sabato 1 agosto 2009

Elisir d'amore per .......una voglia di 'senso'

Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà...
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha.....
Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha


vasco rossi - un senso
Ai margini ,molto ai margini del dibattito per il prossimo Congresso del Partito Democratico le domande sono molto più ricche e complesse delle risposte che ci vengono dalle mozioni e dalle interviste dei candidati.Tuttavia come capita nella vita ci sono delle preferenze di pelle ,di naso che senza volerlo ci stabiliscono delle priorità,delle gerarchie nella preferenza e nella scelta.
Ma la mia mente insieme al mio cuore va comunque a cogliere e inadeguatezze dei vari discorsi a dare una risposta convincente e concreta ai paradossi straordinari che sta vivendo la democrazia in generale e in particolare in Italia con la presenza e la sua egemonia metastatica 'berlusconiana'.
Oggi ci viene restituita una immagine di una società confusa ed avvilita da una politica che nella migliore delle ipotesi è per lo più gestioneistituzionale e mediatica con partiti ed istituzioni piuttosto deboli, i mezzi di informazioni drogati ,potenti ed accentrati, una cittadinanza distante e mortificata.
La fine delle ideologie totalizzanti del secolo passato gli ha sottratto gli antagonisti ideologici ma non gli ha dato forza e valore anzi ha aumntato i pericoli di squalificazione ed involuzione.
La democrazia figlia comunque del 'divenire' piutosto che dell'essere, della mobilità che della staticità ci obbliga comunque al sospetto, al dubbio e al paradosso.Essa è costante e sempre nuovo superamento delle regole de gioco politico oltre che dell 'ehos' che ne consegue nella sua traducibilità e comunque sempre produttore di nuove regole. Ci ripropone un equilibrio sempre instabile e sotto sforzo, che non definisce e si accontenta mai, che si affina e migiora proprio all'apporto critico e dallo scontro con i vari movimenti che nascono contestualmente nel sociale che non rchiedono necessariamete di essere fagogitati o istituzioalizzati.
L'esigenza democratica è una predisposizione dell'uomo verso di essa a patto di essere coscienti della loro intrinseca fragilità e dalla sua combattuta esigenza di costituzionalizzarsi in conflito e in contrasto con la sua esigenza partecipativa non solo per cercare e dare "senso" ma sopratutto per alimentare il suo spazio e le sue possibilità di esercizio della 'libertà', di consapevolezza e sopratuto di responsabilizzazione individuale .
"Una testa ,un voto" non è un slogan ma è consustanziale alla democrazia ,un modo di pensarla e sopratutto praticarla nella partecipazione consapevole e nella decisione nella delega della rappresentanza.
Per tutto questo diventerà necessario entrare nella competizione di questo congresso in modo personale, riflessivo, attivo , consapevole e responsabile.
mauro orlando

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