martedì 24 giugno 2008

Edith Stein: sentire e strutture intersoggettive

Su Edith Stein, Emanuela Manfreda ha presentato una comunicazione al Seminario permanente di Etica pubblica dedicato a “Valori religiosi e valori politici” che si è tenuto a Roma il 14-16 giugno 2008, organizzato dal Centro studi filosofici di Gallarate - Servizio nazionale per il Progetto culturale.

Ecco il testo della comunicazione intitolata “Sentire e strutture intersoggettive: orientamento assiologico tra interiorità e trascendenza a partire da Edith Stein”:
WORD: e-manfreda-w.doc

RTF: e-manfreda-r.rtf
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho stampato.
Sentire è una parola familiare,la vita, per essere vissuta, va sentita.
A volte senti le cose più dolorose del mondo, il dolore degli altri, e il tuo, all'infinito.
Forse senza questo non potremmo vivere, un vivere intercalato da una radiante (si dice?) o radiosa felicità.
Dedicato a tutte le persone a cui voglio bene.
Alice

ps. Mauro lo so che tu vuoi i discorsi intellettuali, ma io non li so fare ;-)

Mauro Orlando ha detto...

Spero sia un complimento...io non amo gli "intellettuali" ma gli "intelligenti"

Anonimo ha detto...

D'accordo con te, non li amo neanch'io.
Intendevo filosofici.
Buona domenica