopardi.




Essere singolare plurale significa: l’essenza dell’essere è, ed è soltanto, una co-essenza; ma co-essenza o l’essere-con-l’essere-in-tanti-con designa a sua volta l’essenza del co-, o ancora meglio il co- (il cum) stesso in posizione o in guisa di essenza. J.L. Nancy.

La massa degli uomini vive perduta nelle cure e nelle gioie mondane, questi sono gli spettatori che non partecipano mai al ballo. I cavalieri dell’ Infinito sono ballerini e hanno elevazione. Timore e tremore, S. Kierkegaard.




Ah! Michel, ogni gioia è simile alla manna del deserto che dopo un po’ si guasta. L’ immoralista, A. Gide.

1 commento:

maria riolfo ha detto...

tutte strozate!
titti