mercoledì 28 ottobre 2009

Elisir d'amore per ....la voce del silenzio.


il silenzio della domenica
di franco arminio

è venuto il buio un’ora prima

nell’armadio della casa.

un silenzio enorme da stamattina

viene dalla salma del paese

dalla salma del mondo.

non so, forse manca la pressione,

manca il gelo e il fuoco.

quello che c’è non lo so dire,

le valanghe e i tuoni

di questo silenzio

non so capire.


Le emozioni parlano e gridano con la voce del dolore .I poeti costringono le parole a diventare creature viventi solo se immerse in un silenzio particolare che in pochi si riesce a sentire e vivere.Antiche e leggere risonanze dell'anima sgorgano dalle parole del dolore e dell'esistenza dolorante.Non si può ascoltare e interpretare il silenzio dell'anima che è in noi e negli altri da noi anche quando arriva a "valanghe e tuoni". Solola solitudine nella nostalgia e nella malinconia può riempirlo o abbracciarlo come aria rarefatta e inodore. A patto di non sconfinare dalla tristezza alla angoscia,dalla inquietudine del cuore alla nostalgia della solipsudine, dal rifiuto dei fastidiosi rumori di fondo al desiderio lancinante e antico delle voci liriche, dalle ceneri di una disperante e disperata solitudine alle braci calorose e inebrianti della speranza.
Assaporare con labbra infantile il palpito della vita di un'anima che succhia al mistero dell'infinito.
Questo stato di ebbrezza e di gioia profonda ha fatto scrivere :
" O spirito gentile, che abiti questi luoghi ,grazie per aver sempre potetto la mia quiete, per le ore trascorse inseguendo le rimembranze, per il tuo nascondiglio, che io chiamo mio.! La quiete si estende come un'ombra man mano che che cersce il silenzio: che magico incantesimo! E come è inebriante quella pace...." S.Kierkegaard.

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