mercoledì 3 febbraio 2010

Elisir d'amore per .....una canzone "paesologica"

di mauro orlando

…..anche una semplice canzone ,espressione di un “io” lirico che ’canta’ in musica e parole le emozioni e il senso profondo di vivere le persone amate e le cose semplici nell’incanto di un mondo di bellezza,rabbia e amore e riuscire nel sogno a vedere migrare sole,luna e stelle ,respirare “aria di sale e maggese, “gli aromi della salvia e rosmarino”, “le strisce delle lumache nei loro gusci, capire tutti gli sguardi dietro agli scuri,…..e altro ancora ….tra ”delfini vaganti nel verde del mare tranquillo” dell’appennino irpino di Cairano, o tosco-emiliano di Pàvana o anche dei piccoli borghi montani del Tiibet o delle Ande……chiusi negli enigmi del silenzio e della bellezza……


Vorrei – Francesco Guccini

Vorrei conoscer l’ odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell’ aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io…

Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c’è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d’ un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos’è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l’ universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell’ Appennino dove risuona
fra gli alberi un’ usata e semplice tramontana

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io…

Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l’ oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all’ infinito

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io…

Nessun commento: