martedì 30 marzo 2010

Elisir d'amore per .........Socrate e la sua filosofia.

........mala tempora currunt! la "politica" che tanto ci affascina ed attira lavora sulle macerie di una "italietta all'amatriciana e alla cassola" costruita sulle paure e gli ineteressi particulari malavitosi e amorali........l'Irpinia non si sottrae alla deriva populista e malavitosa...........



Oggi è il tempo dei “sofisti”….Platone ci ha spiegato che il sapere sofistico ,neutrale e prono alle ‘oligarchie’ detiene un forza all’apparenza invincibile ed accattivante e tutti i dialoghi marciano sotto la convinzione che Socrate sarà sconfitto dal sapere oggettivato e subalterno dei sofisti.

Socrate farà comunque opposizione a questo sapere e a questi comportamenti nella ‘pòlis’ sopratutto perchè non ha mai pensato di dovere e potere “cambiare il mondo” o sognari “paradisi perduti” o riempire di parole gli “inverni di un perenne scontento” (nel libro sesto della ‘Repubblica’ Socrate dice che non è il medico a bussare alle porte dei malati, ma viceversa) perchè i più si rivolgeranno sempre a quel sapere o azione che li esenta da ogni fatica o richiesta di autenticità o corenza ai pensieri lunghi,complessi e difficili e sopratutto li ottunde alla consocenza, alla consapevolezza eresponsabilità libera sopratutto nel rispetto di sè stessi.

Nelle nostre “pòlis” si vivono momenti tristi e sconsolanti e il mondo e gli uomini non sempre vanno nel verso dei nostri desideri , aspettative e dei nostri progetti……E allora il momento di ritornare in sè stessi per recuperare le forze perchè il viaggio deve continuare …….Cominciare da sè stessi significa anche andare contro sè stessi per scoprire di essere frutto di rapporti umani,sociali e politici non sempre comprensibili, edificanti e giustificabili. Ogni azione intellettuale o politica ha una funzione sopratutto esitenziale, esortativa e non dimostrativa,affermativa: per chi accoglie l’esortazione c’è la possibilità di trovare la propria strada,per gli altri routine e silenzio……

La scelta di vivere una esperienza comunitaria piuttosto che individualistica ci avverte cheessa non è solo “raccontabile,analizzabile” ma sopratutto”vivibile”e, in un epoca di “tolleranza e di democrazia”, anche “Socrate” non verrebbe più condannato o consiglaito ad uccidersi ma attacato, e marginato o messo al bando mediatico e sociale .Bisogna quindi temere di più il reintegro quando il suo scandalo finisce quando i vari ,vecchi e nuovi corifei dei “piccoli regimi feudali” lo neutralizzano e lo omologano cominciando a scongere o sottolineare o evidenziare in lui una teoria,una dottrina da affrontare “intellettualmente”,teoreticamente o esteticamente…..politicamente . Questo tipo di cultura servile e asservita prima ti espelle e……poi può anche cercare di riassorbirti ammazzandoti una seconda volta e definitivamente.I Menenio agrippa o Cincinnati sono fuori tempo e moda !La storia passata della “intellettualità” mridionale e non soilo….docet!

Biosgna quindi essere consapevoli ,come Socrate, di dover far fronte ai vari attacchi e disrezzi dei propri contemporanei non solo con intelligenza,capacità tecnica ed argomentativa, ma sopratutto di carattere,coerenza e continuità delle proprie azioni anche carsiche… e le idee lunghe e profonde per sostenere lo scontro fino all’ultimo esito, di non fare un passo indietro, di mantenere un atteggiamento costante e convinto…..sempre al “meglio” volando alto dove solo quelli educati ai voli leggeri sanno continuare a respirare e volare assieme.

Socrate non cerca il dialogo con coloro che sono presunti sapienti o che si credono sapienti perchè lui cerca prima di tutto una vita migliore anche nelle “piccole pòlis” con occhi puliti e con cuore fermo per essere “elite” migliore e di eccellenza non nelle cariche pubbliche ma tra gli uomini della città.

La “paesologia” può essere una strada possibile prima di tutto di pensare e realizzare sè stessi e non fornisce una abilità o una capacità di essere venduta su un mercato ancora una volta nel segno del “servo-padrone”.

Per noi non è la pretesa di un amore per un nuovo sapere ma una amore degli uomini divenuti più corenti con la propria vita assieme ai prori concittadini e radicati in modo vitale nel prorio territorio.Noi siamo persone che hanno voglia e ardire di parlare in prima persona …le teorie non hanno nessun valore e non ci danno nulla di più se non provare a vivere le nostre emozioni e idee direttamente e sul campo….Il coraggio oggi si misura con la consapevolezza di un punto di vista maturato sopratutto con lo sforzo totale e quotidiano della propria sapendo oggi le convinzioni sul mercato sono leggere e i cuori deboli.

La nostra barra di riferimento nel nostro Blog e e nelle comunità dei piccoli paesi dalla grande vita è “il meglio” possibile e concreto sapendo che comunque c’è un senso,un fine ,una direzione e un luogo verso cui andare tenendo nel dovuto conto i compagni di viaggio dubbiosi e i tanti consiglieri interessati (intellettuali ,politici e quant’altro) a ostacolare ,deviare o interrompere il nostro lungo, difficile ma entusiasmante viaggio in noi stessi e nei nostri territori.

…solo per questo ci ritrovaimo mercoledì alle ora 18 presso la “radura” del Bar Ciotola a Grottaminarda per un dolcetto….e poi un pizza comunitaria per ripredere forza e detrminazione per
il viaggio verso Cairano……

mauro orlando

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