........pena e distanza dal il Piccolo dittatore strapaesano, baùscia e ridens!
AUT CAESAR AUT NULLUS !
A Proposito della malattia del cittadino Berlusconi
“Vedo ,cittadino Berlusconi,
che sei riuscito a trasformare in virtù
la tua smania, in salute la tua malattia.
Ecco un uomo che ha tutto- oltre il decente-
ma vuole avere di più. Ecco una persona
che ogni mattina dovrebbe svegliarsi e dire :
che culo,grazie, che culo, grazie
e temere soltanto che l’invidia degli dei
arrivi a porre fine alla sua fortuna.
Ma quest’uomo vuole quadrare a suo modo
gli inncerti conti con il destino :
perfino l’invidia appartiene a lui, e agli dei
spetta soltanto temerla.la coltiva
tra i marmi a pecchi dei suoi settanta cessi
la cuoce al piccolo fuoco che gli scava il cuore
perché vuole che TUTTI lo amini,vuole
che nessuno, dentro e fuori il suo regno
possa trascurare di considerarlo
il migliore,l’esemplare ottimate
il padre augurabile ad ogni figlio
il figlio desiderato da ogni madre
il marito preferibile da ogni moglie
l’amante spiritoso, il buon compagno di gozzoviglie
una specie di dio autoconvocato..........
........Sappi , cittadino Berlusconi
che i miei difetti sono meno dannosi
delle tue qualità.Ma non ho l’intenzione
(pur avendone l’occasione)
di dirlo ai quattro venti : perché già dicendolo
e dunque proponendomi come persona da imitare
violerei i presupposti stessi del mio valore
che richede, per essere tale
imbarazzo,altosenso del ridicolo
e come unico progetto importante
lavorare di meno per garantire ai miei figli
quel me stesso libero da obbligo
che solo può riuscirgli padre.
E accade ancora, cittadino Berlusconi,
che l’imbarazzo che frena i timidi
i rispettosi, i pigri, i metitabondi,
coloro che non pensano di essere il Motore
oggi sembri rassegnato timore
perché non è spendibile sulla piazza centrale
quanto la tua rumorosa propaganda.
Ma intanto rimangono a circondarti
soltanto gli smaniosi e gli incontentabili
i fanti servizievoli per mestiere, i santi
della compravendita,i faccendieri malati
di fretta,tutti coloro che non hanno preso
abbastanza impegni con se stessi
e ne hanno presi troppo con la professione.
Noi invece non ci avrai sicuramente
e sottovaluti, per giunta, sottovaluti di molto
quella forma silenziosa di solidarietà
che unisce tutti gli scopritori di misura
tutti i portatori di gentilezza
scuotitori di testa davanti all’arbitrio
portatori di pazienza davanti all’ossessione
di pudore davanti all’esagerazione.
Noi ci riconosciami con uno sguardo
mentre a te,per sapere di chi ti puoi fidare,
serve un applauso.
Ci credi distratti, e noi stessi
ci crediamo troppo dediti alla nostra salute
per rovinarci il fegato e l’umore
( o la reputazione, nel caso si vada in televisione)
contardicendo la tua scadente furia.
Ma sappi, cittadino Berlusconi, sappilo bene,
che in ogni casa abita almeno un allegro fannullone
in ogni ufficio un bevitore-conversatore
in ogni famiglia qualcuno che invita a non prendersela
in ogni automobile un guidatore divertito
in ogni piscina nuota un ozioso
e in ogni albergo scende un appagato
e tutto questo prima di quanto tu creda
smomterà pezzo per pezzo la tua torre delirante
e fara di te oggetto di compassione........”
Michele Serra
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