giovedì 12 febbraio 2009

Elisir d'amore per ..........la Costituzione italiana.




Una piazza per difendere la Costituzione
Alberto Custodero la Repubblica 12-02-2009

«La democrazia italiana è in bilico. È bene che lo sappiano i giornalisti di tutto il mondo». È l´allarme lanciato ieri alla Stampa Estera da Gustavo Zagrebelsky, primo firmatario della petizione «Rompiamo il silenzio» promossa da Libertà e Giustizia che ha già raccolto oltre 170 mila firme. In platea, ad ascoltarlo, c´era anche Oscar Luigi Scalfaro, l´ex presidente della Repubblica che, oggi pomeriggio, a Roma, darà voce alla manifestazione del Pd in difesa della Costituzione.Zagrebelsky ha spiegato così, alludendo al fascismo e al nazismo, la gravità del suo riferimento storico: «Non è la prima volta che l´Italia è il luogo di un esperimento politico. Lo fu, in passato, di un modello che poi si diffuse in tutta Europa. È chiara l´allusione?». «Il conflitto sulla Costituzione che stiamo vivendo da tempo - ha aggiunto - è di gran lunga il più distruttivo fra tutti i conflitti possibili». Per spiegare lo spirito del manifesto di Libertà e Giustizia sottoscritto fra l´altro dall´attore-regista Roberto Benigni, da Guglielmo Epifani e da decine di sindaci, il costituzionalista ha citato Norberto Bobbio. «Per il grande filosofo torinese - ha detto - la democrazia è un regime fragile e difficile. Il nostro documento è dunque un richiamo a tutti i democratici affinché stiano in allerta». Per Libertà e Giustizia, «il tarlo fondamentale per la nostra democrazia è la disuguaglianza, senza la quale la democrazia si trasforma in oligarchia». In una situazione in cui tutto si sta accentrando in "alto", spiega ancora il presidente emerito della Consulta (ma senza citare mai il presidente del consiglio Silvio Berlusconi), il problema del conflitto di interessi «è solo un aspetto». «C´è, poi - dice Zagrebelsky - la concentrazione del potere economico di cui noi cittadini non abbiamo alcuna idea». «E c´è, infine, la questione del voto, che oggi - sottolinea - è diventata un´altra cosa: le segreterie fanno l´investitura, ai cittadini resta il potere limitato di dire quanti politici entrano il Parlamento. Ma ciò è una deviazione della democrazia». Se la società civile è scesa in campo in difesa della Costituzione già da tempo con il manifesto di Libertà e Giustizia (che si può sottoscrivere anche su Repubblica. it), la politica si è mobilitata dopo il caso Englaro per difendere i diritti costituzionali. E, soprattutto, per fare quadrato intorno al presidente della Repubblica, attaccato dal centrodestra per non aver voluto firmare il decreto con il quale il premier Silvio Berlusconi voleva «salvare Eluana». Oggi, a Roma, alle 18, in piazza Santi Apostoli, luogo storico dove spesso il centrosinistra s´è ritrovato, si terrà una manifestazione organizzata dal Pd - alla quale hanno aderito anche l´Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e i Liberaldemocratici - nel corso della quale parlerà Oscar Luigi Scalfaro, uno dei membri dell´Assemblea Costituente. A sostegno della manifestazione del Pd, è stato lanciato dall´Unità l´appello intitolato «Siamo con il presidente della Repubblica» che ha registrato più di ventimila adesioni, da Anna Finocchiaro a Dacia Maraini, da Giovanni Bachelet ai premi Nobel Rita Levi Montalcini e Dario Fo.

Nessun commento: