martedì 24 febbraio 2009

Elisir d'amore per ..........un fratello-amico.






A Tonino Orlando
Un amico incontrato
sulla strada del dolore


Un giorno o l´altro scenderai le scale
-come una volta-
e verrai a chiamarmi.
" Sali da me - mi dirai ancora -
Che te ne fai, sempre tutto solo?".

Mi sottrarrai/anche se per poco/o per sempre/
alla solitudine dei libri/delle carte/dei giornali,
dove si perde il senso delle cose
e delle semplici parole.

Trent´anni da internati in un quartiere,
chiusi nella gabbia dorata/
di un moderno condominio.
Vedersi senza guardarsi/parlarsi/
se non per dire "Buongiorno! Buona sera!
Buona Pasqua! Buon Natale!"
o per pensare al giardino tignoso,
al tetto che piove,
ai lampioni del viale,
agli abeti che rubano la luce alle finestre/
od entrano coi rami nelle stanze
e a tant´altre cazzate così.

Poi incontrarsi all´improvviso
sulla strada del dolore/della sofferenza della carne/
dell´ora estrema rinviata.
È bello guardarsi negli occhi
e sentirsi sodali,
ritrovare la voglia di vivere/ogni cosa alla buona/
banali occasioni/sagre, feste, sapori/
scaramucce di piazza/teatrino di farse
e comparse paesane.
E fare footing all´aria aperta,
con il cuore bambino/semplice/alla mano.

Poi all´improvviso/senza avviso/
il volo nell´Aldilà/
nel sole infocato di luglio/
su una spiaggia affollata e distratta.

Un giorno o l´altro scenderai le scale
-una sola rampa ci separa-
e verrai a trovarmi.


Tonino Capaldo






1 commento:

Anonimo ha detto...

E' sempre commovente trovare ricordi dello zio, è confortante sapere quanto è amato, cosa che corrisponde al mio animo.
grazie annafranca