sabato 29 agosto 2009

Elisir d'amore (comunque) per .......Francesco De Gregori.

.....che brutta serata ieri a Benevento! C'erano tuti gli ingredienti per un evento: una città spendida,un clima caldo ma sopportabile,tanta gente, Dalla e sopratutto "il principe" Francesco De Gregori.
Una organizzazione pessima e un pubblico "non pagante" hanno reso il tutto una brutta esperienza di massa.Ero con degli amici consapevoli,attenti ,ben disposti e fiduciosi ma tutto è andato per il verso sbagliato e.....si è risolta in una esperienza assolutamente da diemnticare.Un'ora scarsa di spettacolo insieme a Dalla e Francesco, di cui abbiamo sbirciato tra le teste dei rumorosi e caciarosi spettatori tra corrozzelle di pargoletti frignanti ....un cappello bianco che cantava "la donna cannone"!


La canzone d'autore andrebbe protetta da queste esperienze negative.Essa è nata anche per i concerti di massa ma con particolari attenzioni all'ascolto anche delle parole e le storie con idee e sentimenti espressi. La canzoni di Francesco sopratutto ,dove le storie diventano segmenti di storia; piccoli apologhi: più spesso al posto della storia c’è un’autoconfessione, un ritratto, un incontro fuori dal tempo. L’io (e non solo nella canzone d’autore) tende ad essere protagonista, perché più vivo, più emotivo. La metafora è rara e semplice nei termini da congiungere; più frequente (e questo viene dal folk) la similitudine.
La canzone si fa specchio della contemporaneità: sia che questa comporti dubbi e disegni esistenziali, sia che proponga dilemmi sociali e prassi politiche, sia che mostri l’aspetto immediato, semplificato delle cose e dell’amore.Niente di tutto questo è stato possibile provare,sentire o capire ieri sera a Benevento........e ce ne dispiace moltissimo.

La donna cannone
Francesco De Gregori
F. De Gregori

(1983)

Butterò questo mio
enorme cuore
tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda
nell'azzurro io volerò
quando la donna cannone
d'oro e d'argento diventerà
senza passare per la stazione
l'ultimo treno prenderà
in faccia ai maligni
e ai superbi
il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante
lo sottolineerà
dalla bocca del cannone
una canzone esploderà
e con le mani amore
per le mani ti prenderà
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via
così la donna cannone
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero
nero s'incamminò
tutti chiusero gli occhi
l'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono spergiurarono
che non erano mai stati li
e con le mani amore
per le mani ti prenderò
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come vuoi tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete .........

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