mercoledì 4 giugno 2008

NUCLEARE : ...che passione!

Professor Rubbia qual è la sua visione sul futuro dell’energia?

“Significa che non solo il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni, come del resto anche l’oro, il platino o il rame. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”.
......elementare Watson!



Il problema comune a tutti i rifiuti radioattivi è quello della loro attività: gli atomi radioattivi presenti nei rifiuti si trasformano (decadono) spontaneamente in atomi diversi, emettendo radiazioni ionizzanti. Il meccanismo di decadimento non è modificabile con metodi chimici; così, per esempio, gli atomi radioattivi di Cs137 presenti nel combustibile esaurito delle centrali nucleari decadono sempre allo stesso modo, riducendosi alla metà in circa 30 anni (processo che si indica come tempo di dimezzamento T1/2= 30 anni). Qualunque sia il composto chimico di cui l'atomo di Cesio fa parte, perché il numero di atomi di Cs137 presenti si sia ridotto a circa un millesimo di quello iniziale bisogna quindi aspettare 10 tempi di dimezzamento (210 = 1024), cioè circa 300 anni.
Inoltre alcuni atomi radioattivi presenti nel combustibile esaurito delle centrali sono anche chimicamente tossici in quanto metalli pesanti: per esempio il Plutonio Pu239 , che in aggiunta ha anche un tempo di dimezzamento di circa 25000 anni.
Per confronto, i rifiuti radioattivi ospedalieri, che derivano dalle pratiche di Medicina nucleare, comportano la presenza di quantità abbastanza piccole di atomi radioattivi compatibili con il metabolismo umano (cioè non tossici) e con T1/2 molto brevi (pochi giorni o anche poche ore).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Leggendo questo post istintivamente mi sorgono domande colme di ansia , ma forse sono domande dettate da una donna semplice che capisce poco di tecnologia e di scienza.
Nella mia ignoranza mi chiedo:
che vantaggio ha l'Italia in questo momento a progettare la costruzione di centrali nucleari?
Considerando che, tra il progetto e la realizzazione passeranno un bel pò di anni e il budget dei costi sia di costruzione che di mantenimento sfiora cifre impressionanti per avere in contropartita si e no un 10% del fabbisogno nazionale che ci costa molto meno a comprarlo ?
Considerando inoltre che, tra vent'anni quamdo le centrali saranno terminate, saranno considerate da quanto si dice obsolete ?
E' possibile che chi capisce più di me questi ragionamenti non li fa?
Sono una sognatrice ma anche una persona molto pratica e realista, capisco dunque che bisogna in qualche modo trovare un rimedio al problema energetico, ma le centrali nucleari non mi sembrano la soluzione ottimale.
L'energia del sole, indubbiamente, sarà una risorsa per il futuro, capisco certo che per sfruttarla appieno ci vorrà tempo e denaro, ma intanto iniziamo, tanto il tempo di realizzo è equiparato a quello delle centrali nucleari con il vantaggio che non avremo un mezzo obsoleto.
In attesa, sempre la natura ci viene incontro regandoci il vento...che mi dite delle centrali eoliche ? Tenendo conto che negli Stati Uniti... non sono stupidi gli americani se da una parte cercano a tutti i costi il controllo del mercato del petrolio dall'altra , a casa loro, la prima fonte di energia elettrica sono diventate le centrali eoliche !
Ultima domanda giuroooooooo...
Ma perchè imitiamo gli americani solo per le cose che ritengo negative all'uomo ?
Scusate il mio sfogo, sono una donnetta che parla, parla e ancora alla mia età cerco di capire come va il mondo.
Un bacio a tutti.
Dan