domenica 12 aprile 2009

Elisir d'amore per ....." una buona Pasqua ...nonostante tutto"





di FERZAN OZPETEK


.......Sono stato varie volte in Abruzzo. Ho molti amici lì...... Riusciamo ad arrivare al piazzale dove oggi sono esposte le bare delle vittime. Alcune hanno sopra una piccola bara bianca. Genitori con i figli. Mi viene da piangere, ma non lo faccio, c'è qualcosa di più forte che mi trattiene. Sarei l'unico. Perché intorno a me ci sono tantissime persone, e nessuna piange. Non riesco a respirare. Voglio allontanarmi. ..... Mi viene in mente che le persone che ho incontrato oggi devono essere così. Non mostrano il dolore, lo tengono dentro. Sono come questa facciata apparentemente integra, e dietro, dentro, devastata. Sono forti, e rimangono gentili con chi incontrano. Al campo, due donne parlano fra di loro. Sono andate alla Caritas a prendere dei vestiti. Commentano quello che è successo, dicono che non si sarebbero mai aspettate di trovarsi in quella situazione. Ma le loro parole sono piene di pudore e di dignità. Mi sporgo a guardare all'interno di una tenda del campo. Una signora in sottoveste è impegnata a rassettare, sta sistemando le sue cose, cerca un ordine nella precarietà. A un tratto i nostri sguardi si incrociano, e senza dirmi una parola mi fa vergognare, come se avessi violato il suo spazio. Poco lontano, vedo un enorme uovo di cioccolato. Sopra c'è scritto. "Nonostante tutto... Buona Pasqua". Non so se le promesse fatte in questi giorni dai politici verranno mantenute. Comunque sento, capisco oggi, che il popolo abruzzese con la sua tenacia, con la sua forza, troverà il modo di ricominciare, di ripartire, di ricostruire. Più tardi, sulla strada del ritorno comincio ad avere i primi cedimenti. Trattengo le lacrime e la tristezza è più forte ora, che mi sono lasciato dietro tutto. Arrivo a casa e sento che tutto quello che ho intorno ha un altro peso, un altro colore. Accendo il cellulare. Tra gli altri, ricevo un messaggio del mio amico medico. Dice: "Un bacio forte e gentile, anche se velato di tristezza".

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