Ci aspettano giornate come erbacce
nel paese che a lungo ci attorciglia.
Qui l’esistenza è un recinto
sull’altopiano, una bestia
rivolta al buio, avvilita
fuori mano.
nel paese che a lungo ci attorciglia.
Qui l’esistenza è un recinto
sull’altopiano, una bestia
rivolta al buio, avvilita
fuori mano.
armin
...........il 16 si ritorna a Cairano non solo per parlare ma per riempire polmoni,occhi e cuore di questi infiniti silenzii e profondissime quiete lontano dal mare estivo della "stagione scocca" e dal cicaleccio annoiato delle città di politichese paranoide e postribolare sul nostro "foll" nazionale che riesce a dare senso madiatico anche alle sue puttaniere 'nudità' e malattie senili.
Saremo silenziosi e comunitari ad aspettare il tramonto sulla 'rupe' e a individuare e definire "segnavie" leggeri,provvisori e liberi come i sogni delle 'notti di mezz'estate' popolate da folletti,clowns,poeti.
"Berremo profondamente ai fonti alpini...chè rimanga nei cor esuli a conforto " e impegno per ridare dignità e identità a questa bella e laboriosa terra senza la pretesa di ripetere 'riti' ,rivendicare 'ethos'o alimentare 'miti' ma determinati a costringere gli altri riottosi, accidiosi, politicanti,annoiati a confrontarsi con la nostra pretesa di vivere l'Irpinia con autenticità,coerenza e risolutezza con nuovi stili di vita, linguaggi e valori.
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