lunedì 16 giugno 2008

Briciole di elisir di ...amore.

Saffo


A me pare simile agli dei
quello che siede innanzi a te e ascolta
le dolci tue parole e l'avvincente riso.
Sobbalza nel petto il mio cuore.
Quando ti vedo ,
a me manca la voce,
si spezza la lingua, sottile fuoco
subito trascorre sulla pelle,
la vista si oscura,
rimbombano gli orecchi,
fluisce il sudore,
un tremito mi prende tutta,
più verde sono dell'erba,
e non sembra lontano
il morire;
ma,
ora che ti ho persa
non mi resta che sopportare.

da una nota del traduttore Simone Saglia
"....Credo che si debba ridimensionare la vulgata interpretazione che scorge in questi versi un esclusivo timbro romantico di un'anima lacerata da un impulso irrefrenabile di gelosia.In verità il sentimento che percorre la lirica di Saffo non è solo gelosia, ma anche compartecipazione al sentimento d'amore, una immedesimazione di lei nella situazione di una epifania in cui la spiritualità dell'amore (a me pare simile agli dei) convive con una reazione dei sensi accesi dalla bellezza"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Entrare nel cuore di Saffo non è semplice, rispetto alla critica profonda che hai citato, mi viene in mente una frase di De Gregori, che dice: e non c'è niente da capire.
E'l'amore, comunque lo vuoi vivere o sentire, l'amore è uguale ai Poli e all' Equatore.
Un abbraccio,
Alice

Anonimo ha detto...

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.

Saffo

Credo che questa frase ne sia l'essenza.
Buona giornata,
Alice

Mauro Orlando ha detto...

Alice...sempre sensibilmente attenta e ricca di considerazioni.