giovedì 11 giugno 2009

Elisir d'amore per .........una storia diversa.

La storia siamo noi”

La storia non è un fiume esterno all’uomo, non è il fiume di Eraclito che all’inizio della nostra storia mentale, molti secoli prima della venuta di Cristo, ci ammoniva sulla necessaria unicità e contemporaneità delle nostre azioni con la frase “non potete bagnarvi due volte nello stesso fiume”.
La storia siamo noi con le nostre partecipazioni mentali, sentimentali, umorali. Tutto dipende da come noi volontariamente ci collochiamo all’interno di questo orologio. Abbiamo un improcrastinabile impegno con le cose, con le persone , con la vita e non ci è dato nasconderci.
La storia è fatta di cose semplici “piatto di grano”, non “bombe atomiche”, “nazionalismi”, “imperialismi”, “guerre politiche, economiche e di religioni”.
Le guerre sono non storia, momenti in cui il mondo si ferma, non vive , non ama, odia…non corre. Elabora e pratica sentimenti negativi, educa all’odio e alla paura per la diversità. E’ un tragico e duro momento di incomprensione, di fatalità. L’uomo non coincide col tempo, non cerca di assecondarlo o rallentarlo; non si riconosce ,si smarrisce. E’ uno sbandamento, un momento in cui pochi decidono per i molti.
Questa non è storia.
La storia è scrtta nelle rughe,nelle mani e ne cuore di questo di questo cairanese umile ma ricco di umanità e cultura.
Da lì con l'umiltà e la cultura vogliamo cominciare una storia diversa per noi eper l'Irpinia.



tutti gli eventi di cairano sono a ingresso libero. in cambio la comunità provvisoria chiede a chi viene da fuori e ne ha voglia di portare un libro e di regalarlo. vogliamo formare una piccola biblioteca, fatta di libri amati dalle persone che amiamo.

faremo anche un banchetto di vendita. ogni autore può portare libri, dischi, riviste e altro materiale.

io porto tutti i libri di cui dispongo, a partire da “vento forte tra lacedonia e candela” che proprio in questi giorni è arrivato alla terza ristampa.

cairano sarà anche l’occasione di scambiarsi doni e di praticare forme di baratto. chi porta un vassoi di dolci magari se ne va via con un caciocavallo….

dobbiamo sempre ricordarci che il nostro non è un festival come se ne fanno tanti in italia, ma una sperimentazione di un nuovo modo di vivere. spero che nessuno si adombri se gli orari slitteranno e se cambieremmo i programmi a seconda del clima che si crea e delle presenze.

armin

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