lunedì 15 settembre 2008

Mai dimenticare "il formicoso"... bello anche in inverno !


M.Teresa Iarrobino

C’è una terra onesta e sconsolata, arsa e brulla, verde e intrisa di sorgenti e di pensiero.Questa terra che amiamo oggi ci è stata sottratta, derubata come sempre negli anni e nella storia.Siamo come raminghi e ci avvaliamo della speranza di poterla liberare dallo scempio, pur sapendo la sua destinazione, oramai disposta, non dalla volontà sociale ma dal decisionismo cui nessuno può sottrarsi.Non convince il gioco preordinato della dell’attuale fase politica e degli uomini che la praticano, non tutelano la vita umana e sociale perché hanno imbrogliato il senso alto della loro funzione. ( Polis, decentramento, autonomia dallo stato centrale, federalismo, ciò che accade è il contrario di ciò che si proclama e di questo dobbiamo prenderne atto.)Come sarà la nostra vita dopo Pero Spaccone?Saremo costretti ad abbandonare ciò che amiamo, i nostri figli non potranno neppure sfiorare l’idea vivere in questa terra così controversa e insieme avvincente;il libro di Farnco Arminio, l’ultimo, che, noi tutti, abbiamo apprezzato e stimato diventerà un cimelio lasciato ai posteri.

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