mercoledì 24 giugno 2009

Elisir d'amore per ......il viaggio da Cairano 7x



Ma la natura ,ossia la misteriosa e armoniosa voce del cosmo e dei fenomeni del mondo,può essere ammirata,penetrata e imitata nei suoi suoni essenziali e nel suo sacro silenzio.
Bethoven in un momento di emozione scriveva : “dio onnipotente ,nella foresta! Io sono beato e felice nella foresta: ogni albero mi parla di te. Quale splendore signore ! In queste valli in queste altezze è la pace,la pace che occorre per servirti “.Testimonianza che ci ricorda l’origine,ovvero il tempo in cui il canto e la parola erano carichi di un potenza e di una sacralità che solo il divino avrebbe potuto sopportare o esprimere.Perché allora la lingua era musica e suono.Le muse cantavano ,parlavano e danzavano.E il dire degli umani riusciva a farsi tramite di una manifestazione che, delle cose tutte, ,custodiva il carattere qintessenzialmente mitico.
All’inizio la lingua non era che una modalità della musica. Essa “ si trova già nel regno animale, e in maniera stupenda non solo fra gli animali cosidetti superiori, che la usano solo per richiami rumorosi in particolari tra gli uccelli”
Questa è dunque la musica senza parole “propria degli uomini dei tempi primordiali.
E anche Wagner scriveva : “ (La musica) …distrae subito l’intelletto da ogni concezione di nostro rapporto con le cose a noi esterne, e ci separa al tempo stesso, come pura forma libera, da ogni obbiettività,dal mondo esteriore, lasciandoci gettare lo sguardo solo nel nostro intimo essere e in quello di tutte le cose”
Queste sono le sensazione dei primi giorni di Cairano con un spreco di parole e .....la musica è nel silenzio,nel vento ,nei colori,nei sapori e nei sorrisi delle persone quando ti incontrano con un semplice "buongiorno"!
mauro orlando




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