venerdì 12 marzo 2010

Elisir d'amore per..........la "banda Speranza"

......La storia non è un fiume esterno all’uomo, non è il fiume di Eraclito che all’inizio della nostra storia mentale, molti secoli prima della venuta di Cristo, ci ammoniva sulla necessaria unicità e contemporaneità delle passate e presenti azioni con la frase “non potete bagnarvi due volte nello stesso fiume. La storia siamo noi con le nostre partecipazioni mentali, sentimentali, umorali. Tutto dipende da come noi volontariamente ci collochiamo all’interno di questo orologio. Abbiamo un improcrastinabile impegno con le cose, con le persone , con la vita e non ci è dato nasconderci. La storia è fatta di cose semplici “frammenti di vita ” che si dileguano “ ..a guisa di piccoli asteroidi, nella profondità senza ritorno del tempo”, non “bombe atomiche”, “nazionalismi”, “imperialismi”, “guerre politiche, economiche e di religioni”.


nel filone della memoria ......
di franco arminio

nel 1901 michele fede partì per gli stati uniti
con un abito impeccabile che lui stesso aveva cucito.
nel 1929 florindo fede partì per il brasile
con un abito impeccabile che lui stesso aveva cucito.
nel 1947 agostino fede partì per la francia
con un abito impeccabile che lui stesso aveva cucito.
nel 1960 salvatore fede partì per la svizzera
con un abito impeccabile che lui stesso aveva cucito.
oggi al paese nessuno sa più cucire
e l’emigrazione dei sarti è finita.

*

erano undici figli, nati nello stesso letto,
nella stessa stalla. adesso sono tutti in america,
in undici città diverse:
il più grande sta a new york,
gli altri a houston, mesa, tampa, san diego,
cincinnati, syracuse, hartford, denver,
cleveland, rapid city.

*

qui una volta c’era uno che viveva in campagna.
partì dal porto di napoli. c’era un bel cielo
in quel pomeriggio del quarantanove.
la città sembrava felice. ma lui davanti a tanta acqua
e tanto cielo cercava di intravedere i suoi monti,
la sua casa. mentre la nave si avviava lui ancora
guardava verso i monti, pensava alla mucca,
al porco e alle galline che aveva lasciato.
pensava a sua cugina michelina
che gli aveva fatto vedere un seno
proprio mentre lui preparava le valige.

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