lunedì 8 giugno 2009

Elisir d'amore per ........un risveglio meno preoccupante.



Ci siamo addormentati in un incubo

........ci siamo svegliati in un sogno.



".......Qualcuno ha autorevolmente scritto che il momento dell’intuizione o intelligenza creativa è uno degli eventi più misteriosi e controversi della natura umana, soprattutto quando avviene nel sonno.
Al nostro insonne e infaticabile Cavaliere era sempre più spesso capitato di andare a letto ,ormai all’alba,con molti problemi assillanti e contraddittori e scoprirne la soluzione o il modo per superarli o smentirli, senza troppo sforzo, il mattino dopo un sonno ristoratore e produttivo.
E scoprì ,suo malgrado , che il tutto non dipendeva dai “buoni consigli” dei suoi zelanti e proni collaboratori o dalle inadeguatezze acide o sarcastiche dei suoi detrattori o avversari e meno che meno da sue particolari doti volontaristiche o intellettive, ma di fatti realisticamente o visionariamente accertati e che non si trattava solo di una credenza senza basi nella realtà ma che aveva dalla sua parte riscontri consistenti e concreti.
Sempre più intimamente si andava convincendo che la sua migliore creatività si liberava durante il ,se pur ridotto, riposo e la sua intensa e straripante attività onirica.
E come suo costume ripetè ciò che aveva fatto quando decise di farsi Cavaliere errante : si peritò di conoscere tutta la letteratura di riferimento che più recentemente era stata prodotta ed elaborata su tale argomento o problema.
Un caso esemplare in cui il sonno portò consiglio innescando quel fenomeno elusivo ed imprevedibile che è l’intuizione scientifica è quello del chimico tedesco che August Kekulè che in sogno ebbe la visione della struttura chimica del benzene danzare davanti ai suoi occhi: “come un serpente che si morde la coda”.
Anche la teoria chimica degli impulsi nervosi del neurologo e premio Nobel tedesco Otto Loewi maturò nel trascorso notturno tra un sogno e l’altro. Dopo un risveglio da una notte turbata e creativa scarabocchiò su dei fogli occasionali una formula incompresa e indecifrabile ad una superficiale e distratta rilettura da sveglio. Solo la notte successiva , svegliatosi una seconda volta da un sonno turbato ed intenso , si riscoprì inspiegabilmente lucido e creativo con in testa l’esatta idea della sua teoria e corredata da tutti i dati analitici ed empirici del suo esperimento.
E scoprì che anche il famoso chimico russo Mendeleef scoprì nel sonno e non da sveglio la disposizione dei 63 elementi allora conosciuti in una Tabella in base al peso atomico e alle sue proprietà.La ossessionante ‘Tavola’ che il burbero e severo prof. di Chimica al Ginnasio costrinse la sua giovane e flessibile intelligenza e memoria ad un primo estenuante e pericoloso esercizio con risvolti onirici non sempre tranquilli e gratrificanti in riferimento ad una adolescenza contrasseganta da spiccate e confuse esigenze fisiologiche di diversa natura..
I riscontri si trovavano anche nel campo strettamente della creatività artistica , fatto che lo iniziarono nella convinzione sempre più ostinata col tempo del sottile e labile confine da attribuire al campo della finzione e a quello della realtà.
Lo strano e accattivante caso del Dottor Jekyll e Mr Hyde per la stessa ammissione di Stevenson si materializzarono durante e subito dopo un sogno.
Una genesi analoga riguarda la scrittura del poema epico Kubla Khan di Coleridge e la creazione della conturbante sonata per violino “Il trillo del diavolo” del compositore settecentesco Tartini.
Gli esempi nel merito dei cosidetti moderni si rivelò un pozzo senza fondo , fatto che lo indusse a non prendere in considerazione di sviluppare la ricerca sino agli albori della civiltà semitico-cristiano-greco-romana dove il contrasto tra il Mitos e il Logos si era costruito più sulla reciprocità che sulla esclusione".
Dal Diario intimo dell' "anonimo del postribolo"

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