giovedì 25 settembre 2008

la "leggerezza" di un dolore complesso.






la mia nevrosi mi porta a cercare i vivi

in un palazzo caduto da molti anni

rovine vecchie

a cui nemmeno i cani

danno più attenzione.

io cerco ancora qualcuno che respiri

in questi miei straziati giri.

se c’è qualcuno

in questo mondo che non sa essere nuovo

né antico

può essere soltanto un tuo nemico.

armin


............................."Come la melanconia è la tristezza diventata leggera, cosi lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea (quella dimensione della carnalità umana che pur fa grandi Boccaccio e Rabelais) e mette in dubbio l’io e il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono.Melanconia e humour mescolati e inseparabili caratterizzano l’accento del Principe di Danimarca che abbiamo imparato a riconoscere in tutti o quasi i drammi shakespeariani sulle labbra dei tanti avatars del personaggio Amleto. Uno di essi, Jaques in As You Like It, cosi definisce la melanconia (atto IV, scena I):

è la mia peculiare malinconia composta da elementi diversi, quintessenzadi varie sostanze, e più precisamente di tante differenti esperienze di viaggi durante i quali quel perpetuo ruminare mi ha sprofondato in una capricciosissima tristezza........

Non è una melanconia compatta e opaca, dunque, ma un velo di particelle minutissime d’umori e sensazioni, un pulviscolo d’atomi come tutto ciò che costituisce l’ultima sostanza della molteplicità delle cose". Italo Calvino

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