martedì 16 settembre 2008

SAFFO

Alle sue alunne
Quando, fanciulle, dite
“Ti coroneremo, cara Saffo,
come la migliore suonatrice della dolce lira”,
non fate onore
ai bei doni delle Muse formose.
Non sapete forse
che rugosa per l’età è la mia pelle,
i capelli da neri son divenuti bianchi,
pochi denti mi sono rimasti
e le gambe quando cammino
a mala pena sorreggono il corpo
mentre un tempo agile mi univo alle danze
come cerbiatta, la più snella fra gli animali?
Non posso farci nulla.
Neppure Dio stesso può fare
quel che non è possibile che avvenga.
E come la Notte stellata
segue all’Aurora dalle rosee braccia
portando oscurità ai confini della terra,
così alla fine Ades raggiunge
ogni essere vivente;
e come non volle
ridare ad Orfeo la donna amata,
così trattiene prigioniera ogni donna che muore
quand’anche la lasciasse seguire
il canto fascinoso e la melodiosa lira dello sposo.
Ma, sappiate,
amo la vita nel suo fiore
e per me splendore di bellezza
è tutt’uno col desiderio di sole.
Non penso di entrare ora nella tana
prima che sia necessario.
Vivrò amandovi
da voi amata.
Questo mi basta
e veramente più non desidero.


Saffo

Traduzione di Simone Saglia




1 commento:

Anonimo ha detto...

ODDIO MAURO...
A ME SAFFO QUEST'ANNO M'HA PROPRIO TRAUMATIZZATO....
METTI ANCHE DEI LIRICI GRECI MASCHI!!!!

ALICE