di Claudio Magris
"...oggi sono gli zingari ad occupare i titoli cubitali dei giornali con i reati compiuti da alcuni di loro ed altri a loro attribuiti, e con i violenti soprusi patiti da alcuni di essi.
In entrambi i casi, lo Stato - è solo lo Stato che ha il monopolio dell'uso della forza - ha da individuare e perseguire gli autori di atti delittuosi, il delinquente che ruba e molesta come il delinquente che getta le bombe Molotov negli anni settanta o contro i Rom oggi. Il nostro codice o meglio la nostra civiltà giuridica consentono di punire soltanto individui - rei di delitti accertati, la cui responsabilità è sempre personale - e mai gruppi o comunità poco importa se etniche ,sociali , politiche o religiose. Attentare a questo principio - prendendosla con gli zingari, gli ebrei o padani anzichè con un concreto colpevole colto con le mani nel sacco, sia egli nato a Timbuctù o ad Abbiategrasso - mina alla radice la universalità umana e in particolare la nostra civiltà, l'Occidente. Chi nega questo fondamento dell'umanità e del diritto è il vero barbaro, e non ci interessa donde arrivi, se dall'orto dietro casa nostra o da lontani deserti...."
Corriere ,26 maggio 2008
Libertà
Noi Zingari abbiamo una sola religione: la libertà.
In cambio di questa rinunciamo alla ricchezza,
al potere, alla scienza ed alla gloria.
Viviamo ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Quando si muore si lascia tutto:
un miserabile carrozzone come un grande impero.
E noi crediamo che in quel momento
sia molto meglio essere stati Zingari che re.
Non pensiamo alla morte.
Non la temiamo, ecco tutto.
Il nostro segreto sta nel godere ogni giorno le piccole cose
che la vita ci offre e che gli altri uomini non sanno apprezzare:
una mattina di sole,
un bagno nella sorgente,
lo sguardo di qualcuno che ci ama.
E' difficile capire queste cose, lo so.
Zingari si nasce.
Ci piace camminare sotto le stelle.
Si raccontano strane cose sugli Zingari.
Si dice che leggono l'avvenire nelle stelle
e che possiedono il filtro dell'amore.
La gente non crede alle cose che non sa spiegarsi.
Noi invece non cerchiamo di spiegarci le cose in cui crediamo.
La nostra è una vita semplice, primitiva.
Ci basta avere per tetto il cielo,
un fuoco per scaldarci
e le nostre canzoni, quando siamo tristi.
2 commenti:
Caro Mauro,
è sempre un piacere leggerti!
Il blog mi pare ben fatto (per quanto ne possa capire io...).
Cercheró di venire a visitarti più spesso.
Un abbraccio
oli
Spero di avere qualche tuo contributo....nello spirito leggero e autentico del nostro modo di vedere e vivere la terra che ci ha generato e che ci ospita.
mauro
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