"La conoscenza dei sogni è una finestra - è noto da molto prima di Freud , fin dalla notte dei tempi- o è per lo meno una fessura aperta su una strana verità: la verità della menzogna, della congenita menzogna in cui la creatura umana sembra aver necessità di avvolgersi, così come si avvolgono le creature appena nate: coprendole, per difenderle da quell'intemperie in cui si vedono scaraventate alla nascita. Nell'accedere al sogno l'uomo cessa per quanto gli è possibile di essere persona, per ritornare semplice creatura".
Nell'opera di María Zambrano, pensatrice spagnola tra le più profonde e originali del Novecento, occupa un posto privilegiato Il sogno creatore, scritto nel 1965. Quella prima versione è soltanto una parte del presente volume, modificato e arricchito tanto da trasformarsi in un nuovo libro di eccezionale intensità e ricchezza interpretativa. In questa opera sono i sogni a guidare le parole, costringendole ad affrontare i loro doveri: il tempo, la verità, le maschere che assume l'uomo nella vita di tutti i giorni. Mentre i sognatori prendono corpo: Don Chisciotte, Calisto e Melibea, Proust e Kafka. La posta in gioco è l'iniziazione e la legittimità del sogno. E queste pagine riescono nell'impresa, tornando a unire ancora una volta armoniosamente insieme filosofia e poesia.
Autore: Maria Zambrano
Titolo: Il sogno creatore
Originale: El sueno creatorTraduzione: Vittoria Martinetto
Edizione: Paravia Bruno Mondadori, 2002
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