mercoledì 14 ottobre 2009

Elisir d'amore per .....la bellezza come armonia.


Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari, mentre la malinconia è della bellezza, per così dire, la nobile compagna, al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore.
(Charles Baudelaire, Opere postume)




"L'armonia del cosmo è effetto di tensioni contrastanti, come quella dell'arco e della lira"

Eraclito , citato da Plutarco

Dobbiamo rieducarci alla possibilità di tornare ad “abitare” i luoghi, le persone ,le cose e i significati dell’esistenza ricercando e vivendo una condizione che ci permette di sottrarci allo ‘spaesamento’ moderno o tardo-moderno.Riprendere anche la parola che non disconosce il valore simbolico ed evocativo del silenzio. Ritrovare nella complessità delle nostre vite quotidiane le modalità “seminaturali” di una comprensione intuitiva , consapevole e inoperosa dei contesti e dei luoghi della nostra provenienza senza rinunciare necessariamente alla ricchezza culturale acquisita che abbiamo tradotto nel termine “complessità, “operosità”.
Su questa base la conoscenza stessa che si fa sentimento, pensiero e vita assume un’attitudine attiva e quindi ‘politica’ in cui l’apprendimento stesso e il piacerei esso, si traduce nella pratica in una azione intersoggettivamente condivisa e produttiva . Esso ci prepara e ci dispone a prefiguare una idea di intersoggetività, di comunità, in breve di abitabilità del mondo ,del territorio e degli uomini che in esso viviamo.

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