giovedì 5 novembre 2009

Elisir d'amore per .......l'amore-sapere-potere.



EROS....ECONDO? (dialogo immaginifico tra il Clown Nanosecondo ed il Suo Angelo custode Mercurzio)


Nanosecondo: Carissimo Mercurzio te l'ho detto un sacco di volte...i Clown, i Pagliacci, sono gli unici che riescono a parlare con gli Angeli e con i Demoni, a volte si fanno aiutare dai becchini al cimitero. Clown, colonus: contadino; lo zotico, l’inurbano, colui che sta fuori la logica perbenista. Il Clown, il Pagliaccio, è colui che si rotola nella terra e ri-nasce dalla terra. Si sporca per ri-emergere e trasformarsi. Ricicla, nel contempo, tutte le sostanze tossiche e nocive, acide e velenose. Insomma, come il pesce Pagliaccio è in simbiosi con l’Anemone Velenosa per sopravvivere, per questo t'ho detto di aiutarmi a salvare Amleto, anche perché credo che anche lui fosse un clown ed i Clown e poi in fondo sono essi stessi un po’ Angeli ed un po’ Demoni? Per questo a volte facciamo così tanta paura ai bambini. Però come, i contadini riusciamo anche ad utilizzare tutti i residui, gli escrementi, per concimare la terra e far ri-nascere nuovi frutti. Lo sai anche tu che la merda è una benidizione del cielo. Ci aiuta a farci eliminare le cose inutili a noi ma anche utile a noi stessi per concimare i campi e renderli fertili. Anche voi Angeli vi confrontate ogni giorno con il male ma anche tu sai che non puoi eliminare la zizzania se non il grano non cresce. Per questo non siete pronti ad uccidere, nonostante armato anche tu con la spada. Tu lo sai, perchè sono un po’ agnostico, ed oggi anche un pò angosciato ma penso che non si dovrebbe mai uccidere nessun essere umano, animale o vegetale perchè se no uccidiamo un pezzo di noi e del nostro amore per la vita. Qua però na cosa te la devo dire perchè la tengo proprio sul groppone e non "mezze parole": "Il Cristianesimo dette da bere ad Eros del veleno. Costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio". Così scrisse anche un famoso filosofo - che credo che tu conosca molto bene. Annunciò un giorno la morte di Dio, si chiamava Nietzsche, ma io lo so "LUI" si fece una grande risata e disse che poi tutto sommato gli piaceva sto filosofo perchè era uno dei più spregiudicati e radicali pensatori tra gli umani. Dio rise di sè! Anche lui un pò Clown. Mercuzio: Caro Nanos, sta storia che mo pure Dio è Clown tienitela per te se non ti becchi una scoumunica ...anche se ti dico che LUI quendo sente ste cose si diverte un universo.....ma per tornare a noi ....ti dico che come il riso.....anche l’eros l'esperienza più ignota per l'uomo, anche quando più esibita o mal praticata, della vostra cultura e della vostra storia, che vi offre al contempo una sorta di specchio delle radici più remote e cancellate della logica dei vostri odierni comportamenti sessuali. E’ la storia dell' “uomo del desiderio” che dovresti riscrivere. Nanosecondo: Ma che dici Mercù io sta storia - almeno per me - ci sto provando a riscriverla almeno da sei anni. Ma, più che una storia è un viaggio nel tempo che sto realizzando con l’aiuto della mia moto. Una cosa però l’ho capita: solo se riusciamo a trasformare tutte le nostre paure in desidero di libertà e di rispetto possiamo riscrivere la nostra storia. Ma, poi come faccio a riscriverla da solo sta storia se ci sono tanti protagonisti ed io non posso condizionare nessun per il rispetto del "libero arbitrio"? Per questo ho preso a prestito la storia “riadattata di “Amleto avvisato mezzo salvato”. Se vuoi è una metafora. Le metafore aiutano a superare le paure e trasformarle in desideri un pò come le fiabe. Non credi? Mercurio: Questa storia di trasformare tutte le paure in desiderio mi sembra che possa essere un rischio. E, poi stai ancora appresso le Fiabe? Faccio un esempio: se l'uomo trasforma le paure della concupiscenza o della libido in desiderio, rischia di mettere in atto come uomo solo le sue voglie e non si sofferma nell’analisi delle pratiche attraverso cui ogni individuo è stato spinto a fermare l'attenzione su se stesso, a decifrarsi, riconoscersi e dichiararsi soggetto di desiderio, mettendo in gioco gli uni con gli altri un certo rapporto che permette loro di scoprire nel desiderio la verità del loro essere, (per questo hanno paura?) sia esso naturale o viziato.

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