venerdì 2 ottobre 2009

Elisir d'amore per .......la democrazia della responsabilità.

.....siamo tragicamente in una morsa pericolosa tra 'il populismo libertino e autoritario' di Berlusconi e una 'antipolitca mediatica' di Santoro,Travaglio e Vauro,fattori che sono di ostacolo alla formazione di un giudizio spassionato ,consapevole e libero per una agibilità personale della democrazia........

“…Guardiamoci attorno…… si assiste impotenti al fenomeno dell’apatia politica, che coinvolge spesso la metà circa degli aventi diritti al voto.Dal punto di vista della cultura politica costoro sono persone……semplicemente disinteressate per quello che avviene, come si dice in Italia…… “nel palazzo”. So bene che si possono dare interpretazioni anche benevoli dell’apatia politica. Ma anche le interpretazioni più benevoli non mi possono togliere dalla mente che i grandi scrittori democratici stenterebbero a riconoscere nella rinuncia ad usare il proprio diritto un benefico frutto dell’educazione alla cittadinanza”. N. Bobbio

DEMOCRAZIA PER ASSUEFAZIONE

…e la assuefazione può portare alla noia e perfino alla nausea ed al rigetto, tanto più in quanto compaia qualcuno – e qualcuno compare sempre a riempire un vuoto di energia politica - che promette di più, più facilmente , piùaccattivante e rapidamente di quanto non possa ottenersi tramite le complesse e faticose regole della democrazia.

DEMOCRAZIA PER APATIA

......è carattere normale della democrazia nei periodi ordinari della vita pubblica, quando le cose sembrano andare da sé .Ma ci sono sempre ventate di mobilitazioni, in situazioni eccezionali di crisi generalizzate che riaccendono l’impegno e la partecipazione diretta nella vita pubblica ma anche le paure del presente edel futuro.
Situazioni di reviviscenza che devono radicarsi e non restare manifestazioni di effimera emotività.
E' il momento dei cittadini attivi e consapevoli permanentemente e non soldati di eserciti contrapposti su parole d’ordine contrappoisti e vuote , amico-nemico, vecchi-nuovo, bene-male, amore-odio, verità-errore,vita-morte, patrottismo-disfattismo,rivincita dei valori-relativismo della democrazia che spargono solo germi autoritari e totalitari che portano alla reciproca demonizzazione e depotaliticizzazione e antipolitica.
Conditio sine qua non :opinione pubblica consapevole.
Ogni società ha un modo governarsi cui corrisponde un suo ethos particolare che deve informare lo spirito degli individui che governano e sono governati.
Non bastono buone regole ma c’è bisogno anche di uomini intellettualmente onesti che agiscano nello spirito delle regole.
L’innovazioni costituzionali e la nascita di nuovi partiti non deve assolutamente essere solo pensato come strumento di potere e di governo ma anche come proposta di una nuova convivenza politica rinnovata.
Uomini o regole: uomini onesti rendono accettabili anche costituzioni e democrazie mediocri non viceversa.

Nessun commento: