.....attraversando la Val Giudicarie si comincia a sentire odore di montagna e a vedere colori naturali acui la città ci aveva disabituati.Ma prima di arrivare a Pinzolo ,proscenio di Madonna di Campiglio, si attraversa questa valle bellissima nei suoi tratti familiari,semplici nei suoi connotati naturali ed umani che danno il senso del frugale e nello stesso tempo della meticolosa e quotidiana considerazione delle cose e della natura che gli uomini hanno impiegato per conservarla ed usarla.Il cuore e lo spirito di questa terra è a Storo ,piccola comunità e centro vitale e pulsante di questa valle che raccoglie e dà senso e anima alle tante persone sparse nelle cascine isolate nelo spazio ma non negli affetti e nlle attività sociali,economiche e culturali.Il cuore di questo corpo comunitario vivo e vitale è stato da sempre nella Farmacia del paese curata con sensibilità,amore e competenza da Nino Scaglia ,speziale nonchè poeta e cantore attentoe sensibile della comunità.Le due attività mentali ed affettive non possono essere disgiunte se non da persone 'educate'da una società ossessionata e sottomessa alla economia e alle sue leggi fredde e prescrittive.Niente di tutto questo alla Storo che ci viene raccontata dal di dentro da questo cantore semplice ma profondo delle piccole cose e dalle semplici persone .Queste cose e persone che come sempre nella storia dell'umanità sono "il sale della terra" ,l'esenziale poetico e filosofico per cui vale sempre la pena di vivere.Cose e persone che hanno la dignità di essere ricordate e raccontate a futura memoria come testimoni di un passato che non deve passare e di un futuro che si scopre sempre più essere alle nostre spalle.
L’autore Nino Scaglia un giorno disse ad un suo amico: “Io sono innamorato del mio paese. Ho qui una caterva di parenti miei e di mia moglie, ho qui un esercito di amici e oltre tutto sono legato a filo doppio a quell’insieme di cose materiale spirituali che si chiama Storo. Le mie radici sono qui. Qui riposano tutti i miei avi, qui ho trascorso la mia giovinezza, qui amo tutto ciò che vedo, che sento, che sfioro. Amo la gente che incontro per la strada, amo le strade stesse e le piazze che attraverso ogni giorno, i muri di cui conosco ogni screpolatura, amo la campagna che mi circonda, i monti che mi proteggono, il cielo che mi sovrasta, il suono delle campane, il rumore dei fiumi, tutto. Amo perfino l’odore di stalla che impregna l’aria che respiro. Io vivo più di sentimentalismi che di pane.”Questo il senso profondo che si ritrova in tutte le opere di Nino Scaglia
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