giovedì 9 novembre 2017


"cazzo" e scusate l'incazzatura e la caduta di stile... 
 ma perchè Platone ci ha costretto ad uscire dalla caverna 
liberarci dalle catene a fatica a godere delle ombre sul muro 
che ci raccontavano favole e dolci fanfaluche 
 a cominciare dal gioco di Arianna 
 nei labirinti senza amore 
 educare gli occhi alla luce e le orecchie ai rumori 
sentire odori nuovi e inventare parole 
nel vedere gli uomini e le cose con paura
 guardare in faccia il Sole 
perdersi e cercare i desideri tra le stelle 
che cadono in agosto 
 accodarci alla coda degli umani ciechi-sordi-muti 
 in fila verso il precipizio insidioso della vita 
.... ascoltare un Dio che detesta il suo creato 
e pregarlo con canti ...danze....musiche e parole 
e stanchi di soffrire nella valle di lacrime .
... temere un ritorno da esule incompreso 
a riveder le ombre dell'infanzia felice 
per evitare il buco nero dell'eterna morte corporale 
essere soli e senza scuse e vivere senza perdere il sorriso 
e poi venne Lacan a curare le isteriche paranoiche ossessioni 
di un un "io" oggetto altro estraneo e ossificato artificio immaginario
 che occulta l'angoscia mostruosa di una "spontaneità irriflessa" 
un "io" arlecchino servitore di più padroni 
che vive il mondo vero come finzione e immagine irriflessa del reale 
 solo per ingannare il suo vero "io" quello dell'inconscio e dei i suoi desideri
 "Je est un autre"
 sbattuto su e giù dalla caverna come un oggetto estraneo all'esistenza 
col sorriso beffardo di chi ha visto un reale "senza fondo"
..."senza senso" "senza legge" di chi ha visto lo scandalo 
che esorbita la vita in una solitudine 
che ci accompagna nell'inesistenza.. 
......e oggi siamo ancora una volta a parlare
 di Berlusconi...Salvini....e Di Maio 
 e la Sicilia nuova di Musumeci 
rottamando il giovin fiorentin ribelle ultima speme
 consumata nell'attimo di una stagione
 e .....dovere scegliere il meno peggio ma allora .
..perdo la faccia e ripeto....... 
CAZZO...CAZZO....CAZZO
.......poeticamente senza stile!

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