Anche un poeta a volte sente la necessità umana di entrare nella cronaca con il rischio di essere frainteso : "Sono di sinistra, ma non le appartengo.Voglio avere la libertà di poter verificare sempre le mie scelte e quelle degli altri. Non temo l'arrivo dei barbari.Berlusconi ha una salda maggioranza e speriamo che la usi per modernizzare il paese.Se ci riuscisse, non farebbe una politca di destra o di sinistra, ma soltanto il bene di tutti"Ma Francesco è sempre il poeta che scrive e canta una canzone bellissima,"La storia siamo noi", che per alternanze melodiche semplici e progressive,diventa suo malgrado 'canzone manifesto' di una condizione umana universale, non particolare. Ci canta non ci spiega che ,oltre, molto oltre il lavoro, la fabbrica, la miseria, il dolore proletario che pur non contemplati, "La Storia" dipana la storia stessa dell’uomo nei tempi, nei secoli e per il futuro. L’insolubilità apparente di armonia tra gli uomini diventa contingenza, casualità; come a dire: non si è mai trovato, per ora, il modo, il momento. L’accusa verso chi approfitta della storia a suo vantaggio diventa pietà e vergogna come a dire bisogna riscrivere il vocabolario tra la parola "vincere" e la parola "perdere".Come? "Perdere" è momentanea, illusoria inferiorità rispetto a chi distorce la storia. "Vincere" è essere nella storia, nell’euforia e negli errori degli uomini, nel loro diritto ad ogni religione ed idea per essere liberi e artefici.Vorrei continuare a sentire questi sentimenti caldi , queste passioni propulsive che non diventeranno mai cronaca da "vanity", ideologia partigiana, o dottrina prescrittiva,auoritaria o dogmatica.
Speriamo che sia stato frainteso...e lo spero anche per Venditti o Pino daniele, ma come possono cambiare opinione così come gira il vento??Per fortuna che abbiamo Roberto, Lui si che è stato sempre coerente, da qualsiasi parte girasse il vento... guarda che bell'articolo ho trovato stamattina: ..."A Roberto Vecchioni – illustre cantautore italiano, popolare e raffinato al tempo stesso, capace di divertire e commuovere – viene riconosciuto il merito di aver promosso, valorizzato e difeso il territorio, attraverso una poetica interessata a cantare le vicende e le gesta degli uomini, le loro tradizioni e le loro radici. Nella sua lunga carriera, caratterizzata da una grande coerenza non solo artistica ma anche etica e intellettuale, ha saputo muoversi tra musica e letteratura, utilizzando con abilità parole e note che celebrassero il legame con le proprie origini. Nelle sue canzoni, poesie e libri è spesso presente il riferimento ai miti della storia, della letteratura o dell’arte, presi in prestito per raccontare un viaggio interiore che si fa universale e per riflettere sull’attaccamento ai propri valori e alla propria cultura....."Questo è il link:http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=50438&cat_code=10un abbraccioolga
Grazie Olga per la tua visita e per il tuo contributo.Di roberto sapevo già!Per francesco non è questione di "opinioni" ma solamente di ambiti che non gli è "proprio".Siamo troppo immersi nel politchese per capire il grande valore e privilegio della politica nel suo senso alto.
Son d'accordo, qui tutti parlano di politica e nessuno sa farla.Bella gente, chissà quando torneremo a votare.Alice
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....la poesiala musicala democrazial'uomo
la natura
il sentimentoil sognola speranza
la politica
la terra nativa
la terra che ti ospita
la sensualitàla ragionela fedel' amicizia....
e... ognuno può liberamente, a suo piacere, aggiungere il suo personale"elisir".
Massimo Troisi
3 commenti:
Speriamo che sia stato frainteso...e lo spero anche per Venditti o Pino daniele, ma come possono cambiare opinione così come gira il vento??
Per fortuna che abbiamo Roberto, Lui si che è stato sempre coerente, da qualsiasi parte girasse il vento... guarda che bell'articolo ho trovato stamattina:
..."A Roberto Vecchioni – illustre cantautore italiano, popolare e raffinato al tempo stesso, capace di divertire e commuovere – viene riconosciuto il merito di aver promosso, valorizzato e difeso il territorio, attraverso una poetica interessata a cantare le vicende e le gesta degli uomini, le loro tradizioni e le loro radici.
Nella sua lunga carriera, caratterizzata da una grande coerenza non solo artistica ma anche etica e intellettuale, ha saputo muoversi tra musica e letteratura, utilizzando con abilità parole e note che celebrassero il legame con le proprie origini. Nelle sue canzoni, poesie e libri è spesso presente il riferimento ai miti della storia, della letteratura o dell’arte, presi in prestito per raccontare un viaggio interiore che si fa universale e per riflettere sull’attaccamento ai propri valori e alla propria cultura....."
Questo è il link:http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=50438&cat_code=10
un abbraccio
olga
Grazie Olga per la tua visita e per il tuo contributo.
Di roberto sapevo già!
Per francesco non è questione di "opinioni" ma solamente di ambiti che non gli è "proprio".Siamo troppo immersi nel politchese per capire il grande valore e privilegio della politica nel suo senso alto.
Son d'accordo, qui tutti parlano di politica e nessuno sa farla.
Bella gente, chissà quando torneremo a votare.
Alice
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