martedì 10 marzo 2009

Elisir d'amore per .....la malia dell'Irpinia d'oriente.





Una bella tappa educativa nel viaggio verso la magia di Cairano. I giovani studenti del liceo Colletta di Avellino insieme agli insegnati ed amici hanno dovuto subire con intelligenza e curiosità il fascino e le insidie delle parole poetiche di franco .Affabulazioni e racconti per raccontare una irpinia del cuore più che della ragione che tutti conoscevano nei racconti,nei ricordi e nelle nostalgie dei propri genitori ma che nessuno conosceva o aveva la curiosità di conoscere e vivere in prima persona.
Imparare “ad aprire gli occhi” e usarli per liberarsi ‘del peso delle parole’ e della ragione per scoprire un mondo che sembra immobile ,arcaico e lontano ma che invece è dentro di noi ed è ricco di vita , di persone,storie piene e vere .Viverle con le ragioni del cuore e con ‘con la leggerezza di un passero nel suo volo sopra un ramo’.Imparare convivere con il silenzio anche della solitudine conficcandosi in esso istante per istante senza cercare razionalmente di dagli un senso ma sentire vivere il loro senso.
La bellezza di una Irpinia anche se dolente, triste non “solitaria y final” ma ricca di speranza e di futuro.Questa è la malia della Comunità provvisoria che vola leggera e intrigante al di là dell’Irpinia d’oriente come gli omini di Chagal.
Ci ha raccontato del suo ‘terremoto’ e del suo cercare di guardare alle macerie materiali e che ci ha scaricato soprattutto nell’anima togliendoci la capacità profonda dello sguardo di un vecchio che di quei ruderi vedeva storie e persone della sua storia viva e piena non solo di ricordo e memoria o sentire il silenzio dei sospiri che durano tre giorni di una ragazza dietro una finestra .Ci ha parlato di una concezione del tempo e della storia o meglio delle storie come ‘piccoli istanti dilatati e grandi istanti ridotti’.Quanto materiale ho accumulato ieri nel mio zaino come buon viatico per Cairano!
Mauro orlando

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