lunedì 6 novembre 2017


..come nacque un bel libro di poesie giovanili....
Egregio Professore,
mi costa molto doverla importunare soprattutto nella ricercata e sacra intimità dei suoi “ozi desenzanesi”.
L’ impellente e improcrastinabile motivo,poi, rischia ad uno sguardo fugace di rientrare nella casistica desueta del “ solito ed inopportuno rompicoglione”in cerca di rassicurazione e conforto alla sua dubbia e controversa capacità versificatoria o artistica.
Il fatto è presto detto. Tutto nasce dall’amore sconfinato e nobile di una mamma che con religiosa segretezza ha voluto conservare gli sfoghi letterari e poetici del suo proprio giovane figlio.
Il caso ha voluto che io divenissi, dopo la sua recente dipartita nell’eternità, unica erede materiale di questi eccellenti e promettenti versi.
Data la mia inesperienza estetica ed ermeneutica,io non mi sento in grado di diffondermi sulla natura di questi versi per me deliziosi e promettenti.Questi versi non hanno sicuramente ancora un loro stile, ma sento che sono sommessi e coperti avvii a un accento autenticamente personale.
Io , a differenza di lei e della sua accertata esperienza letteraria e sensibilità culturale, non so dire se sono dei buoni versi ma so solo sentire una autentica esigenza di ricerca di penetrare in sé stesso e di delineare una via d’uscita naturale a scrivere i propri affannosi e giovanili sentimenti e impellenti e burrascosi sogni .
Si sente che c’è una ragione poetiche che lo spinge a scrivere e estendere le sue radici nel più profondo e riposto luogo del suo cuore. Si avverte l’impellenza caotica e disordinata di un impulso di una ricca vita giovanile che vuol farsi segno e testimone di sogni e d’amore.
Sono raffigurate le inquiete tristezze e le strazianti nostalgie, i pensieri passeggeri e la fede in qualche occasionale bellezza, raffigurate con intima, profonda, burrascosa, sincera ed autentica ingenuità linguistica ,ma usando soprattutto le immagini dei propri fantasmagorici sogni e della propria giovane memoria e intelligenza.
Mi sembra che le sue parole riescono a cogliere la ricchezza di una mondo reale povero e limitato rispetto alla sua sfrenata esigenza di fantastico e di fuga nei sogni e nel tesoro dei ricordi.
C’è un autentico viaggio al proprio interno alla ricerche delle parole adatte e giuste per esprimere la propria intima , sacra e non ancora definita identità.
Io ho sentito il suono di questi precoci sentimenti ammaliato come al canto delle sirene ma non sono capace e non voglio perdermi in interpretazioni partigiane e sprovvedute.
E’ questo il motivo della mia incauta sfrontatezza nei suoi riguardi e della sua sacrosanta privacy.
Insomma io con grande modestia credo che questo giovane poeta si farà e che il suo valore non è solo dettato da uno sconfinato amore materno o da incauto e sprovveduto sentire di un critico bricoleur quale io mi sento di essere.
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità ad accordarmi ascolto e fiducia dettate solo dal rispetto alla sua privata persona e alle sue riconosciute e pubbliche capacità e sensibilità poetiche e letterarie.
Con,devozione , rispetto e simpatia
Un anonimo ereditario di un ’ inizio di viaggio nel ‘ sublime’ e nel ‘sogno’ 

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