lunedì 11 gennaio 2010

Elisir d'amore per .......la "cura" verso la "paesologia"

La "cura" che Battiato dedica al rapporto amoroso è della stessa intensità e importanza di quella che noi dobbiamo coltivare nell nostro sentimento e passione "paesologica" come Franco ci suggerisce poeticamente.......” Per vivere in un paese - scrive Franco Arminio - devi dismettere ogni arroganza. Non importa se la...... nascondi o la fai fluire. L’arroganza si sente, agisce come un acido che corrode i tuoi legami con gli altri. Il paese è una creatura che ti chiede misericordia. Devi sentirti come un cane bastonato. Non devi sentirti uno che ha qualcosa da insegnare, uno che vuole cambiare la sua vita e quella degli altri. Il paese ti chiede di amare quello che sei e quello che il paese è. Non devi fare altro”.

.......Per questo nuovo viaggio dell”io” e per l”io” occorre precisare il significato della “cura”. In Heidegger la ricerca del senso dell’essere in accezione esistenziale lo conduce a trovare un originale tema speculativo: la Cura (Sorge). L'antica parola latina cura indica due termini apparentemente lontanissimi, come angoscia e protezione; “cura” potrebbe essere reso nella nostra lingua anche con l’espressione pre-occupazione, che indica appunto sia l’atto del preoccuparsi, del prendersi cura, che una situazione preoccupante, carica di inquietanti interrogativi. La cura (Sorge) indica quel fenomeno esistenziale che Heidegger definisce anche Besorgen, “prendersi-cura”. Ci si prende cura non solo di un esser-ci, di una singola esistenza, ma in generale dei diversi enti intramondani, cioè le varie cose che incontriamo nel commercio-ambientale con il mondo in cui già ci troviamo. Pre-occupandoci per ‘paura’ della cosa che ci viene incontro, per Heidegger noi sperimentiamo una sorta di apprensione indeterminata, dalla quale non possiamo sottrarci. Non si capisce però perché il rapporto con gli enti ,uomini e cose, dovrebbe causare apprensione o timore, mentre in realtà l’insicurezza impedisce di fatto qualsiasi rapporto di conoscenza. Privilegiare la “cura” rispetto ad altre situazioni emotive segnala di una concezione dell’esistenza che rivela con chiarezza l’assenza di risposte reali all’esigenza spirituale dell’uomo, descritto dal primo Heidegger come preda dell’angoscia, e in qualche modo ostaggio delle sue paure, che non lo abbandonano mai. Il “nichilismo” regressivo,estetizzante e freddo contrapposto ad un “nihilismo” propulsivo,caldo e critico (dalla relazione all'incontro di Grottaminarda sulla "paesologia")
mauro orlando

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