Non c'è tanto da stupirsi che ogni tanto siamo colti alle spalle dai nostri ricordi,anche riguardo un semplice film come "il laureato" che comunque è stato un momento piacevolmente critico della crescita delle nostre fantasie sentimentali ed erotiche....... e le nostre confuse esigenze sociali e democratiche.
Ognuno di noi vive il giorno e la notte ,imprigionato e difeso dalla sue quattro mure,le sue fantasie e suoi sogni ,la sua solitudine e le sue paure,in guerra con se stesso, col suo dio o il suo demonio.Ognuno costruisce i suoi labirinti logici o esistenziali per provare in continuità le sue capacità di dare senso anche ad una prigione.
E poi una canzone ,un colore, una poesia ed ecco la magia e il senso della vita !!!!!
Ognuno ha i suoi labirinti di cui non conosce l’uscita.Ma ha lsaciato delle tracce o dei piccoli segnavie. Chi conosce i suoi percorsi ?Solo i vecchi che ci hanno passato una vita e i bambini che ne fanno terreno di esplorazione e scorrerie.
A ripensarci ora che sono vecchio e tante ne ho fatte e viste ,direi che si esce da un labirinto solo per entrare in un altro sicchè muovendosi si resta fermi, ma questa è la nostra condizione : di contenere in ogni nostro attimo tutto il futuro e tutto il passato che coincidono incontrandosi nella porta carraia del nostro presente.
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