lunedì 5 ottobre 2009

Elisir d'amore per ......le donne comunitarie.



In un momento di volgare e postribolare di considerazione e uso pubblico della donna anche la esperienza nella Comunità provvisoria nel rappporto di "genere è una occasione e un esempio di un pensare e vivere 'rivoluzionario' culturalmente e politicamente nelle piccole e grandi cose .
Niente discussioni ideologiche ed astratte .... i rapporti sono concreti e reali anche nelle frizioni,conflitti, chiarimenti, simpatie ,affetti .....amori.
Non vogliamo costruire nella immaginazione la nuova Atene di Pericle,Socrate,Paltone e continuare sfibranti discussioni in nuovi ed aggiornati 'convivi' filosofici o scentifici o letterari e poetici sui"generi".
Sappiamo bne che "Genere" in italiano ha molti sensi: "genere" è il genere grammaticale, il genere letterario, il genere umano, il genere sessuale. La parola "genere " , introdotta dalle donne per segnalare che la differenza sessuale, fondamentalmente biologica ma non solo, è qualcosa di diverso dalla differenza che viene costruita socialmente, culturalmente,umanamente e politicamente .Il genere sessuale è ritenuto immutabile proprio in quanto o se strettamente legato alla biologia. Direi che prima che venisse introdotto questo termine, il concetto è stato introdotto da Simone de Beauvoir nel '49 con "le deuxième sexe", quando ha insegnato a generazioni di donne, con questo libro tutt'ora fondamentale, che donne si diventa ma non si nasce.Anche riguarda questo problema comunque importante nella sua complessità le nostre donne si sono imposte per la loro autentica e concreta identità personale,professionale,culturale senza cotruzioni di ruoli, poteri, gerarchie o privilegi particolari .Nella nostra piccola 'polis' comunitaria il problema come nella Grecia classica non diventa: quali sono le virtù delle donne - per virtù si intendono capacità, attitudini, forma di ragionamento -, con l'idea sempre che ci fosse una differenza fra le virtù femminili e le virtù maschili e la differenza era legata alla biologia o alla cultura . Nel "Simposio" di Senofonte Socrate guarda una giocoliera e di fronte alla sua abilità dice che quello che lei fa è la dimostrazione che la donna non è naturalmente inferiore all'uomo"; nell'"Economico" di Senofonte c'è un altro discorso molto interessante: Socrate dice che gli uomini dovrebbero insegnare alle donne a non essere le persone con cui loro, gli uomini, hanno minor dialogo, dovrebbero educarle, quindi dando per scontato che le donne possono essere educate, quindi che non è solo biologica la differenza. Ne è passata di acqua sotto il ponte della storia ed anche nella "modernità dei diritti universali" le contraddizioni psicologiche,culturali e politiche sono emerse non solo nei dettagli dei comportamenti sbagliati.La letteratura stessa non ha aiutato ma in ultima analisi ha preso atto che il momdo è realmente ribaltato anche e sopratutto nelle piccole cose .....e le donne comunitarie ,belle anche fuori, si sono mostrate con caparbietà e leggerezza all'altezza del nuovo compito che si voleva adempiere nelle nostre terre irpine......
E noi 'maschietti di riporto' ci sentiamo liberi e felici di non vergognarsi ad esempio......... di dedicare a tutte loro non solo una bella e semplice canzone........ma anche "opere di bene"!!!!!

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